10.Chloe

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Dormii dalle 16: 00 fino alle 6: 30 del giorno seguente, mi ero addormentata ieri pomeriggio dopo le urla di mia madre. Nonostante questo, mi sentivo davvero bene.

Indossai velocemente la vestaglia, presi il telefono e andai a fare colazione. 2 chiamate perse da Erin. Ieri essendomi addormentata, non l'avevo più richiamata. Sarà di sicuro incazzata, e... non posso darle torto. Quando mi sedetti sullo sgabbello della cucina, mia madre mi fulminò con uno sguardo, ma non disse nulla. Poi, scese anche papà, mi guardò in cagnesco, poi mi si avvicinò e mi disse: " Chloe sai che dovremmo parlare vero? " alzai gli occhi, e sbuffai, poi annuii. Mangiai velocemente, poi andai in bagno per farmi una doccia veloce, e subito dopo in camera per vestirmi e truccarmi. Andai verso l'ingresso per uscire, con lo zaino in spalla, "Io vado" avvertii, poi qualcuno mi afferrò la spalla, " Erin? " chiese mia madre, in effetti non mi aveva mandato nessun messaggio per dirmi che sarebbe venuta a prendermi, ma pensai fosse sottinteso, " Avrà parcheggiato più avanti... adesso devo andare, o farò tardi. " le risposi, mi lasciò andare e andai verso una macchina blu, che sembrava essere quella di Erin, man mano che mi avvicinavo ne ero sempre più convinta, così aprii velocemente la portiera... cosa? " Tuuu? " chiesi, e Jacob annuì sorridendo, " Ma... questa è la macchina di Erin... " dissi " Ecco... infatti è stata proprio la tua amica a chiedermi di venirti a prendere, lei non poteva venire, e la mia macchina era dal meccanico. Allora, sali o no?" disse Jacob, sorrisi timidamente, e salii. " Piaciuto il pranzo di ieri? " chiese lui, " Sisi, davvero squisito." poi distolsi lo sguardo dal suo profilo e osservai mio collo, che vedevo attraverso lo specchietto. " Quanti giorni ancora ci vorranno per far sparire questo succhiotto? " mi azzardai a chiedere, e lui: " Ancora un po', perchè? Non ti piace avere un ricordo delle mie labbra? " arrossii, quel pensiero meraviglioso delle sue labbra sul mio collo, mi faceva sentire in paradiso. Ancora non potevo crederci, le SUE labbra sul MIO collo, wow. Ci fermammo di colpo, eravamo arrivati, scendemmo dalla macchina, e ci avviammo insieme verso la scuola, l'uno accanto all' altra, appena vidi Erin gli dissi : " Emm... allora a dopo? " " Certo, tieni" mi disse dandomi le chiavi di Erin, " E dillle di assentarsi più volte possibili, in modo che ti accompagni io." disse, mi fece l'occhiolino, io gli sorrisi e ci separammo. " Erin! " si voltò, ed incrociò le braccia. Era arrabbiata. " Ti devo parlare di un sacco di cose." le dissi, una volta vicina a lei. " Ah si? E di cosa mi devi parlare? Di come ti sei divertita con il tuo fidanzatino, ignorandomi completamente? " disse furiosa, adesso era anche gelosa. " Non siamo fidanzati." dissi "Nooo, e allora cosa siete? "la verità era che non sapevo cos' eravamo, forse dovevamo ancora diventare quel qualcosa. " Adesso ti spiego" il martedì avevamo palestra, per cui fingemmo di essere infortunate, in modo da poter parlare in santa pace sulla panchina. " Allora, che succede? " chiese Erin, " Succede che mi sto innamorando della persona con cui ho ballato quella serata, serata della quale non ricordo nulla, succede che mia madre ha visto questo stra maledetto segno sul collo, e ha pensato che fossi andata a letto con lui, succede che mi sento diversa Erin, più viva." le risposi. " Wow, adesso capisco." disse lei, " Beh, che ne pensi? " " Chloe, penso che sia magnifico, fanculo la punizione. ". Aveva ragione, era davvero magnifico, era magnifico ubriacarsi alle feste, era magnifico innamorarsi, era magnifico persino stare in punizione, era magnifico vivere.

Yes... it's really happened.Where stories live. Discover now