04:00 del mattino

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04:00 del mattino.
Io
una tedesca
e una finestra.
Ci sono anche un tavolo con delle sedie,
un allarme anti furto
e delle scarpe che scricchiolano.

La notte è silenziosa e buia
come la notte dev'essere.
L'unico rumore che sento
è quello dei nostri sbadigli
che riempiono l'aria di bollicine soporifere.

Il cielo è limpido e la luna è appena visibile,
in quell'immensa volta celeste,
come una macchiolina di sangue sul lenzuolo nuovo.

È distante,
irraggiungibile
ma per la prima volta mi sembra di poterla toccare,
con quel suo colore così umano
così mortale.
La sua luce non è più così mistica.

I minuti passano,
non facciam passar le ore.

04:53 del mattino.
Io e la tedesca ci guardiamo
abbiamo sonno, vogliamo dormire
domani c'è scuola,
la campanella non perdona.
L'eclissi non è completa,
ma ci vuole tempo, per questo
e noi non è abbiamo.
Il letto ci sta chiamando
e noi obbediamo ai suoi comandi

08:03 del mattino.
I nostri volti ,
prima carnevale di emozioni,
ora non sono altro che il riflesso di mancato riposo,
fossi di occhiaie e cespugli di capelli
è stata la notte,
letale ed affascinante,
a ridurci così.

E nonostante tutto c'è un pensiero che mi tormenta,
che non mi vuole lasciare:
"Luna di Sangue,
non ti sei presa il mio...

....
stupore."

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⏰ Last updated: Feb 24, 2016 ⏰

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