2 - Up for it? Yes, I am!

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"Jack!", esclamò Niall, quando lo vide entrare attraverso l'ingresso principale.

"Niall, amico, come andiamo?", rispose l'uomo, andando verso il bancone, sorridendo a trentadue denti ed allungando la mano in modo che gliela stringesse.

Niall era il proprietario del pub al di là della strada, dove sorgeva la struttura principale di lavoro dei G-Lads, ed uno dei più famosi della zona, per la musica live tutti i week end e la Guinness che scorreva a fiumi ogni sera. Era un bel ragazzo biondo, alto, a modo suo anche sexy e non aveva mai detto la sua età, ma tutti presumevano stesse tra i venticinque e i trenta. Aveva aperto il locale cinque anni prima, preso da un improvviso attacco di voler cambiare la sua vita in meglio, e il regista, nonché capo supremo, dei G-Lads si era subito innamorato di come lo aveva arredato e della sua forza di volontà di riuscire a gestirlo al meglio. Per non parlare di quante volte aveva pensato che sarebbe stato soddisfacente farsi dare una bottarella da lui, ma quella era un'altra storia.

Certo, perché Jack , come diceva sempre lui, prima di essere un regista di film per adulti e CEO di quella compagnia amatoriale, era un esperto d'arte e letteratura, ma soprattutto un uomo come gli altri. Gay, certo. Il suo primo assistente TJ lavorava con lui dall'inizio, almeno da quando la compagnia fu venduta nel 2010 proprio a Jack. Xavier Xander, l'altro assistente, era stato una delle punte di diamante dei G-Lads, contando un sacco di consensi sul suo corpo e sul suo modo di lavorare, ma arrivato ad un certo punto decise che forse sarebbe stato meglio continuare come assistente ed aiutante dei ragazzi.

Il punto era che la compagnia era in cerca di un nuovo ragazzo da assumere e il pub del ragazzo biondo era sempre stato il luogo preferito di Jack dove far svolgere i provini.

"Ho bisogno della tua stanza sul retro, Niall!", gli disse Jack. Niall continuò ad asciugare i boccali e sorrise maliziosamente all'uomo, "Sei ancora in cerca di un ragazzo che faccia parte della tua compagnia?"

"Sì, sei mesi fa i provini sono andati malissimo, nessuno è stato all'altezza della situazione, ma non posso andare avanti così. Ho resistito, ma adesso me ne serve uno davvero...poi non posso far fare sempre le stesse scene al mio pupillo, capisci? Lo voglio far spiccare con qualcuno di nuovo!", rispose Jack, portandosi la mano sulla fronte e sospirando affranto.

"Certo, stai parlando di Harry, non è vero?", rispose Niall, guadagnandosi un segno di assenso da Jack, "Cavolo, quel ragazzo è davvero un tornado quando si tratta del suo lavoro! Lo deve amare davvero tanto"

La porta del locale si aprì poco dopo ed entrarono altri tre ragazzi, vestiti con una tuta comoda e con i capelli ancora bagnati, probabilmente per la doccia post registrazione, "Ciao Jack! Ciao Niall!", disse il più basso dei tre, un ragazzo moro molto bello, con dei lineamenti quasi da bambino, e gli altri due imitarono il saluto ondeggiando la mano.

"Ciao ragazzi! Pranzo? Vi porto le liste?", disse Niall ed i tre annuirono, "Elyse, per favore, dì a Daniel di portare le liste ai ragazzi e di prendere le loro ordinazioni!"

"Ci penso io, Daniel sta ancora pulendo la sala sul retro! Gli faccio portare poi i piatti quando saranno pronti!", disse una ragazza mora, saltando giù da un bancone di legno, dove era seduta e dove si stava beatamente limando le unghie. Ma Niall di certo non le diceva niente, non la rimproverava. Era la sua scopata giornaliera, o per meglio dire era quella che gliela dava ogni giorno da ormai due mesi, e lei forse su di lui un po' di potere ce l'aveva. Non voleva di certo rischiare che la ragazza in questione si fosse rifiutata di servirgliela sul piatto d'argento, come ogni notte. Forse, non era solo sesso, forse era qualcosa di più. Ma nessuno dei due avrebbe voluto ammetterlo così su due piedi, bastava del sano sesso senza impegni. Soddisfatti o rimborsati, e di rimborsi ancora non ne avevano chiesti. 

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