04:00 del mattino.
Io
una tedesca
e una finestra.
Ci sono anche un tavolo con delle sedie,
un allarme anti furto
e delle scarpe che scricchiolano.La notte è silenziosa e buia
come la notte dev'essere.
L'unico rumore che sento
è quello dei nostri sbadigli
che riempiono l'aria di bollicine soporifere.Il cielo è limpido e la luna è appena visibile,
in quell'immensa volta celeste,
come una macchiolina di sangue sul lenzuolo nuovo.È distante,
irraggiungibile
ma per la prima volta mi sembra di poterla toccare,
con quel suo colore così umano
così mortale.
La sua luce non è più così mistica.I minuti passano,
non facciam passar le ore.04:53 del mattino.
Io e la tedesca ci guardiamo
abbiamo sonno, vogliamo dormire
domani c'è scuola,
la campanella non perdona.
L'eclissi non è completa,
ma ci vuole tempo, per questo
e noi non è abbiamo.
Il letto ci sta chiamando
e noi obbediamo ai suoi comandi08:03 del mattino.
I nostri volti ,
prima carnevale di emozioni,
ora non sono altro che il riflesso di mancato riposo,
fossi di occhiaie e cespugli di capelli
è stata la notte,
letale ed affascinante,
a ridurci così.E nonostante tutto c'è un pensiero che mi tormenta,
che non mi vuole lasciare:
"Luna di Sangue,
non ti sei presa il mio.......
stupore."
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Poesie.
PoetrySono solo poesie. Quando il tempo scorre inesorabile senza darmi opportunità di passarlo in qualche modo io scrivo poesie. E finalmente ho deciso di pubblicarle.