Un sogno divenuto realtà

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La sveglia suonò alle ore 7 come ogni mattina, per avvisarmi che anche oggi stava iniziando un noioso giorno di scuola. Perchè noioso? Beh in realtà, lo rendeva noioso anche perchè la mia vita era noiosa.

Mi presento,il mio nome è Axel e ho 19 anni, sono un ragazzo come tanti altri, tranne per il fatto che non sono molto socievole ed è raro che parli con qualcuno di interessante.

Quella mattina era come tante altre, dovevo prepararmi la colazione e farmi lo zaino, ma sapevo che alla fine sarei arrivato sempre in ritardo.

Da quando mia madre e mio padre sono sempre fuori per lavoro, ho dovuto sempre badare a me stesso e a tenere d'occhio la casa. Fin da piccolo mi occupai delle faccende casalinghe, e quelle poche volte che vedevo i miei genitori a casa, trovavano la casa pulita e in ordine come una reggia.

Pensai come al solito ad occhi aperti una strana ragazza che mi comparse in sogno.
Infatti fin da quando ero piccolo nei miei sogni compariva una strana ragazza, una di quelle tanto dolci e simpatiche che si possono incontrare solo in un anime. Questa ragazza mi ha accompagnato nei momenti più tristi della mia vita, e quindi quando ero giù pensavo sempre a lei.
Continuai a pensare al sogno che feci su di lei, quando mi accorsì del rumore dell'autobus che era già passato.....ASPETTATE E' PASSATO L'AUTOBUS?

-"Oh cavolo....un'altra volta no"- pensai e afferrai un toast e lo imburrai per poi cospargelo di marmellata e me lo misi in bocca, feci per correre cercando di saltare sul bus per cercare di entrare buttandomici dalla lontananza, ma l'autista era un ubriacone patentato, che si faceva i cavoli suoi. Mi misi a urlare come un forsennato con un leggero "uuuuuh", dato che in bocca avevo il toast, ma non mi sentì.

Allora dovetti fare quello che faccio ogni giorno: farmela a piedi da casa a scuola, e nel giro di 20 minuti arrivare.

Arrivato in classe avrei incontrato la professoressa di Matematica,che mi avrebbe accolto in classe in maniera "festosa"

- Bene bene, anche oggi in ritardo signorino Axel...bene il 2 in condotta non te lo leva nessuno caro -disse con aria superficiale, scrivendo sul suo registro di pelle rosso magenta. I primi tempi mi colpiva molto negativamente vedere quelle note, poi ci feci l'abitudine.

Finalmente ritornai a casa dopo 4 ore, dove l'unica cosa che potesse consolarmi erano gli anime. Dei veri e propri gioielli, che erano gli unici che potevano riempire quel vuoto di giornata che avevo ogni giorno.

Era davvero rilassante, e riusciva a tirarmi su ogni volta che avevo la testa tra le nuvole. Mi affascinava molto il Giappone, e soprattutto quei ragazzi giapponesi che avevano delle compagne stupide, con cui divertirsi. E io invece? Io chi avevo? Nessuno.

Nella mia realtà i ragazzi e le ragazze sono persone che si fanno i cavoli loro, e che cercano di apparire come le persone più fighe di questo mondo, quando invece dovrebbero pensare più agli altri, e non alla tendenza. Una realtà dove le ragazze sono delle persone di cui non ti puoi fidare, e che ormai stanno diventando tutte uguali.

La mia ancora di salvezza fu il mondo degli anime, ne ero innamorato, a tal punto che ogni notte sognavo quel mondo meraviglioso e pieno di meraviglie, e quella strana ragazza ne era la protagonista

Rimasi li a riflettere per tante ore come ogni giorno,ma mai mi sarei aspettato che qualcosa quella notte fosse accaduto dopo che andai a dormire, qualcosa che cambiò per sempre la mia vita banale e piena di noie, qualcosa che non dimenticherò mai facilmente.

La mattina seguente sentì qualcuno che mi toccava, come se volesse svegliarmi. Era una mano candida e profumata come una rosa,  che mi scuoteva delicatamente la spalla per svegliarmi. Apri leggermente gli occhi e vidi due grandi occhi castano scuro fissare i miei.

-Senpai...sei sveglio - disse la ragazza con una vocina kawaii

-U-uh? - rimasi scioccato - Senpai?

-Oh meno male....sei sveglio, pensavo fossi morto - inclinò la testa lateralmente sorridendo

Ma chi era questa ragazza? E soprattutto dove ero finito? Mi alzai e mi guardai intorno e rimasi a bocca aperta....non era possibile...io ero davanti a una vera scuola giapponese.

-Non posso fare sogni cosi realistici - mi pizzicai le guance come un'idiota cercando di svegliarmi da quel bellissimo sogno, ma non successe nulla. Era come se fosse tutto reale attorno a me.

-Ti senti bene? -la ragazza mi guardava con perplessità - Scusa se ti ho svegliato....ma pensavo che forse avevi lezione con altri, e volevo avvisarti che la ricreazione era finita - sorrise allegramente

-Oh...grazie, comunque non mi sono presentato io sono Axel -porsi la mano arrossendo

A dire il vero era proprio la prima volta che mi presentavo cosi confidenzialmente a una ragazza.

- Molto piacere, il mio nome è Akane -sorrise allegramente-

Anime school is my loveWhere stories live. Discover now