Capitolo 16

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Ultima sera insieme a Viola prima che vada via, meglio godersela e uscire perché non so più quando mi ricapiterà. Ero un po confusa, non me ne rendevo ancora conto e non volevo nemmeno farlo, stava succedendo tutto troppo velocemente, meglio bere un po per confondermi un pò le idee pensai, forse ho bevuto un po più del solito, sarà meglio moderarsi, non sono il tipo e il cervello mi funzionava ancora. Siamo seduti nel locale vicino casa mia e senza nemmeno accorgerci del tempo che passava dopo averci detto di continuare a sentirci tutti i giorni e di non perderci assolutamente, è arrivato il momento.

"È ora devo andare a casa, tu che fai ti accompagno a casa?" mi disse Viola.

"No adesso vado io tanto è qui dietro tranquilla" gli dissi io perchè sarebbe stato peggio, meglio vederla andare via e non dover essere io ad andare, non sarei più uscita dalla sua macchina.

Resto ancora seduta al tavolo due minuti, non avevo voglia di andare a casa, ma non potevo nemmeno stare li seduta da sola sarei sembrata una matta e poi iniziavo un po a rendermi conto di quello che stava succedendo e lacrime stavano per attraversare il mio viso. Vado alla fontana dovevo passare da li per andare a casa e non c'era nessuno allora decido di fermarmi, mi siedo sulle sedie del campo li vicino e inizio a piangere tutta rannicchiata, le ginocchia piegate e con le mani sul mio volto, non mi accorgo nemmeno che di lì passano due ragazzi, si fermano ma uno va via mandato dal suo amico e viene a sedersi accanto a me. Mette la mano sulla mia spalla e dice:

"Ehi ! Tutto ok ?". Inizio ad asciugare le lacrime cercando di nascondermi ma ormai troppo tardi, non mi accorgo nemmeno di chi sia, l'unica cosa che mi viene da dire è:

"Beh no." poi lo guardo meglio e come? cosa? lui! aspetta no strofino meglio gli occhi.

"A ma sei tu? non ti avevo mica riconosciuto!"

"Eppure la mia faccia è sempre la stessa, sarà il mio specchio che avrà qualcosa che non va, lo sapevo io!" mi dice lui, faccio un mezzo sorriso.

"Ecco dai così va già meglio" mi dice. Non sono ubriaca, ma se volevo confondermi le idee bevendo ci sono riuscita, riesco ad agire solo d'istinto e all'improvviso scoppio di nuovo a piangere e lo abbraccio ma mi rendo subito conto di quello che ho fatto e scappo via, a casa.

"Avrei voluto conoscerti prima, ti avrei aiutato volentieri" mi dice sussurrando ma riesco a sentire.

"Ma se ci vuole chi aiuta te !" gli dico sorridendo.

Michelle. Purtroppo o per fortuna?Where stories live. Discover now