Avrei voluto capire in quei momenti, quando mi stavo allotanando da te, che le mie parole avevano raggiunto la tua anima. Mi era sembrato di peccare di egoismo, costringendoti ad ascoltare il mio passato. Era così che, allora, giustificavo la mia incapacità di comunicare i miei sentimenti. Ma tu avevi letto il mio sguardo nel profondo e avevi capito. Avevi capito quanto a fondo mi avevi cambiata. Ti eri accorto di quelle gote arrossate che portavo con imbarazzo in tua presenza. Ma capisti in quel momento, quando ti voltasti con un lieve sorriso, incrociando il tuo sguardo col mio, quanto radicato fosse il mio amore per te.
La ragazza che aveva osservato il mondo da una finestra sporca, era tornata a sorridere.
Passò un mese da quel giorno, prima che riuscissi ad accorgermi di quanto il tuo sguardo fosse cambiato in quel periodo. Scherzavi e ti dimostravi al di sopra di tutto come al solito, ma c'erano consapevolezza e calore nel tuo sguardo, quando per caso incrociavi il mio. Ricordo di averti osservato a lungo in quei giorni. Cercavo il tuo sguardo e osservavo i tuoi passi, nella speranza di capire se mi fossi immaginata o meno quei cambiamenti.
Non ebbi mai una vera e propria risposta. Non a voce almeno. Ma capii cosa era successo quel giorno, qualche mese dopo.
Mi baciasti un mattino di febbraio. E fu un bacio così inatteso da lasciarmi impietrita. Nella penombra di quella stanza non avevo saputo cosa pensare, sentendo le tue labbra sulle mie. Fu un bacio delicato, veloce, ma bastò a chiarire i miei dubbi.
Ricordo ancora l'imbarazzo che aveva colorato il tuo volto. Mormorasti "Scusami" in un tono appena udibile, prima di allontanarti da me e lasciare la stanza. Non te l'ho mai detto, ma impiegai un'ora prima di riuscire a uscire da lì. Ho provato un miscuglio di emozioni che a ripensarci sento ancora il cuore battere all'impazzata. Ero felice, entusiasta, soddisfatta, preoccupata e impaurita, ma più di tutto mi sentivo in colpa, perché avevo trascinato anche te in una storia che non aveva né capo né coda.
Da allora continuo a domandarmi se avremmo potuto cambiare il destino se quel mattino avessi avuto la prontezza di ricambiare il tuo bacio e mettere a tacere ogni dubbio
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Addicted
Teen FictionDalla storia: "Mi hai chiesto cosa fosse la felicità, annegando nel mio sguardo. Ingenuamente ho pensato all'amore. Amavo l'idea di aver trovato la vita perfetta, l'emozione perfetta e definivo il tutto con una parola che mi avevano insegnato ad ass...
