Capitolo 12

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POV Kendall

Sentendo una mano che mi accarezzò i capelli, aprii gli occhi e lo vidi seduto sul letto accanto a me.

"Mmh, Logan?"

"Sì, sono io. E' tardi ed è quasi ora di pranzo. Chad la sta preparando."
"Mmh... Lasciami stare altri cinque minuti."

Non dormii molto. Durante la notte mi svegliai per bere un bicchiere d'acqua e notai che Logan  stava tremando dal freddo. Mi affrettai a prendere una coperta e lo coprii. Mi fece molta tenerezza quando sorrise a quel calore.

Per non sentirlo, mi coprii l'orecchio col cuscino.

"Ehi, non ignorarmi!"

Logan  lo spostò finendo col viso a pochi centimetri dal mio. Ci guardammo e mi tornò in mente ciò che stava per succedere poche ore fa prima dell'arrivo di Chad.

Quest'ultimo, entrò nella stanza.

"Ehi, la colazione è pronta. Venite o no?"

Ci allontanammo l'uno dall'altro.

"S-Sì."

Mi alzai in piedi e la prima cosa che vidi furono i fiocchi di neve che scendevano lenti fuori dalla finestra. Ne fui entusiasta.

"Logan, cazzo, guarda!"

Corsi alla finestra e misi le mani sul vetro guardando l'ambiente tinto di bianco. Logan  mi raggiunse.

"Oggi si va in montagna!"

"Eh? Non ti sembra una decisione affrettata?"

"Perché? E' domenica, che importa! Mangiamo, su!"

Scesi al piano di sotto insieme a lui e proposi la cosa a Chad che ne fu entusiasta.

Mangiammo le uova e la pancetta preparati da lui e, dopo aver preso le cose di Logan  a casa sua, partimmo con la macchina di mio cugino.

***

Arrivati, prendemmo uno chalet per due giorni. Era un posto confortevole e c'era anche un camino. Posammo i bagagli e Chad prese i suoi sci mentre io il mio snowboard. Logan, invece, si mise ad accendere il fuoco.

"Logan, non vieni?"
"Al momento no. Non so usare nessuna di quelle cose e quindi mi annoierei."

"Bè, io vado ragazzi."
Chad uscii.

"Io non accetto di mollarti qui dentro, chiaro?"

Inizio a frugare tra le mie cose alla ricerca del mio snowboard di riserva. Lo prendo.

"Ne porto sempre uno di riserva. Una volta mi si è rotto e non volevo rischiare di rimanere senza. Ti insegno, vieni."

"Grazie dell'offerta ma... Non credo di esserci tagliato."

"Oh, cammina, idiota!"

Al posto del braccio, gli afferrai la mano e mi innervosii parecchio. Per non fare la figura della ragazzina, feci finta di niente.

"Non credo che sia il..."
"Chiudi il becco, okay?"

Logan  sospirò e seguii passo per passo tutte le mie indicazioni e spiegazioni.

Dopo un'oretta buona, riuscii ad imparare a stare in equilibrio ed a percorrere un metro di strada senza finire con la faccia sulla neve. Decisamente, non era tagliato per questo sport. Mi fece molta tenerezza però ed era divertente vederlo cadere.

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