Capitolo 12

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Potreste leggere lo spazio autrice, o almeno solo quello sottolineato. Vi ho fatto un mini riassuntino *--*.

DEDICATO A:  hateisallwehave  (scommetto di averti uccisa). Ahahahah

20/03/2012
Caro diario,
In questi giorni i dottori non hanno mai smesso di farmi diversi controlli. Ho dovuto indossare apparecchi di vario tipo, ah quanto volevo che la smettessero.
Non ho più parlato con i miei del giorno in cui mi hanno ricoverata e del perchè dei loro pianti, avevo paura di toccare un tasto dolente. Anche se pensandoci bene io ho tutto il diritto di sapere il motivo dato che la causa sono io. Ma vabbè.
L'altro ieri i dottori mi hanno fatto un controllo che secondo loro è molto importante. Oggi escono i risultati e sono così ansiosa di sapere cosa ho!

La porta della mia stanza si spalancó rivelando le figure dei miei genitori e dei dottori. Il dottore Franchelli inizió ad elaborare i fascicoli che teneva in mano. Il suo viso si incupì e disse:- Mi dispiace veramente tanto darvi la conferma della mia ipotesi, vostra figlia ha un tumore al rene.-
Ricordo molto bene le parole che utilizzo cercando di non ferire troppo me ed i miei, ma con qualsiasi tentativo o soltanto anche utilizzando diverse parole ció non avrebbe alleviato il dolore: il cancro non se ne sarebbe andato.

Arrabbiata con me stessa me ne andai sbattendo la porta al parco dell'ospedale, l'unico posto in cui puoi stare all'aria aperta. Mi accasciai ai piedi di un albero e mi addormentai con tutte le domande che mi frullavano in testa.

Mi svegliai al tocco delicato di qualcuno sulla mia spalla.
- Cosa faccio, e se è morta? No, no respira ancora. Ma allora perchè non si sveglia? - si domandava una voce femminile da sola. Come scordarsi le parole da cui poi nacque un bella amicizia.
Aprì gli occhi e mi ritrovai una ragazza.
Le dissi di andarsene via, ma lei insisteva nel rimanere, mi disse che si chiamava Brooklyn e che le avevano diagnosticato un tumore al cervello. Rimasi stupita dal modo in cui lo disse, era raggiante senza nemmeno un filo di tristezza, avrei tanto voluto essere serena quanto lei.
Mi spiegó che non c'era nessun motivo di essere arrabbiati o tristi perchè la vita va avanti e noi non possiamo morire così giovani, il nostro corpo con ogni sua singola cellula lotterà per non lasciarci morire.

Diventammo subito amiche per la pelle e quello fu il giorno in chi accadde la cosa più bella che mi potesse capitare: una vera amica disposta a capirmi, ad ascoltarmi, a condividere i sentimenti, a consolarmi quando ne ho più bisogno, e la cosa più importante ad amarmi.

Olympia

Leggo ad alta voce.

Un sorriso appare sul mio volto ricordando i vecchi tempi e nel modo in cui l'ha vissuto lei.

Gli R5 ancora non sanno che lei è morta e preferisco che lo sappiano più avanti, per questo ho chiesto ad Aaron, Arianna e Lucas di non dire niente.

Un silenzio imbarazzante cade nella stanza, nessuno sa cosa dire o a paura di dire qualcosa di sbagliato.

- Certo che mi avrebbe fatto piacere conoscere la Brooklyn gentile che viene descritta qui- commenta in tono arrogante Ross.

Un minuto zitto non riesce a stare?

Comunque non ho le forze adatte per ribattere e grazie al cielo lo fa qualcun' altro per me.

- Chiariscimi una cosa... tu devi per forza commentare con quel tono arrogante eh? Ma chi pensi di essere? Io non so come farà Brooklyn a sopportarti!- sbotta Lucas.

Lucas riesce a zittire Ross... per un momento.

- Quando pensi di farci conoscere questa Olympia?- chiede di nuovo Ross.

Non riesco a tenere a bada la mia mano che gli molla un ceffone bello forte da far restare il segno rosso della mano.

Salgo per le scale in preda ad un attacco di ira.

Perchè Ross ha dovuto rovinare il bellissimo sorriso che si era abbozzato sul mio viso?

Perché Ross rovina tutto? E sempre?

ROSS' POV

- Ma che ti sei impazzito?- urla Arianna.

- Che ho fatto di male?- ribatto.

- Sei proprio un brutto stronzo- mi dice Aaron.

Lucas prova a venirmi incontro credo per picchiarmi, ma viene fermato dai miei fratelli. Vedo Rydel bisbigliare all'orecchio di Lucas e quest' ultimo si calma.

I miei fratelli mi si avvicinano e mi portano in una stanza. Sembrano anche loro molto arrabbiati con me, ma io non ne vedo il motivo.

- Allora? Cosa c'è di male in quello che ho detto?- chiedo ormai spazientito dal lungo silenzio.

- Hai la faccia tosta di chiedere cosa c'è di male in quello che hai detto?- esclama Ryland per poi sbuffare e andarsene dalla porta prima di riferire ai miei fratelli:"spiegateglielo voi, non posso stare un altro minuto con lui".

- Okay qualcuno si decide a spiegarmi?- continuo spazientito.

- Ti facevo più intelligente, fratellino- commenta mia sorella.

- Olympia ha avuto il cancro, Brooklyn era gentile ora non lo è, si sente dal tono in cui legge il diario che prova dolore a riaffiorare quei ricordi. Cosa vuoi che sia accaduto da cambiarla radicarmente?- domanda Riker dopo aver elencato alcune delle cose a cui io non avevo minimamente potessero essere causate da qualcosa. Pensavo fosse nata così.

Ora tutto prende un senso.

- Olympia è morta...-





Scusate, scusate, scusate, scusate e scusatemi tanto.

So di aver aggiornato veramente tardi e che il capitolo non raggiunge per niente la lunghezza dei soliti capitoli.

Mi farò perdonare con un capitolo al più presto.

Ho deciso di iniziare a dedicare i miei capitoli alle persone che commentano, votano e mi fanno sentire veramente bene con i loro commenti. Per questo ho proprio iniziato con hateisallwehave che mi fa sentire veramente una "scrittrice" (?) veramente apprezzata.

Ci sono veramente tante lettrici che mi fanno sentire che adorano questa storia e spero di non deludervi.

P.S per chi non avesse ancora mai commentato o votato... si può sempre iniziare Right?

Vi prometto mi farò viva al più presto.

Moon🌙

Grazie a OlympiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora