Capitolo 17

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Dopo proverò a parlare con lui vediamo se riesce a capirmi e tutto torni come prima.

Sistemo la cucina e con l'aiuto delle ragazze riesco a finire presto.

Stamattina mi sento veramente strana, ho un senso di vuoto, da quando sono qui a Londra ci sono mille problemi, uno dopo l'altro.

Mi sento chiusa in un orbita, vorrei tanto tornare nel mio piccolo paesino, Holmes Chapel, tornare alla mia vita normale, dai miei genitori e dai miei amici.

Salgo le scale e mi chiudo in camera, prendo il computer e mi collego immediatamente sul sito per ordinare i biglietti aerei.

Dopo tante ricerche riesco a trovare il biglietto più economico di tutti, metto il giorno cioè domani e clicco sopra la casella blu con scritto ordina.

Con un sorriso a trentadue denti mi alzo dalla sedia, prendo la valigia, metto dentro tutto quello che mi serve e in pochi minuti la mia bellissima valigia rosa è pronta.

Al sol pensiero che domani torno a casa il mio stomaco si intorcciglia tutto e le mille farfalle volano libere.

Sistemo i vestiti per domani sulla scrivania e do un'ultima occhiata a tutta la stanza quando sento dei rumori provenire dalle mie spalle.

Sbadata come sono non mi sono nenache accorta che Louis sta bussando alla porta per attirare la mia attenzione.

"Louis, entra!" Esclamo osservando il suo sguardo confuso.

Prima che possa dire qualcosa comincio a spiegare il motivo della valigia sul letto e della mia decisione di tornare a Holmes Chapel.

"Ti posso spiegare tutto, non voglio fare un giro di parole immesso quindi sarò diretta, io domani torno a Holmes Chapel, mi mancano i miei genitori, i miei amici, mi manca la mia vita normale, da quando sono arrivata qui sono stata sommersa da mille problemi e mi voglio staccare un po' da questa situazione."

"Cosa? Davvero mi vuoi lasciare da solo? Vuoi veramente tornare li? Sei la mia ancora e se tu vai via un pezzo di me te lo porti via, io non posso stare senza di te lo vuoi capire? Sei la mia migliore amica!" Risponde a denti stretti e il suoi occhi non mollano i miei.

"Non ti sto lasciando semplicemente voglio tornare alla mia vita normale, anche tu sei il mio migliore amico e non credere che se io torno nel mio paese la nostra amicizia finisce qui." Rispondo anch'io senza mollare il suo sguardo.

"Però non pensi a come staranno gli altri vero? Fai sempre le cose facili." Risponde cominciando a fare avanti e indietro per la stanza.

"Non faccio per niente le cose semplici e si ci ho già pensato." Rispondo seguendo il suo corpo con lo sguardo.

Non ricevo nessuna risposta ma un semplice abbraccio che tanto semplice non lo è.

È uno di quegli abbracci che ti rompono le costole, quegli abbracci dalla quale non ti vuoi staccare, quegli abbracci che solo la persona più importante può dare.

"Promettimi che ti farai sentire tutti i giorni e che torni qua per stare di nuovo con me." Sussura vicino al mio orecchio.

"Promesso!" Sussurro anch'io vicino al suo orecchio.

Mi stringe di più a se e prima di staccarsi dalle mie braccia mi lascia un morbido bacio sulla guancia.

Sento una scia di gocce amare peccorere la mia guancia le sue mani si appogiano sulle mie guance e cancellano le loro traccie.

"Lou mi fai un favore?" Chiedo guardando i suoi occhi cristallino.

"Dimmi!" Esclama tenendo ancora le sue mani sulle mie guance.

Innamorata del migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora