capitolo 28

8.6K 481 53
                                    

Sono passati 6 giorni, che sembrano infiniti per me, finalmente la ferita si è riermaginata.

Son dovuta stare a letto senza fare nulla in particolare, però Lucifero starà aspettando il mio ritorno?

Mi starà cercando?

Magari avrà capito dove mi trovo e si starà facendo un'idea sbagliata su di me!

Che ansia!! Ok...Devo cercare di mantenere la calma!!

Mi alzo dal letto e vado verso la finestra, mi affaccio per vedere com'è fatto il paradiso, è una mia piccola curiosità.

È una nuvola sospesa nell'aria, come se fosse un isoletta, dove si può vedere a vista d'occhio una sorgente dove gli angeli si stanno rilassando.

Alcuni li vedo volare dove si trova l'esteso prato verde attorno al palazzo, la freschezza che emana mi innebria, mi sento rinfrescata con questa atmosfera, mentre all'inferno è tutt'altro.

Beh..in effetti, per questo è stato nominato inferno.

"Ti piace?" Sento un sussurro che mi fa sobbalzare, appena mi volto trovo il viso delicato di Gabriel, che sorride radioso mentre io sbuffo per lo spavento, ci è mancata davvero poco, o sarei saltata in aria urlando.

"S-si...certo...ma...quella sorgente a cosa serve?" chiedo curiosa.

"Questa è la sorgente degli angeli, noi ci immergiamo in casi di affaticamento oppure ferite gravi. Grazie alla fonte della sorgente ci permette di recuperare le forze e riermaginare le ferite"

È come se fosse una piscina, però dal mio punto di vista credo che sia fatto di marmo, ai lati possiamo notare due statue che rappresentano un uomo in tutta la loro bellezza, con un vaso tra le mani che lo sporgono verso il basso, da dove fuoriesce l'acqua che cade nella sorgente.

"Quindi voi non vi nutrite di sangue?"

"No, commettere una cosa del genere è peccato sorella"

"Ma...perché voi pennuti vi chiamate fratello o sorella?"

"Perché qui siamo tutti fratelli, il nostro unico vero padre è l'Altissimo, noi viviamo sopratutto per amore, non per odio"

"Per amore?"

"Ognuno di noi è destinato stare con la persona prescelta da Dio, infatti guarda attentamente nel giardino del paradiso" si sporge dalla finestra e indica il giardino, dove si trovano soprattutto siepi con rose colorate, ci sono angeli riuniti, ma in coppia.

Le bambine sono in compagnia dei bambini, le ragazze con i ragazzi e le donne con gli uomini.

Sapete che vi dico? Mi sta venendo il diabete.

"Ma se tu fossi destinato ad una persona che odi ci staresti?"

"Oh sorella, qui per noi l'odio puro non esiste nemmeno, ci amiamo tra noi, siamo fratelli.
Siamo a conoscenza della nostra anima gemella ormai dalla nascita"

Più tempo sto qui e mi rendo conto che...tutti i pennuti sono ancora più stupidi di quanto pensassi.

"Capito" sospiro pesantemente "mi aiuti a tornare agli inferi?" Cambio discorso per non sentire altri discorsi stupidi dal pennuto.

Però devo ammettere che si sono presi cura di me in modo serio, hanno cercato di far riermaginare la ferita in prima possibile, anche perché hanno sopportato i miei lamenti sul fatto che voglio tornare indietro.

"Certo" risponde col sorriso dolce "usciamo dal regno" si mette seduto sul davanzale.

"Che fai?!" Chiedo quasi urlando e lo vedo estrarre le sue possenti ali bianche che emanano luce per qualche istante "senti vedi di non fare schiocc..." neanche finisco la frase e mi prende il polso fino a farmi sedere sulle sue gambe stringendo dolcemente la vita.

Black Blood Where stories live. Discover now