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Capitolo sei

Megan

Lascio che la penna abbia il sopravvento, non posso fare a meno di prendere appunti durante l'ora di storia.

Amo questa materia e ho sempre sognato di vivere nel passato, per capire la mentalità delle persone, che cosa pensavano, che stile di vita conducevano (sicuramente peggio del mio).

Da piccola quando i miei genitori mi portavano a visitare i palazzi di un tempo, fingevo di essere una dama che scendeva dalle enormi gradinate e faceva il suo ingresso in società.

A volte, invece, pensavo di vedere i fantasmi che infestavano le fortezze e sognavo di diventare una detective.

E poi le storie medievali e romantiche come Re Artù e Ginevra, Robin e Marian, mi hanno sempre affascinata e resa anche po' invidiosa del loro amore.

Per questo in classe durante storia, é come se entrassi nel mio mondo.
Se ci penso bene la storia è strutturata a ciclo: ogni evento si ripete, e dobbiamo imparare da questi eventi, per non ripetere gli errori commessi.
Come per le guerre, è quasi sempre una questione economica che le fa scoppiare. Credo però che la storia, oltre a studiarla bisogna anche capirla e amarla.

Detto ciò, la prof. sta spiegando il ruolo di Bismark, come cancelliere della Germania e io sono con la mente direttamente a Berlino, con lui: proprio ora si sta alleando in una triplice alleanza con Austria e Italia.

Ma qualcosa, o meglio qualcuno, riporta la mia attenzione in classe.
Mi sento toccare la spalla, mi giro e Jill mi guarda con quella faccia da oca.
Mi sembra tutto come al solito, non capisco?!

Una voce mi chiama e capisco che la prof deve avermi chiesto qualcosa, ma io non ho sentito.

"Allora Megan perché Bismark si trova a Berlino?" la professoressa mi guarda, ripetendo una seconda volta la domanda.

"Aiuto" penso tra me e me. Credo di sapere la risposta.

"Bismark si trova a Berlino perché... sta partecipando ad un congresso; si sta allenando con Austria e Italia".
rispondo timidamente perché non sono molto sicura; non ero attentissima, stavo facendo uno dei miei viaggi storici.
Che figuraccia!

"Bene, però la prossima volta rispondi subito"dice l'insegnante girandosi verso la lavagna.

Faccio un cenno con il capo. E tiro un sospiro di sollievo.

Suona l'intervallo e mi dirigo fuori dalla classe.

Possibile che debba sempre farmi riprendere da tutti gli insegnanti?!

Sono un disastro.

Jill e Chloe mi raggiungono, tutte e tre iniziamo a ridere come pazze, ripensando alla mia ottima figura.

Cassandra e il suo clan spuntano all'orizzonte.
L'oca giuliva mi fissa con un sorriso malefico dipinto sul volto.
Cosa vorrà ora?
Sicuramente tormentarmi... questo è l'unico scopo della sua vita.

Frustrata, alzo gli occhi al cielo. Divento l'indifferenza in persona.

La Barbie si ferma a pochi centimetri da me.
La fisso, non capisco il motivo della sua imminente presenza.

"Sentiamo Cassandra: per quale strano motivo adesso sei qui?" le chiedo in tono annoiato.

"Sciocchina, io sono sempre in giro, devo farmi vedere, se no, non diventerò la reginetta del ballo!" mi spiega salutando alcuni ragazzi che stanno passeggiando in corridoio.

"Oh wow! Interessante!" arriccio il labbro e dico in tono sarcastico, sperando di infastidirla.

"Mindy come mai oggi sei così simpatica?" mi chiede, ridacchiando.
Si aggregano alla sua risata anche Jill e Chloe.

Le guardo male. Non capisco mai da che parte stanno.

"Sei tu che sei venuta da noi! Perciò sputa il rospo e poi gira i tacchi" le dico con tono secco ed intollerante.

"Volevo solo chiedere a Jill e Chloe se avevano intenzione di venire alla mia festa...
É sabato sera a casa mia, ho praticamente invitato tutta la scuola! Non potete mancare certo voi due! Pensateci, poi mi dite. Ciao ciao".  dice alle due ragazze accanto a me.

I loro sguardi si intrecciano, sono felicissime, scommetto che staranno già pensando a cosa indossare.

Chiaramente Cassandra non ha rivolto l'invito a tutte e tre.
Meglio così, non sarei mai andata nella tana del lupo.

"Beh noi vorremo andarci, ma tu Meg, cosa farai?" mi chiede Chloe in tono di falsa sofferenza.

"Oh no ragazze, per me non è un problema, avevo già preso un impegno con un mio amico, non sarei potuta venire lo stesso." rispondo minimizzando la faccenda.
Speriamo ci caschino!

Mi guarderò un nuovo episodio su Netflix.

"Sicura Meg? Per te non è un problema?"chiedono guardandomi.

"No no, andate pure, tranquille!" metto in scena il mio sorriso più falso e annuisco con la testa.

Mi sento un robot.

Per fortuna l'hanno bevuta.

Shut up and Kiss me! [Completo]Where stories live. Discover now