Capitolo 1

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Posò la borsa sulla sua scrivania e si mise lentamente il camice,senza fretta. Vide i suoi colleghi che ridevano su qualcosa che,evidentemente,era molto divertente per loro. Si mise la spilla col suo cognome e uscì,pronta per una giornata piena di interventi.

"Mi scusi." chiese una voce femminile alle sue spalle. Lei si girò,con la testa alta,e non vide nessuno. "Sono qua." aggiunse la voce.

Abbassò la testa e vide una bambina con dei più bei capelli biondi e questi occhi color nero che la guardavano,quasi imploranti.

"Lei è la cardiochirurga famosa?" chiede ingenua. Lei alzò le sopracciglia e guardò la spilla dove era scritto il suo nome.

"Sono la dottoressa Kloss,Karlie." replicò con un tenero sorriso. La bambina sorrise,felice di aver trovato la persona giusta. Karlie pensò che sua madre,o suo padre erano qui,in giro per l'ospedale,e magari la stavano anche cercando. "Stai cercando qualcuno?" chiese,vedendo che la bambina non le diede una risposta.

Lei scossò la testa e tirò fuori un foglio di carta. "Mi può fare una firma?" chiese. Karlie sembrò sorpresa e arrossì,non credendo che questa bambina era una sua piccola ammiratrice. Senza pensarci,prese la penna che aveva nel taschino e firmò.

"Ecco." disse,porgendo il foglio alla ragazza. La bambina rise e corse via,probabilmente alla ricerca dei suoi genitori.

"Kloss!" esclamò una voce rauca e maschile. Karlie si girò e vide il capo,Richard Stevens,che la stava raggiungendo con una cartella in mano.

"Mi dica capo," replicò. Richard la guidò verso una stanza,passando per corridoi e corridoi,fino ad arrivare al suo reparto,cardiochirurgia.

Prima di entrare nella camera,Richard si fermò poco prima e si voltò di scatto verso la donna. "Questo è un caso particolare,ti ho trovato un bel paziente. Ringraziami più tardi." disse. Non lasciò il tempo a Karlie di reagire,che egli girò l'angolo e furono incontrati con una ragazza di più o meno vent'anni,con i capelli biondi che le sfioravano le spalle.

"Taylor Swift,26 anni,venuta in ospedale due ore fa. Soffre di cardiopatia,potrebbe essere necessario un trapianto." descrisse una tirocinante che era già nella stanza. Quando Karlie posò i suoi occhi sulla paziente,vide che la ragazza la stava guardando da cima a fondo,per finire,incontrò lo sguardo della dottoressa con un sorriso malizioso.

"Salve. Io sono la dottoressa Karlie Kloss,ma mi può chiamare Karlie." si presentò la donna. Taylor le diede un altro dei suoi sorrisi,come se fosse una bambina che voleva il lecca-lecca.

"E io sono Taylor Swift,ma mi puoi chiamare Taylor." rispose con lo stesso tono. Richard le lanciò una occhiatina ma Karlie la ignorò,e cercò anche di ignorare il comportamento infantile e provocatorio della paziente.

"Wilson fai delle analisi del sangue e portamele nel mio ufficio. Dopo passo per un controllo." aggiunse senza guardare Taylor e se ne andò,dando la cartella alla specializzanda.

Quando la dottoressa Wilson e la paziente erano da sole nella stanza,Taylor disse,"Cavolo,ma non è sexy quella dottoressa?"

Wilson fece come per non averla sentita e continuò a fare il suo lavoro. "Sai se è single? O...se si vede con qualcuno?" chiese,riferendosi alla dottoressa Wilson,con la speranza di ottenere qualche informazione.

"Taylor,io non le posso dire nulla. Non so nulla sulla vita privata di un mio superiore," spiegò Wilson. Taylor fece una smorfia e quando vide che Karlie passò davanti alla stanza,le guardò con occhi affamati il fondo schiena,per poi commentare,"Ha un bel sedere,"

Wilson si schiarì la voce. Era evidentemente non confortevole parlare della vita privata o dell'aspetto fisico di un suo superiore.

"Hey ascolta,facciamo un patto." iniziò,gesticolando a Wilson di venire più vicino,in modo che l'avesse sentita solo lei. "Fa' che Karlie spenda più tempo possibile qui con me. La devo fare cadere ai miei piedi." spiegò. Wilson alzò le sopracciglia e,senza nessun'altra opzione,annuì.

Taylor sorrise. "Fai del tuo meglio,ragazza," le confessò,colpendo leggermente il suo braccio con con il suo gomito. Le fece l'occhiolino e la dottoressa uscì dalla stanza.

Poche ore dopo,Karlie arrivò dentro la stanza con dei fogli e la sua cartella. "Buonasera Taylor,come si sente?" chiese cordialmente la donna. Taylor alzò le sopracciglia e non rispose,volendo attirare l'attenzione di Karlie verso di lei.

Karlie,non sentendo nessuna risposta,alzò il viso per incontrare un paio di occhi azzurri che la guardavano come in adorazione. "Come si sente?" chiese,cercando di non essere sorpresa da quale sguardo era stata incontrata. Nessuno la aveva mai guardata in quel modo.

"Meglio,ora che lei è qui con me," scherzò. Karlie alzò leggermente le sopracciglia e dedicò tutta la sua attenzione alla cartella.

"Non c'è nulla di anomalo nelle sue analisi per ora. Voglio ascoltarla,poi dirò se la possiamo dimettere oppure se deve stare sotto osservazione." spiegò velocemente. Slegò lo stetoscopio che aveva attorno al collo e aprì leggermente la maglia della ragazza.

Facendo il suo procedimento,sentì per tutto il tempo lo sguardo della ragazza su di lei. Sapeva che non era uno sguardo ingenuo,riusciva quasi a sentire la sua potenza. Così,questo causava a fare male il suo lavoro,ed ha dovuto stare ad ascoltare Taylor più del dovuto.

E ovvio che Taylor non fece a meno di notarlo.

"Come mai c'è stata così tanto?" chiese con un sorrisseto.

"Non sentivo bene." mentì. Ritornò alle cartelle,qualsiasi cosa pur di distrarsi da Taylor.

"Dovresti uscire con me." disse Taylor improvvisamente. Karlie non era il tipo che si affezionava troppo ai pazienti,ma questa,questa paziente,sembrava oppressiva,stressante quasi.

"Come scusi?" chiese,facendo come se non la avesse mai sentita.

"Ho detto,dovresti uscire con me,un giorno. Se ti va." ripetè Taylor con un sorriso malizioso. Karlie si fermò di controllare la cartella della ragazza e la guardò,con occhi vaganti.

"Sono un chirurgo. Non esco con i miei pazienti." replicò,riportando la sua attenzione sul foglio di carta. "E poi non sono molto interessante." aggiunse con un piccolo sorriso.

"I libri non sono mai interessanti finché non li leggi." replicò velocemente,lanciandole un'occhiata.

Karlie la guardò per un secondo. Ora,quella che aveva il cuore accelerato era lei. Non sapeva perché,non sapeva come,ma sapeva che non era una cosa positiva.

"Forse." rispose,trattenendo un sorriso.

"Davvero?" chiese Taylor sorpresa.

"Se le tue analisi saranno buone,ti potrei portare fuori a cena," disse Karlie ridendo.

Karlie chiuse la cartella e prima di uscire,lanciò una occhiatina alla ragazza.

Che cosa le stava facendo quella ragazza?

17 Secondi [ kaylor ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora