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L'uomo, il quale nome era Harry, era apparentemente venuto a prendere suo fratello minore.
Non l'avevo mai visto in giro per la città prima d'ora e quest'ultima era molto piccola. Era intimidatorio il modo in cui lui mi guardava, sembrava come se conoscesse tutta la mia vita e mi giudicasse per essa.

Tuttavia ero spaventata da lui.
C'era qualcosa di strano in me oggi, io amavo parlare di ragazzi ma questo Harry mi aveva fatto sentire diversamente.
Le persone in città mi credono una poco di buono. Il fatto è che io non penso a tutto ciò che dicono perché so che la gente è falsa.
Non ho nemmeno ancora perso la mia verginità.

"Adeline, scendi per favore." mi chiamò mia sorella dalle scale.
Saltai giù e fissai le mie scarpe mentre camminavo per la cucina raggiungendo i miei familiari che erano seduti tutti intorno al tavolo.
"Adeline, siediti." disse mia madre.
Avevano già mangiato tutto e del pollo oramai non c'erano neanche più le ossa.

"Mi passi un osso?" dissi sarcasticamente.

"Non tollero questa attitudine in casa mia" disse mio padre interrompendomi.

"Tu sai che a me non piace che tu esca fuori dopo la messa. Tu ti aspettavi che io ti aiutassi oggi, ma quando io cercai di trovati con lo sguardo tu te ne eri già andata."
Disse mio padre calmo.

"Si, perché dovevo vedere i miei amici." dissi come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Okey, ma il tempo è il tempo, capito?" finì lui, io annui e basta.

"Ora!" disse mia madre battendo le mani eccitata.

"Questa è una serata importante, Melanie ci presenterà il suo nuovo fidanzato e verrà sta sera a cena." disse lei.

"Sta sera?" persi quasi il fiato. Mia madre annuì.

Questa notizia mi eccitava. Mia sorella era innocente e dolce e sicuramente non oserà fare sesso prima del matrimonio.
E avrei sperato che quest'uomo avrebbe rispettato le sue scelte

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Ho finito di prepararmi per la cena. Ero davanti al mio specchio ad osservare per bene il mio outfit.
Misi insieme una gonna bianca e un crop top, i tacchi color rosa e le calze trasparenti.
Lasciai i miei capelli ondulati sciolti e mi truccai leggermente.

Potei sentire una voce in più provenire dal piano inferiore così iniziai a scendere andando verso la cucina. Era arrivato.

Appena entrai nella stanza notai dei capelli ricci marroni e un paio di occhi verdi. Mi immobilizzai.

"Harry" dissi senza accorgermene.

"Oh, quindi voi vi conoscete." disse mia madre

"Non credo" disse harry calmo tornando alla sua precedente conversazione.

Maleducato.

Io li superai e mi andai a sedere affianco a mio padre.
Parlarono per circa venti minuti. Harry non smetteva di fissarmi come se sapesse quanto mi facesse sentire a disagio.
Io non riuscivo a gestirlo (il disagio) così decisi che oggi sarei andata a dormire presto.
"Iniziamo a mangiare, sono affamata." dissi.
Mamma iniziò a tirare fuori tutto il cibo e iniziammo a mangiare. Non parlammo molto apparte mamma, papà e Melanie che iniziarono una lunga chiacchierata sul college.

Avevo nel mio piatto patate e insalata e quando andai a portarmi il cucchiaio alla bocca quest'ultimo cadde nel piatto attirando l'attenzione di tutti.

"Stai bene tesoro?" Chiese gentilmente mia mamma.

"Si, sono solo stanca."
Risposi io ridacchiando nervosamente.

"Perché non vai a ripulirti?" disse Melanie guardando verso di me.
Solo dopo notai che sulla mia gonna era caduto il purè. Così mi alzai dalla mia sedia camminando verso il bagno.

Arrivata lì afferai un panno umido e iniziai a pulire la mia gonna dal purè.

"Hai bisogno di aiuto amore?" parlò a bassa voce.

Quest'ultima Veniva da un uomo, ma era troppo bassa per essere di mio padre. Era di harry.

Iniziai a essere nervosa e abbassai la testa.
"No è tutto apposto"

"Veramente, posso aiutarti se tu vuoi, so di aver causato io questo." sogghignò.

"No, io ho fatto cadere il mio cucchiaio, non preoccuparti."

"Oh baby girl sei veramente gentile"

Arrossì un po' per il nome ma ricordai a me stessa che lui era il ragazzo di mia sorella. E sapevo che lui voleva solo essere gentile.

"Grazie" borbottai.

"Quanti anni hai, tesoro?"

"Sedici"Sorrisi mettendo via il panno con cui avevo pulito la gonna.

Misi da parte il mio nervosismo e lasciai che la conversazione andasse avanti.

"Quanti ne hai tu?"

"Ventuno" rispose lui. Due anni in più di Melanie.

"B-bene, dovremmo tornare a tavola." risi nervosamente di nuovo. Iniziai a camminare superandolo per aprire la porta ma lui mise la sua mano sopra la maniglia.

"Sei spaventata da me, Adeline?" sogghignò.

"N-no harry, perché lo pensi?"

"Perché tesoro, le attenzioni che io ti do, ti innervosiscono."

"Bene, può darsi che questo sia solo il mio carattere."

"Non è quello che ho sentito, apparentemente flirty con molti ragazzi della città. Me lo ha detto mio fratello."

Non dissi niente. Non ci riuscivo.

"Adeline, io ti rendo nervosa." ghignò posando la sua morbida mano sui miei fianchi. I miei occhi si spalancarono e il mio cuore iniziò a battere come se volesse uscire dal mio petto.

"N-No" farfugliai.

"Oh, io non...?" domandò facendo scorrere le sue mani dai miei fianchi al centro della mia schiena, facendole andare in basso verso il mio sedere.

"Si!" mi scostai, preoccupata per quello che era appena successo.
Quando in realtà il mio corpo bramava questo contatto.
Chiusi i miei occhi e in un istante le sue mani lasciarono il mio corpo freddo.

Quando io riaprì gli occhi harry se ne era già andato.

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Helloooo
Spero che il capitolo vi piaccia. Lasciate un commento e una stellina
-A

Pastor -H.S [ita translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora