Part Two - Home

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A Lucrezia,
perché siamo le regine degli stravolgi plot!
Ti ricordi come doveva essere all'inizio?
AH! Ti adoro! xx

Ad Alice, che nonostante tutto ciò che accade,
non mi ha ancora lasciato; non sai quanto io l'apprezzi.
E se non te l'ho fatto capire, spero di farlo un giorno.
Grazie, per sempre vostra,
Chiara


Iron Sky



part two - 24.2k

«And it's alright, calling out for somebody to hold tonightWhen you're lost, you'll find a way, I'll be your lightYou'll never feel like you're aloneI'll make this feel like home»





"Louis, io non ce la faccio più" ed eccola lì, la solita scena, la solita voce, la solita persona. 

"Mi dispiace" la solita risposta.

"Non è vero, cazzo! Non è vero che ti dispiace!" uguale, sempre lo stesso urlo, sempre lo stesso sfogo.

"Scusami" la scena diventa sempre più patetica.

"Lo capisci che ne vale del tuo futuro?" Eccome se lo capisce, lo capisce più che bene. "Non puoi buttarti via così. È la terza volta che succede e, Dio, non possiamo continuare così" 

"Cambierò, promesso" dai, Louis, diventa ancora più patetico. 

"Queste sono le stesse parole che mi hai detto ieri, l'altro ieri ed il giorno prima ancora. Non ci credo più alle tue promesse" e questa volta il teatrino sta cambiando, perché Liam ha saldamente afferrato le coperte del piumone del castano e le ha tirate via, via dal suo corpo. "Merda" borbotta l'amico una volta che si rende conto di cosa c'è lì sotto.

"Come cazzo ti permetti" urla allora il modello, tentando in tutti i modi di riappropriarsi delle coperte per poter togliere lo sguardo del suo manager dal suo corpo: questa è un'umiliazione bella e buona.

"Da quanto tempo non mangi? Non ti lavi? Non ti muovi da questo letto?" lo sfida allora Liam, sapendo che la compassione non è un arma da usare con Louis. Deve attaccarlo se vuole che reagisca in qualche modo.

"Fatti i cazzi tuoi" grugnisce il liscio prendendosi con forza il cuscino sopra la faccia, quasi come se quel gesto potesse eliminare Liam dalla stanza.

"Non è possibile che dopo due settimane da quando Harry-"

"Non osare dire il suo nome. NON OSARE DIRE IL SUO FOTTUTO NOME!!" e lì, per la prima volta in tutta la sua vita, Payne ha davvero paura che Louis lo possa colpire. Ma quando l'altro scatta in piedi, è ridicolo: non ha le forze nemmeno per camminare. Quando infatti il maggiore trema sulle gambe e si accascia successivamente al suolo, Liam gli è sopra in un attimo per aiutarlo. "Non toccarmi, non toccarmi" è questa la preghiera che continua a mormorare il castano, mentre l'amico non gli dà ascolto e lo trascina verso la cucina.

"Ora tu mangerai qualcosa, dopo di che ti farai una doccia e verrai con me alla sede centrale dell'Adidas" gli dice fermamente il manager.

"No" esala semplicemente il modello.

"Non era una domanda. Io sono il tuo cazzo di manager e farai come ti dico" il tutto viene concluso con un Louis mezzo sbattuto sulla sedia di vetro della sua maledetta cucina. 

"Allora sei licenziato" sbotta il castano, sbattendo un pugno sul tavolo, che però risulta essere di più una carezza.

"Sì, come tutte le altre duemila volte che me l'hai detto" esala Liam alzando gli occhi al cielo. "Io voglio aiutarti Lou, posso aiutarti a combattere i mostri che non ti fanno dormire la notte... Ma non posso combattere anche contro di te" queste sono le parole che l'amico gli rivolge, poco prima di mettersi al telefono ed ordinare un pasto sano per il modello.

Iron SkyWhere stories live. Discover now