2 ; Game Fire

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Suono il campanello e l'attesa è snervante.

Questa enorme casa vittoriana mette veramente in soggezione. Ma c'è qualcosa che mi dice che non è solo lo stile della villa ad intimorirmi.

Mi guardo attorno mente aspetto: la mia auto parcheggiata di fianco al marciapiede sembra alquanto fuoriluogo, nonostante sia qualche buona decina di metri più indietro.

Cipressi di un verde vivo delimitano il perimetro del grande giardino ben falciato.

-"Emh, ciao." una voce mi riscuote e sono costretta a voltarmi verso la figira davanti a me "Scusa per il ritardo." dice, e si fa da parte permettendomi di oltrepassare l'uscio ed entrare in un enorme soggiorno sulla destra con caminetto e una bellissima ed attrezzatissima cucina sulla sinistra.

-"Figurati..."

-"...Logan." completa lui, sorridendo.

Sembra molto più giovane rispetto ai ventisei anni dichiarati: non è tanto più alto di me, i capelli scuri rasati ai lati con un grande ciuffo che continua a ravviarsi furiosamente.

Maglietta bianca che lascia intravedere le clavicole sporgenti e gli addominali accennati, pantaloni neri molto stretti.

Wow.

-"Hai qualche domanda da farmi?" gli chiedo, dopo averlo squadrato dalla testa ai piedi.

-"Tu, piuttosto." sorride, dirigendosi su un divano in pelle sintetica marrone e sedendocisi.

Io lo imito, non capendo cosa volesse intendere.

-"Hai qualche domanda da farmi? Sembri una ragazza... curiosa." dice, stringendo gli occhi color nocciola in piccole fessure luminose.

-"Beh, io..." sono imbarazzata. Sono sempre stata una ragazza timida e riservata, quella che non prende mai l'iniziativa. Sembra che quest'uomo voglia costringermi a farlo "Quanti anni ha la bambina?" ripiego, fallendo miseramente.

-"Uno e mezzo, te l'ho già detto." ridacchia, sporgendosi in avanti poggiando i gomiti sulle ginocchia ed osservandomi dall'alto in basso.

Sono vestita male?!

Mi controllo: jeans chiari, maglia nera con delle scritte francesi in bianco che in realtá non so decifrare.

-"Io intendevo..." ed allunga una mano verso la mia, poggiandola poco distante sul divano "Se hai domande su di me."

-"Io..." ritraggo istintivamente la mano, portandomela sul grembo "Perchè hai una figlia?" mi scappa.

Meglio così, almeno adesso non mi assilla più.

-"Perchè ho fatto sesso... Sai, quando due persone si uniscono e provano tanto..."

-"Lo so, grazie." lo interrompo, diventando fucsia dall'imbarazzo.

Ma cosa vuole?

-"Allora fammi un'altra domanda, se sai già la risposta." sorride sghembo.

Ha il coltello dalla parte del manico. Devo trovare un modo per girare il discorso e farlo andare contro di lui.

-"Perchè sei così giovane ed hai una figlia? Nessuno ti ha insegnato che esistono i preservativi, se non vuoi un figlio?" chiedo, sorridendo storta anche io.

Tira fuori le palle, Tawn.

-"Come...?"

-"Come so che non volevi un figlio?" ridacchio, interrompendolo "Per il discorso che non hai la fede al dito e stai chiamando una babysitter. E le stai facendo un colloquio con l'assenza della tua compagna. Evidentemente c'è qualcosa che non quadra." sorrido, poggiando la schiena sul divano, più rilassata.

-"Bene, ottimo lavoro. Scarlett Tawn, sei assunta." sorride storto, alzandosi in piedi e guardandomi negli occhi "Ma ricorda di non giocare con il fuoco. Rischi di bruciare la tua soffice pelle." dice, passando indice e medio sul lato del mio collo, sino alla scollatura della maglia poco sopra i seni.

Deglutisco, imbarazzata, e lui se ne va soddisfatto.

Ha comunque vinto lui.

-"Emh, Logan." lo chiamo, alzandomi in piedi e voltandomi verso di lui "Dove trovo tua figlia?"

-"Tabatha? La trovi su di sopra." dice, sorridendo sempre storto e salendo le scale.

-"Al diavolo." sbuffo, estraendo il cellulare.

A: Zo

Sto da Logan con la bambina. Non so quando torno.

Da: Zo

Logan? 😏 Beh fai la brava.

Non ho la forza per sorridere: sono furente con quel bel ragazzo moro. Ma al diavolo, sono qui per fare soldi, mica degli amici.

Mi dirigo verso le scale per incontrare la piccola Tabatha.

SleepwalkerWhere stories live. Discover now