24.

240 18 1
                                    

Gli ci volle solo un secondo per collegare ciò che aveva appena sentito lasciare la bocca di Harry.

Scattò in piedi.

"Cosa?!"

Non mi aspettavo questa sua reazione.

Mi irrigidii.

"Io ed Harry stiamo insieme. Qualche problema?"

Lo guardai male per fargli capire che stava esagerando.

Harry mi prese la mano e la strinse per farmi calmare.

"Certo che c'è qualche problema! Dimentichi chi è?! Apri gli occhi! Ricordi quanto ti ha fatto soffrire?"

Harry strinse più forte la presa sulla mia mano.

"Sei davvero così stupida da metterti con lui?! Vuole solo portarti a letto cazzo!"

Harry mollò la mia mano avvicinandosi minacciosamente a lui.

"Ti avrei già picchiato. Ma c'è lei, e so che non vuole."

Sorrisi per la sua calma.

"Puoi ragionare? Sai cosa vuole. Non puoi permettergli di ottenere il suo scopo."

Stava seriamente esagerando.

"Viktor, vaffanculo."

Mi guardò male prima di prendere il suo cellulare ed andar via.

"È stata una bellissima passeggiata, non credi?"

Si girò verso di me corrucciato per poi sorridermi.

"Già, meravigliosa."

Sbuffai sedendomi sulla panchina.

Si avvicinò a me poco dopo, e mi guardò negli occhi.

"Credi a ciò che ha detto?"

Sospirai.

"Ovviamente no."

Un sorriso fece capolino sul suo volto, e di rimando sorrisi anch'io.

"Okay. Che facciamo?"

"Io dovrei tornare a casa per studiare.."

Sbuffò alzandosi.

"Ti accompagno a casa?"

"Non vieni con me?"

"Non ho voglia di studiare."

"Vabbene."

Salimmo sulla sua macchina e nel breve tragitto nessuno dei due parlò molto.

"A dopo."

"A dopo piccola."

Scesi dalla macchina sbattendo lo sportello.

Harry scese subito dopo.

"Che succede?"

"Nulla."

"Non mi hai salutato."

Mi si corrucciò la fronte..

"Ma se ho detto.."

"Non mi hai salutato."

"Harry..mi hai anche risposto."

Si avvicinò a me e mi lasciò un bacio sulle labbra.

"Questo è un saluto."
Disse sulle mie labbra.

Sbuffai.

"Non fare il difficile."
Sorrisi prima di dirigermi alla porta.

"Io? Difficile?"

Cominciò a ridere.

"Scrivimi."

"Sì, Harry, ti scrivo!"

Sorrise.

"Ciao."

Entrò nella macchina ed andò via sgommando.

Appena entrata in casa mi buttai a peso morto sul divano.

Viktor mi aveva dato veramente fastidio.

Sapevo benissimo chi era Harry.

Più di lui.

Ma volevo provarci.

La vita è una sola, no?

Devo anche studiare!

Sbuffai.

"Chi era quello?"

La voce di mio padre arrivò squillante alle mie orecchie.

Non era partito?

"Papà?"

La mia voce uscì stridula, non ero ancora pronta ad affrontare l'argomento. Soprattutto dopo aver litigato con Viktor.

"Chi è quello?"

"Harry."

"Ti ha baciata."

Mi massaggiai le tempie.

"Lo so."

"Cosa vuol dire?"

"Che stiamo insieme."

Non osai guardarlo negli occhi.

Dopo il mio ultimo ragazzo era diventato molto protettivo.

"E lo dici così? Senza avvertirmi prima?"

"Sono rimasta indietro, da quando ti devo chiedere il permesso?"

Si irrigidii, mentre io mi alzai in piedi.

"Papà, da quando devo chiederti il permesso?"

Mi guardò negli occhi, parlando con voce molto bassa.

"Devo ricordarti com'era il tuo ex?"

Harry potrebbe essere peggio.

"Sono cazzi miei. Tu non hai il diritto di intrometterti."

Cercai di mantenere la calma.

"Sono tuo padre."
Urlò.

"Sì, quando vuoi sei mio padre, per il resto sei solo un medico."

Abbassò lo sguardo.

"Hai mai pensato a tutte le volte che partendo sono rimasta sola? Hai mai pensato a tua figlia per una volta, mettendo da parte il lavoro?"

Non rispose tenendo sempre lo sguardo fisso a terra.

"Come immaginavo."

Corsi su per le scale chiudendomi in camera.

-----------------------
SPAZIO A ME:

Allora? Vi piace il nuovo capitolo?

So che ci ho messo più del solito ad aggiornare, ma sto scrivendo qualcos'altro, ed ho un po' trascurato questa.

Cosa ne pensate di Viktor? E del padre di Miriam?

Fatemelo sapere nei commenti!

Se la storia è di vostro gradimento, lasciate un voto!

-Miriam

MINE. {H.S} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora