Capitolo4: Incubi

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Breve legenda:
-Qualcuno sta parlando-
"Qualcuno sta pensando"
'Parla lo Subconscio di qualcuno'




Passarono 2 giorni dopo il piccolo inconveniente con il coniglio bianco. Inutile dire che, quando Nick era tornato in hotel, Judy gli era letteralmente saltata addosso.

Tutto tornò alla normalità. Entrambi si stavano godendo la meritata vacanza e persino lei era riuscita a rilassarsi.

Ma quella stessa notte...

"-Uccidi.- Disse una voce tetra e possente. -Tu devi uccidere.-
Si guardò intorno, confuso e spaesato. Provò a parlare, ma nessun suono usciva dalle sue labbra.
-Lo senti? L'odore del sangue, il sapore della carne.- Continuò la voce, maligna.
Non avrebbe voluto, eppure le sue narici sentirono quegli odori così invitanti e qualcosa, dentro di sé, iniziò a smuoversi.
-Sì, bravo.- Ormai il predatore era a quattro zampe, il corpo non rispondeva più ai suoi comandi. Veniva guidato solo dall'istinto -Uccidila!- Tuonò la voce.
Non capì più niente, le sue zampe si mossero da sole e, in pochi secondi, sentì il sapore dolce del sangue nelle sue fauci e la carne fresca tra le sue zanne."

-No!- La volpe si svegliò di soprassalto. Era tutto sudato, aveva il respiro affannoso e tremava come un cucciolo impaurito.

-Nick!- Lo richiamò la partner, accendendo la luce, ma lui non la sentiva. I suoi occhi continuavano a schizzare in ogni angolo della stanza, anche il più insignificante. -Nick, Nick guardami. Sono io, Judy.- Disse con più dolcezza, prendendogli delicatamente il muso tra le zampe, costringendolo a guardarla negli occhi. Nei suoi, vi lesse il terrore. -Era solo un incubo.- Sussurrò accarezzandogli la guancia destra.

Lui, pian piano, cominciò a calmarsi, respirando normalmente. Mise una zampa sopra quella di lei, che lo abbracciò.

Rimasero così per tutta la notte, anche quando caddero di nuovo fra le braccia di Morfeo.




-Che cos'hai sognato sta notte?- Chiese Judy, sorseggiando il suo latte con il Nesquitt*

-Non me lo ricordo.- Mentì il predatore, grattandosi il mento. In realtà se lo ricordava bene... anche troppo bene.

-Eri sconvolto, sudavi freddo e ti guardavi attorno terrorizzato.- Insisté lei, guardandolo preoccupata.

-Tranquilla Carotina, sarà stato un incubo... capita anche ai migliori, sai?.- Affermò beffardo, facendole l'occhiolino. E ottenne ciò che sperava: Judy rise e scosse la testa.

Qualche ora dopo erano in spiaggia, a godersi la brezza marina e il sole.

-È incredibile che non eravamo ancora venuti qua! Insomma, abbiamo la spiaggia davanti al muso.- Rise Judy. Stava costruendo un castello di sabbia insieme a un cucciolo di tartaruga marina. Lo aveva trovato in difficoltà, con le lacrime agli occhi... come poteva non aiutarlo?

-Già.- Rispose Nick. Era su una sdraio, sotto l'ombrellone. Con ovviamente i suoi fidati occhiali da sole.

-Grazie mille signorina Judy!- Esclamò la tartarughina una volta finito il suo castello di sabbia. Le regalò un sorrisone che le scaldò il cuore.

-Ma di nulla, tesoro.- Rispose lei, carezzandogli la testolina.

-Sei sempre la solita.- Disse la volpe. -Aiuti la gente anche in vacanza. Solo tu puoi, Carotina.- Lei rise e lo guardò dolcemente, come se fosse anche lui un cucciolo.

-Perché mi guardi così?- Sghignazzò lui con un sorriso sarcastico... ma dentro il cuore aveva iniziato a battere più velocemente, come se fosse impazzito. "Che cosa mi fai... coniglietta."

➤ 𝐓𝐇𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐘 𝐀𝐍𝐃 𝐓𝐇𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐃𝐀𝐓𝐎𝐑 • » 𝘞𝘪𝘭𝘥𝘦𝘩𝘰𝘱𝘱𝘴 . . .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora