It's a Beautiful Disaster

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Michael...Michael svegliati dai...
Sto sognando o è la realtà? In un certo senso vorrei che fosse tutta immaginazione, in modo da poter modellare tutto con le forme ed i colori che mi piacciono; eppure desidero così tanto che sia tutto vero...solo perché questo suono soave mi ricorda la voce del mio biondo.
Ma allora è tornato! È tornato per me, per salvarmi la vita ancora una volta...oppure per rovinarla ancora di più.
L'amore è qualcosa di strano, non lo capisco proprio. Perché fa così bene e così male allo stesso momento?
Perché un secondo ti fa provare sensazioni uniche, ti fa sentire al centro dei pensieri della persona che ami...e poi ti distrugge perché desideri troppo colui o colei che ti ha stregato?
In amore devi essere te stesso senza avere alcuna preoccupazione...facile a dirsi! Ma quando non sai nemmeno tu cosa sei veramente...come ti comporti?
Sei un debole corazzato.
Sei una corazza indebolita.
Sei tutto...fuorché tu.

Sento dentro di me che sto tenendo le palpebre serrate, come fossero chiuse con un lucchetto e la chiave gettata. Non riesco ad aprirli sebbene lo voglia veramente tanto.
Se Andy non fosse lì con me credo che rimarrei molto scosso...ma una scottatura non mi brucia più. Ne ho subite troppe per provare ancora dolore.

Sento questa voce melodica attraversare il mio organo uditivo per poi alleviare tutti i vortici che persistono nel mio cervello ormai in tilt a causa di tutte queste mie indecisioni.
Il mio cuore accelera i battiti in maniera regolare e sento che l'unica cosa che desidero è poterlo abbracciare.
Non sono un ragazzo romantico, per niente...o almeno così mi faccio vedere! Dico che non darò mai baci in pubblico, che non terrò mai una mano stretta nella mia. Non mi sentiranno mai pronunciare un "ti amo" o non mi vedranno mai con una rosa in mano. Non farò mai discorsi dolci e premurosi. Se qualcuno mi vuole, lo prendo solo fisicamente, non a livello amoroso. Voglio storie, non fidanzamenti....
Eppure certe volte mi soffermo, guardo fuori dalla finestra di camera mia e mi perdo a fissare il panorama dinnanzi a me. Sogno un principe azzurro che possa far brillare questi occhi sempre più spenti. Sogno di passeggiare con lui nei luoghi più incantati di questo pianeta, tenendo le nostre dita intrecciate tra loro. Sogno una dolce uscita tranquilla durante la quale possiamo sentirci liberi di esprimere i nostri sentimenti l'uno all'altro. Sogno baci leggeri ma ricchi d'amore.
Sogno notti all'aria aperta davanti ad un focolare, mentre dormiamo abbracciati ridendo di tutto ciò che riguarda quel noi.
Sono strano, sì. Ma non chiedetemi cosa sono...non lo so!

Michael...amore...
Eccolo. Ecco il mio biondino. Ecco mentre mi corre incontro felice di vedermi. Piange. Piange perché pensava che me ne fossi andato per sempre.
Piange perché era convinto che l'avessi lasciato solo.
Piange perché ha scoperto che sono ancora qui con lui.
Corre, corre sempre più veloce ma contro qualsiasi legge fisica non riesce mai a raggiungermi.
Sfreccia come un razzo ma la distanza tra noi non si riduce di un millimetro.
Il mio corpo non riesce a muoversi, in attesa solo del suo arrivo per poterlo accogliere calorosamente tra le mie braccia. Ho voglia di baciare quelle labbra che intravedo in lontananza.
Muoviti Andy, vieni da me.
Un boato.
La terra trema, ovunque ci troviamo.
Solo ora mi rendo conto che tutto ciò che ci sta circondando non è altro che un'enorme scatola nero pece che ci avvolge con il suo tutto ed il suo niente.
Sto cadendo.
Sto profondando in un vuoto senza inizio e senza fine.
Solo, per sempre.
Sento la voce del mio amato farsi sempre più lontana.
Adesso diventa come un eco.
Ora non la sento più.
Ed io continuo il mio viaggio verso il nulla, verso l'infinito.
Il mio viaggio nel luogo in cui la mia mente contorta mi condurrà.

Michael:" NOOO!"

Mi ritrovo seduto su un morbido materasso. Credo di essere sul letto di una stanza non mia. Vi prego, ditemi che non sono in ospedale!
Attorno a me, tutto ciò che noto mi ricorda esattamente una piccola stanza da letto. Molto carina e ben ordinata, al contrario della mia.
Ascolto la mia giugulare e sento che pulsa all'impazzata. Il battito del mio cuore è a mille ed io sto grondando di sudore.
La gola si è seccata e cerco di inumidirla con quel poco di saliva che mi resta nella bocca, senza ottenere alcun risultato.
Mi guardo attorno.
La stanza è piuttosto spoglia, se non per un guardaroba ed un tappeto steso sul pavimento.
All'improvviso, essa si riempie completamente.
Riesco ad intravedere milioni di diverse sfumature solo guardando un punto fisso all'interno di quelle quattro mura: le iridi color del mare del biondo che siede alla mia sinistra.
Andy.
Era lì, accanto a me.
Allora non era un sogno.
Allora era veramente tornato!

Non riesco a spiccare parola.
Il mio cuore continua ad accelerare i suoi battiti.
Il mio respiro peggiora sempre più mentre nella mia gola sento divampare le fiamme.
Il mio corpo è in balìa di mille sensazioni differenti che mi inquietano non poco...ma mi fanno anche sentire rilassato, pacificato.

Andreas:" bentornato sul pianeta Terra, Michael!"
Michael:" c-che..."
Andreas:" che ci faccio qui?"

Annuisco, sembra avermi letto nel pensiero.

Andreas:" lunga storia"   

Sorride ed al mio cuore viene a meno un colpo. Amo quel sorriso. Amo lui.
Non rispondo. Mi sento veramente un cretino ma non so come mi sento e preferisco starmene zitto piuttosto che sparare le mie cretinate assurde rovinando tutta la bellissima atmosfera che si è creata...sebbene sia così tesa di imbarazzo che l'aria potrebbe essere tagliata anche con un dito.

Andreas:" vuoi che ti spieghi tutto?"

Annuisco nuovamente.

Andreas:" prima però devi spiegarmi perché... Perché... Volevi..."

Il suo capo si china mentre la sua espressione passa da rilassata a malinconica.
Mi sento un tale coglione!
Andy rialza la testa facendo incrociare i nostri occhi. A quel contatto non so cosa succede dentro di me, ma sento che non posso più trattenermi: scoppio a piangere.
Cerco di nascondermi in ogni modo possibile ed immaginabile portando le ginocchia al petto e le mani sul viso dalla vergogna, ma Andy prende il sopravvento e mi stringe in un forte abbraccio. Credetemi, è la prima volta dopo anni che desidero fermare il tempo e non muovere più di un millesimo di secondo le lancette dell'orologio.
Le lacrime scendono ormai come un fiume che scorre e straripa in mezzo ad una perfetta tempesta di sentimenti confusi.
Sento i sussurri del biondo ma non capisco cosa stia effettivamente blaterando...voglio liberarmi. Voglio piangere. Voglio piangere tra le sue braccia.
Non vedo niente, se non il vuoto del nulla e del tutto che mi avvolge nel suo oblio.
Non sento niente se non tutto ciò che vorrei udire.
Non provo nulla, se non un tutt'uno di qualsiasi cosa esistente al mondo.
Sto bene.
È un magnifico disastro.
Ma tutto volge ad un termine, come sempre.
Contro la mia volontà, mi rendo conto che mi sono calmato abbastanza da far staccare Andy da me.
Lo guardo fisso negli occhi e lui sorride. Non riesco a ricambiare, anche se lo desidero più di ogni altra cosa.

Andreas:" ti racconto come stanno le dinamiche..."

Si fa serio all'improvviso.
Ho paura.
Nasconde qualcosa?

Sera.
Scusate per il capitolo noiossissimo e orribile ma oggi è stata veramente una giornata nera per me.
Avrei aggiornato più avanti ma avevo bisogno di scrivere per sfogarmi. Spero vi sia piaciuto lo stesso. Scusate ancora.
Baci.
MIKANDYLOVER

Feel As If I'm WastedDonde viven las historias. Descúbrelo ahora