Prologo

3.6K 116 11
                                    

Sto galleggiando in un posto sconosciuto, completamente buio. Sembra che io sia diventata completamente cieca: nessuno dei miei sensi sembra funzionare, il mio corpo non sta svolgendo le sue funzioni vitali ed è come se fossi morta. Passa un bel po' di tempo, poi il mio cuore inizia fievolmente a battere, come se avesse paura di essere sentito. Vengo sbalzata in avanti e cado di faccia su una superficie irregolare e sassosa. Mi rialzo e con fatica riprendo a respirare mentre il buio si popola con la voce nel vento. Cerco di fare un passo avanti e mi accorgo di essere più in basso di quello che sembra e quando l'oscurità si dirada riesco a intravedere dove mi trovo: sono finita sull'orlo di uno strapiombo, con il mare che violento si abbatte sul promontorio. Mi sporgo leggermente e una forza sconosciuta mi trascina in basso, ma al posto del mare trovo una grotta sotterranea ampia come un campo da calcio ad attendermi, con il soffitto alto fatto a cono coperto da sottili lamine d'argento. Due fiaccole accese di luce verdognola poste sulle pareti laterali illuminano a tratti la grotta, gettando ombre spettrali ovunque. Poi nella penombra si delinea la figura imponente di un essere alto una decina di metri seduto a gambe incrociate. Le fiaccole si spengono e rimango al buio fino a quando due occhi color argento si aprono, brillando come due stelle di luce maligna. Riesco a percepire un sorriso, poi dal nulla una voce roca dice:
"Ecco il mio gioiello più prezioso...La profezia è vicina a compiersi...
I Gemelli della Morte dopo un lungo periodo si rincontreranno,
la sconfitta o la vittoria decreteranno,
il loro sangue li chiamerà ,
e al tradimento li tenterà,
il Sole e lo Scudo uniti dovranno farli restare e nessuno dei due dovrà cadere... presto ci incontreremo e allora sará l'alba di un nuovo mondo."
Poi la voce tace e gli occhi chiudendosi scompaiono. Sento di essere rimasta sola, quando una debole luce azzurra illumina la caverna e al centro di essa vedo una figura esile di un ragazzo con mantello e cappuccio nero tirato sugli occhi. Delle ali nere e blu notte gli escono dalla schiena ed è legato alle caviglie e ai polsi in mezzo a un pentacolo argento e rosso sangue. Mi avvicino a lui e riesco a vederlo in faccia: capelli spettinati nero inchiostro, pelle pallida e occhi scuri contornati da occhiaie. Poi parla
"Serena, aiuto..." poi dalla bocca gli esce un urlo straziante e vedo una spada argento che gli trapassa il petto e la punta dell'arma gli esce dalla schiena. Una fontana di sangue ci investe e sento un dolore atroce al cuore, come se fosse stato trafitto. Mentre il ragazzo si accascia a terra, mi accorgo che una mano tiene l'impugnatura della spada. E quella mano è la mia.

Ciao a tutti questa è la mia prima storia. Ho bisogno di un piccolo favore: se avete qualche osservazione o notate qualche errore ditelo pure senza paura. Ho intenzione di pubblicare una volta a settimana.

Dei Dell'Olimpo: I Gemelli Della MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora