Capitolo 23

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Il giorno dopo nessuno voleva andare a scuola, soprattutto Emily che era veramente stanca, ma era l'unico modo che aveva per parlare con Genn, visto che quando si era alzata per fare colazione, lui era già uscito di casa.
Entrarono in classe, ma di lui non c'era nessuna traccia. Sospirò, voleva davvero parlare con lui.
-mi dica Emily- disse il professore notando la mano alzata
-posso andare in bagno?- chiese Emily
-faccia in fretta- annuì e uscì dalla classe. Aveva intenzione seriamente di tornare a casa, non ce la faceva più a stare a scuola.
Stava per andare in bagno, ma si bloccò appena vide la scena che aveva davanti.
Genn e Alice si stavano baciando, e sicuramente non era un bacio dolce come quello che le aveva dato ieri.
Si sentiva male a vedere quella scena, e non sapeva neanche lei perché si sentiva così.
Tornò in classe cercando di non farsi vedere, ma Genn la vide, la vide chiaramente.
Le altre 2 ore passarono e Emily non spiaccicò parola per tutto il tempo, jessica si era accorta che c'era qualcosa che non andava
-finalmente ora di pranzo, Alex mi ha detto che Genn ci sarà, così gli potrai parlare-
-no, non ho fame. Vai tu- disse Emily. Uscì dalla classe e andò sul tetto della scuola, il suo posto preferito visto che ovviamente non c'era mai nessuno.
Jessica arrivò alla mensa. Genn e Alex erano seduti ai soliti posti.
-dov'è Emily?- chiese Alex
-non c'è- rispose jessica
-come, ma..-
-va bene se alice si siede qui con noi?- chiese Genn
-smettila- disse jessica. Genn la guardò
-smettila di fare il bambino e comportati da adulto per una volta-
-tu non mi dici quello che devo fare- rispose incazzato Genn
-ma vedi come ti stai comportando? Credi che baciarla e poi andare a farti Alice sia stata la scelta giusta? Che cazzo hai in testa Genn? Sei ancora in tempo ad andarle a parlare per chiarire tutto, non si merita questo da te-
-ripeto, tu non mi dici quello che devo fare- disse Genn alzando, pronto per a andare via
-Genn- lo chiamò Alex. Seppur incazzato si girò lo stesso a guardarlo
-hai tra le mani un angelo, non distruggerlo- disse nuovamente Alex. Jessica lo guardò confusa, mentre Genn sospirò e uscì dalla mensa.
-sapevo che ti avrei trovata qui- disse Genn sedendosi accanto a lei sul tetto
-forse è meglio se torno in classe- disse Emily
-sei arrabbiata con me, vero?-
-non sono arrabbiata, sono delusa- Genn la guardò
-mi dispiace- disse Genn
-il fatto è che lo dici sempre, non so più se crederti- Emily era veramente stanca di tutta questa situazione
-tu mi hai offerto il tuo aiuto-
-è vero, ma tu te ne sei andato-
-pensi che ti abbia trattato come un giocattolo vero?- le chiese
-non mi hai dato prova del contrario- gli rispose
-sai che non ti tratterei mai così-
-allora spiegami perché l'hai fatto-
-avevo bisogno di azzerare tutto in quel momento, e tu eri l'unica- disse Genn
-non penso di essere stata l'unica- disse Emily chiaramente riferendosi a alice
-ecco, in quel caso lei l'ha tratto come un giocattolo- Emily si girò a guardarlo stupita
-stai scherzando spero-
-che c'è? A lei sta bene e a me sta bene, non vedo il problema-
-il problema è che non puoi baciare me e poi andare a baciare qualcun'altra-
-e sentiamo, perché non posso?-
-perché l'hai detto tu, non mi tratteresti mai come un giocattolo, ma in questo momento lo stai facendo- disse Emily alzando la voce. Non ce la faceva veramente più
-sei gelosa?- chiese lui chiaramente divertito dalla situazione
-mi spieghi che cosa c'entra in questo momento?-
-c'entra, avanti ammettilo, sei gelosa-
-e di chi dovrei essere gelosa?-
-di me e Alice-
-ma per favore, smettila di dire cazzate, io non...- non finì la frase che si ritrovò nuovamente quelle labbra sulle sue, stesse sensazioni dell'altra volta.
-ok, ora possiamo essere amici come prima- Emily non ci capiva più niente
-perché mi guardi così? Avevo bisogno di calmarmi- disse Genn
-non è una motivazione dopo tutto quello che ci siamo detti ora- rispose Emily
-era l'ultimo bacio prima di ritornare amici come prima-
-io non ti capirò mai- disse ancora confusa Emily
-siamo in due- rispose sorridente Genn.
-che facciamo oggi?- chiese Emily a tutti e quattro, stavano tornando a casa
-nulla. Fa troppo freddo per fare qualcosa- rispose jessica
-ha ragione, fa davvero tanto freddo- disse anche alex. Dai loro sguardi Emily capì che volevano starsene un po' da soli
-tu, che fai?- chiese a Genn
-penso di uscire con Alice oggi- e il sorriso che prima aveva Emily, si spense del tutto
-capito, andrò in giro da sola-
-non ci provare, ti ricordo che siamo tutti in pericolo- le disse Genn
-si, si va bene- disse Emily. Entrò in casa e salì subito in camera sua
Non uscì per due orette dalla camera
-amore, è pronto il pranzo- disse jessica
-grazie jess, ma non ho molta fame-
-è tutto apposto?- chiese jessica
-certo- rispose Emily, jessica annuì e torno di sotto
Non ce la faceva più a stare in camera, voleva davvero uscire.
Aprì la finestra e saltò, per fortuna non aveva fatto molto rumore. Uscì dal cancello e iniziò a camminare per le varie strade di Londra, le mancava fare le sue solite passeggiate.
Non voleva ammetterlo, ma le mancava anche il suo piccolo paesino
Genn stava per uscire, ma non trovava le sue chiavi della macchina, sali fino in camera di Genn.
Bussò alla porta.
-Ehi Emily,m per caso ho lasciato qui le chiavi della macchina- ma non ricevette nessuna risposta.
Quando aprì la porta notò che di Emily non c'era nessuna traccia e che la finestra era aperta. Scese velocemente le scale
-genn che succede- chiese Alex
-Emily non è in camera sua-
-cosa?- disse jessica
-vado a cercarla, voi state qui in caso torni- uscì di casa e salì in macchina. Provò a chiamarla sul cellulare, ma in tutte le chiamate c'era la segreteria
Emily decise di tornare indietro, non le piaceva molto dove era finita.
-ma guarda un po' chi c'è qui- quella voce ormai la riconosceva troppo bene
Emily si ritrovò davanti Brian, Luke e Michael
-che volete?- chiese lei
-il solito di sempre- rispose Brian con un sorrisetto che dava sui nervi a Emily. Lo guardava e sicuramente non era lo sguardo che si scambiavano due amici.
Emily si stupì, non sentiva le vocine, neanche lontanamente.
-che c'è? Hai perso ancora l'uso della parola?- disse ancora Brian.
Emily si avvicinò
-oh bambola, finalmente hai capito...- ma Brian non terminò la frase che Emily gli tirò un calcio nelle parti basse, facendo piegare Brian per il dolore.
Emily iniziò a correre il più veloce possibile. Si ritrovò in una stradina, ma il tetto, per salirci sopra era troppo alto. Vide che c'era un cassonetto della spazzatura, ci saltò sopra e poi salì sul tetto, facendo cadere con un calcio il cassonetto.
Appena arrivò alla fine del tetto notò che era veramente troppo alto per poterci saltare, prese il telefono e digitò il numero di Genn
INIZIO CHIAMATA
-Emily-
-Genn, cazzo aiutami. Brian, Luke e Michael mi stanno inseguendo-
-dove sei?-
-non lo so, è un vicolo brutto, abbastanza vicino alla scuola. Ora sono su un tetto, ma è troppo alto per saltarci-
-ho capito, sono vicino, arrivo subito. Stai calma e cerca il più possibile di tenerli lontani-
-ok-
FINE CHIAMATA
-questa volta ti sei comportata davvero male, bambolina- disse Brian.
-che c'è, ti ho fatto male? Secondo me te l'ho reso migliore di quello che era prima- disse sorridente Emily
-non fare la spiritosa con me ragazzina-
-ho capito, ti alteri molto facilmente-
-era l'ultima possibilità, ora è finita e non ci sarà nessuno ad aiutarti-
Emily sbiancò appena vide che Brian tirò fuori una pistola
-non sorridi più ora?- disse ridendo Brian e insieme a lui si aggiunse pure Luke
-non vorrai mica ucciderla, vero?- chiese Michael
-invece è proprio quello che voglio fare, Clifford-
Puntò la pistola davanti a Emily, che si era già preparata con gli occhi chiusi.
Si sentì uno sparo, ma non proveniva dalla pistola di Brian..
Ehi belle personcine💕
Come state?
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"People don't change"||Gennaro Raia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora