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《Luke, muoviti, dai》Michael sbuffò mentre si allacciava la scarpa destra, si mise di fronte allo specchio e si spettinò i capelli.

Luke doveva iniziare la prima media mentre Michael già era in terza.

Il biondo andò da migliore amico e gli porse la maglietta che avrebbe dovuto indossare.

《Luke andiamo, sei grande, dovresti vestirti da solo》scosse la testa e prese la maglietta infilandogliela.

Luke mise il broncio e prese la sua lavagnetta scrivendoci sopra "ma mi piace quando mi vesti tu".

Michael sorrise e gli lasciò un bacio sulla guancia, non poteva arrabbiarsi con il suo migliore amico.

Era come essere arrabbiati con un cucciolo di cane che ti aveva appena cagato sul tappevo e mentre tu lo rimproveravi lui ti guardava con i suoi grandi occhioni. Praticamente impossibile.

《E quando io non ci sarò?》chiese retorico, ci sarebbe sempre stato, non lo avrebbe mai abbandonato.

Luke scosse la testa e lo abbracciò forte, faceva così ogni volta che dovevano tornare nelle loro rispettive case.

《Va bene, piccolo biondino》ridacchiò Michael baciandogli la nuca 《ora andiamo sù》.

Luke annuì e gli prese la mano trascinandolo al piano di sotto.

《Mà io e Luke andiamo, a dopo》urlò per farsi sentire dalla donna.

Karen andò da loro in soggiorno 《Luke piccolo vuoi venire da noi a dormire? 》gli chiese gentilmente la donna.

Ormai Luke era come un secondo figlio per lei e suo marito.

Luke sorrise e l'abbracciò di slancio come per ringraziarla.

******
Luke era nella sua nuova classe, si era seduto all'ultimo banco, non voleva che nessuno lo desse a parlare.

La prof stava facendo l'appello e quando finalmente disse 《Luke Hemmings》Luke alzò la mano.

《Si dice presente》lo rimproverò la prof, a Luke già stava antipatica.

Luke scosse la testa non sapendo che fare,perché ora tutti lo guardavano? Che aveva fatto di male?

《È cattiva educazione non rispondere alle insegnanti》disse ancora guardandolo con gli occhi chiusi in due fessure.

Luke si morse il labbro e strappò un pezzo di carta scrivendoci "non parlo".

Con il cuore che batteva a mille,forse per paura di essere sgridato si alzò dalla sedia. Un ragazzo gli fece lo sgambetto e per poco non cadde facendo ridere tutta la classe.

Arrossì violentemente e sospirò facendo vedere il bigliettino alla prof.

《Tuo padre mi ha solo detto che ti rifiuti di parlare》commentò acida strappando il biglietto.

Era proprio suo padre che non lo faceva parlare, che gli imponeva di stare zitto.

《Sta zitto Luke》《non parlare o ti uccido》《non farne parola con nessuno》《se non ti saresti messo a parlare la mamma sarebbe qui》.

《Allora?》chiese la professoressa mentre si aspettava una risposta decente da Luke.

Cosa che però non successe, Luke non poteva parlare, non poteva rischiare così.

Strinse le labbra in una fessura e fece spallucce, il suo non era un gesto come per dire "cazzo guardi?" Era più come "scusa, non posso".

La professoressa sbuffò e con un gesto del capo lo invitò a sedersi.

Luke abbassò la testa e andò al suo posto, stavolta stette attento a un possibile scambetto.

Quando finalmente le 5h più terribili della sua vita finirono uscì dalla classe, accompagnato da qualche spintone, ovviamente, e si fermò ad aspettare Michael.

Batteva ritmicamente il piede a terra nell'attesta del suo migliore amico, e dopo aver finito di cantare, nella sua testa, sbuffò rassegnato.

Incominciò ad incamminarsi per i corridoi e si fermò, quasi come congelato, sul suo posto.

Michael, bello come lo aveva lasciato prima di entrare in classe, con i capelli un pò sparati, di un blu elettrico, era poggiato agli armadietti e parlava sorridente con una ragazza.

Quindi, Michael, il suo Michael si era dimenticato di andarlo a prendere fuori alla sua classe per una, stupida ed insulsa ragazza?

Ma non l'avrebbe avuta vinta lei, Luke era così arrabbiato che il suo viso candido si era tinto di rosso.

Forse stava esagerando, o forse no. Il fatto era che aveva una paura tremenda che Michael si potesse dimenticare di lui.

Si avvicinò ai due e si mise proprio dietro Michael incrociando le braccia al petto.

La ragazza allungò il collo e lo guardò infastidita.

《Cosa vuoi?》chiese con una voce talmente fastidiosa che Luke avrebbe voluto rompere un'anta dell'armadietto per colpirla ripetutamente sulla testa, fino a farle perdere i sensi.

Ma non era geloso. Era solo possessivo.

Michael si girò e il suò sorriso scomparì sentendosi subito in colpa.

《Lukey, cazzo, scusa》disse velocemente mettendo le mani sulle spalle del biondino.

Luke lo guardò con il solito sguardo che faceva quando Michael sbagliava qualcosa.

Gli diede le spalle e iniziò a camminare verso l'uscita seguito da Michael.

《Michael! Mi lasci così? 》gli urlò la ragazza.

《Scusa, devo farmi perdonare》disse alla ragazza mentre metteva un braccio sulla spalla del più piccolo.

Luke gliela tolse infastidito e quando finalmente furono fuori scuola mise il broncio.

《Dai, piccolo. Lo sai che mi dispiace》Michael mise le mani e mò di preghiera, sperando di essere perdonato.

Luke sorrise e si sporse verso di lui baciandolo a stampo, Michael gli mise le mani sulle spalle allontanandolo subito.

《Luke, ti ho detto mille volte che questo lo dobbiamo fare solo quando siamo in camera sa soli, o ci prendono per froci》spiegò Michael, non era arrabbiato, solo non voleva essere scambiato per un finocchio.

Luke abbassò la testa dispiaciuto, odiava essere richiamato da Michael, e odiava quando Michael dimostrava che era troppo preso dal pensare a quello che pensassero le persone.

《Dai andiamo a casa mia》gli disse solamente.

Le loro mani non si intrecciarono come sempre, Michael gli camminò solo vicino. Luke poteva sentire un vuoto nel petto dovuto all'assenza di contatto.

Così avvicinò le loro mani e gliela prese di sua iniziativa.

Michael tolse la sua mano da quella di Luke e lo guardò arrabbiato 《Luke, ma allora non capisci quello che ti dico?》gli chiese con tono irritato.

Sul volto del piccolo comparve un'espressione offesa e abbassò la testa.

Michael sospirò 《senti, lo sai già, non voglio che nessuno ci veda》.

Michael non voleva che nessuno lo vedesse con lui, era a questa la verità.

Sospirò e corse via.

In quel momento, qualcosa fra loro si ruppe.

Spazio autrice
Hey people, ecco qui il terzo capitolo, scusate se ci sono errori non ho controllato.
Bene non so che dire, spero vi sia piaciuto, so che non è granché ma mi serve per far capire aclune cose.
Sad, poverino lukey.
Fatemi sapere che ne pensate.
Baci♥xx.

Baby Blond||MukeWhere stories live. Discover now