Capitolo 3. Solo

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Manca poco all'inizio di questo concerto.

L'attesa si sta facendo sentire, e non si può negare che tutti stanno aspettando l'inizio con molta ansia.

Nonostante sia venuta con Alexandra meno di un'ora dall'inizio, possiamo dire che grazie alle mosse di lottatrici di sumo e qualche scusa accettabile, siamo in una posizione non tanto lontana ma neanche molto vicino per vedere il concerto.

-signora, lì avanti c'è mia figlia che sola non può stare. Perfavore mi faccia passare- queste scuse non le dimenticherò tanto facilmente.
Oggi sono ancora più convinta che come attrice per me il successo è assicurato.
Se la bevono tutti le mie scuse, ottimo.

-Sofi, frapoco inizia e io non ci credo!-

-Manco poco, l'attesa è finita!-

-Si,tu poi hai la fortuna di capire i testi in italiano senza che ti cerchi traduzioni intere di canzoni. Come faccio io inoltre!-

-come sono i suoi testi?-

-Bellissimi, ti giuro. ad alcune canzoni mi chiedo proprio come fa a scrivere cose del genere-

-Presumo allora che oggi ho fatto bene a venire. -

-hai fatto benissimo, non te ne pentirai!-

Secondi dopo e si spengono le luci.
Le urla delle persone che mi rimbombano nella testa.

Faccio un respiro profondo. Forza Sofia, metti da parte tutto ciò che riguarda lo spettacolo e goditi il concerto.

"Cosi sono partito per un lungo viaggio..."

...

Siamo arrivati forse a metà concerto, e posso confermare che é proprio uno bello spettacolo, organizzato bene!
Il cantante qui difronte scrive pezzi abbastanza forti, ha una voce senza dubbio stupenda e sa come coinvolgere il pubblico, soprattutto grazie a un applicazione ideata da lui! La scenografia è davvero mozzafiato, uno spettacolo unico.

Iniziano le prime note di una canzone, e vedo Ale particolarmente affascinata.

-questa canzone è meravigliosa. Ascolta, è uscita durante un suo periodo di.. rinascita.-

" Perché il rosso era per me
l'irraggiungibile che sempre m'ingannò
...
Così l'attesa su di me,
silenzio immobile, e adesso sono solo
Perché da qui non uscirò, e non ritornerò
...
Più solo del vento e del male che è qui
correrò nell'arena starò lì
Scivolerò, io morirò, cercherò ali
più forte del vento, del mare che è qui
correrò nell'arena starò lì."

Quanta verità in questa canzone.
La verità è dolorosa.
Lacrime che iniziano a rigare le mie guance.
Questo testo è ciò che sono infondo.
Io 'più sola del vento e del mare che è qui'.

-Sofi, piangi?-

-Ale, non preoccuparti.-

-Io lo sapevo che questo concerto era una vera e propria magia...-

Le lascio un bacio sulla fronte e continuiamo a stare in questa favola.
Si, tutto questo è una favola per me.

...

Il concerto purtoppo è finito.

-Le due ore più belle della mia vita. Sono durate pochissimo! Vero Sofi?-

-Vero, vero. Ale grazie..-

-E perché grazie? Ti dovrei ringraziare io per aver convinto mamma a venire!-

-inizialmente non volevo venire. Non avevo la forza... per accompagnarti ho messo di parte il passato e ho vissuto questa bella esperienza!-

-Sofi io non so cosa sia successo in passato, ti dico solo che sono felice che tu mi abbia accompagnato.-

-é stato un vero onore! Adesso torniamo a casa che tua madre si preoccuperà e poi manco l'hai ringraziata e chiesto scusa!-

-Vero... dovrei farlo! Meglio andare!-

Arriviamo alla macchina e subito ci mettiamo in strada per ritornare.

Ora che ci penso, dovrei ringraziare anche Anne e Kevin.

Prendo il cellulare di fretta , e inizio a comporre il numero di uno dei miei amici.
Dopo due squilli, ecco la voce.

*Pronto?*
*Anne? Sono Sofia...*
*Ah Sofia... dimmi*
*Voglio ringraziarvi per il concerto. È stato davvero bello.*
*Aspetta... Sei venuta infine?*
*Si, ho accompagnato la figlia della vicina di casa.*
*non ci credo! Che ti ho detto io sul fatto che era spettacolare? Hai fatto benissimo!*
*Infatti. Senti ci vediamo domani?*
*Si. io e Kevin ora torniamo a casa per andare a dormire che siamo stanchi morti.*
*non dirlo a me! Per cercare di andare un po' più avanti, ho fatto mosse da lottatrice di sumo, però con le vecchiette ho usato le scuse più imprevedibili del mondo! Anche se mi dispiace, perché infondo loro avevano fatto le ore di fila*
*tu sei matta ahahah. notte!*
*Notte anche a te Anne!*

Chiudo la telefonata e continuo a guidare.

Mi inizia a brontolare lo stomaco. Ma che bello!
Ho il frigo completamente vuoto, quindi se pretendo di mangiare a casa, mi sbaglio di grosso.

Finalmente arriviamo sotto il nostro palazzo.

-Eccoci arrivate!-

-Si. Sofi tu non scendi?-

-Devo fare un attimo una cosa importante...-

-a quest'ora? È successo qualcosa di grave?-

-No no, niente di che-

In realtà si. Ho fame e sfamarmi è più che importante per me.

-Se lo dici tu. Allora io vado.-

-Certo tesoro, buonanotte! E chiedi scusa a tua madre!-

-Lo farò, tranquilla. Buonanotte e grazie ancora!-

Scende dalla macchina e rimango sola in macchina.

Silenzio. Questa é una delle poche volte che mi piace ascoltare il silenzio.

Me ne vado per un cornetto, sicuramente saprà sfamera una povera ragazza come me che muore dalla fame.

Arrivo dopo una decina di minuti e fortunatamente riesco a trovare spazio libero nel parcheggio.

Anche se era immaginabile visto che solo io a mezzanotte esco e mi vado a comprare un cornetto da sola. Non tutti in questa città hanno una mentalità come la mia.

Scendo dalla macchina e non so manco io come, vado a sbattere contro qualcuno.

-Scusa, non volevo.- mormoro

Alzo il capo e mi ritrovo un ragazzo con cappuccio, un enorme sciarpa che ricopre praticamente la bocca facendogli rimanere solo i suoi occhi castani.

-N-no, n-non preoccuparti.- risponde balbettando l'individuo anonimo davanti ai miei occhi.

Sicuramente sarà straniero, non c'ha manco l'accento di qui.
Scappa via, e scompare dal nulla.
Strano, del tutto strano.

Quegli occhi mi rimangono fissi in mente. Quel suo modo timido, misterioso.

Perché mi sforzò più di tanto? Sempre non lo rivedrò più.

Entro nella mia amata cornetteria.
Quel profumo di dolce che invade le mie narici. Che bontà!

Proprio mentre mi stavo avvicinando alla cassa, sento chiamare il mio nome.

.

L'assenza Di Ogni Peró || Marco MengoniDonde viven las historias. Descúbrelo ahora