Laurea

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Whitmore College, Aprile 2019


< Becks non riuscirò mai a finire questo discorso di laurea neanche tra cento anni! > si lamentò Caroline entrando in cucina < Il mio relatore mi ucciderà per questo! >

< Controlla che non abbia un paletto di legno! > esclamò Rebekah mentre preparava un panino.

Caroline incrociò le braccia e guardò storto l'Originale.

< Zia Caroline, scrivi che mi vuoi bene e il tuo leratore non ti ucciderà. > suggerì la piccola Hope avvicinandosi a Caroline con sguardo comprensivo e preoccupato.

< Si dice "relatore" tesoro. > la corresse Caroline prendendola in braccio < E non preoccuparti, tutto il mondo sa già che ti voglio bene! >

< Anch'io ti voglio bene. Tanto! > disse Hope abbracciando la vampira, poi scese velocemente dal grembo di Caroline e si fiondò ad abbracciare una gamba di Rebekah < Voglio tanto bene anche a te, zia Bekah! >


Caroline tornò in camera, pronta a scrivere il discorso per la cerimonia di laurea. Ma come poteva un vampiro parlare delle opportunità che la vita offre agli umani? Lei avrebbe potuto rivivere l'esperienza del college decine di volte e laurearsi in ambiti diversi, provare varie carriere, mentre i suoi compagni di corso non avrebbero avuto questa scelta. Non sapeva di cosa avrebbe mai potuto parlare a quella platea di laureati. I pensieri le morivano in testa prima ancora che riuscisse a formularli. Dopo circa tre ore che scriveva e appallottolava fogli per poi ricominciare da capo, Rebekah bussò alla porta.

< Hope sta già dormendo. Non ho finito nemmeno di leggerle la prima pagina di Cappuccetto Rosso che già dormiva. > comunicò l'Originale < Qui come va? >

< Sono in alto mare, ma prima o poi mi verrà in mente qualcosa. > tentò di rassicurarla Caroline sorridendo < Ci riuscirò! >

< Forse non è un buon momento per parlare, ma devo dirtelo: ha telefonato Elijah. > affermò d'un fiato l'Originale, chiudendo gli occhi e sedendosi sul letto.

< Quando verranno? > domandò la vampira allarmata.

< Dopo la tua laurea. > disse in tono neutro Rebekah < Non gli avrei permesso di venire prima. >

< Grazie. > sorrise complice Caroline < Quando pensi di dirglielo? >

Rebekah si buttò all'indietro sul letto e sospirò di nuovo < Non lo so. È ancora piccola. Non ho idea di come potrà reagire! >

< Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato. > ammise Caroline con voce piena di tristezza.

< Speravo che arrivasse prima, quando era ancora una neonata. > commentò Rebekah sconsolata < E' tutta colpa di Nik e della sua smania di potere, del voler essere per forza Re di New Orleans! >

< Verrà a prenderla... lui? > domandò la vampira in un sussurro.

< Non lo so. Sarà capace di lasciare la sua dannata città per un giorno? > sbuffò l'Originale < Elijah vorrebbe venire a vederla la prossima settimana, per iniziare a conoscerla e capire le sue abitudini, i suoi... ritmi. >

< Elijah è premuroso ed intelligente. > sorrise Caroline < Ha avuto una splendida idea. Starà qui da noi? >

< Non credo... > mormorò Rebekah < Può darsi che non venga da solo, sai? Potrebbe venire con la sua... compagna. >

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