《Capitolo 9》

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«Svegliati!»
la voce roca ed insolente di Hale irrompe nei sogni di Haivy, apri un occhio poi l'altro a poca distanza da lei c'era il moro vestito di tutto punto, la osservava con un sorrisetto furbo stampato sul viso, Haivy si sedette lentamente ancora dolorante per le frustate del giorno prima, le varie ferite le bruciavano ad ogni movimento. Guardò Hale di sottecchi confusa, lui ridacchio divertito osservando attentamente

«Nixy ti aiuterà a prepararti oggi incontrerai il tuo padrone!»
La informò con distaccato
«per chi mi hai preso per un cane?!»
Haivy disse quelle parole senza pensare, si copri le labbra
«zitta donna!»
ribatte Hale tirandole un ceffone, per lo schiaffo ricevuto la ragazza si porto una mano sulla guancia, lo guardò storto poi guardo la porta in attesa...

Nixy entrò con dei vestiti ordinati tra le mani, guardo la donna, in seguito guardo Hale poi ritorno a guardare Nixy
«Vi lascio soli, Nixy preparala a dovere e non perderla di vista»
La guardò fisso negli occhi
«abbiamo una ragazza che deve essere educata ma di certo non sarò io a farlo» ridacchiò Hale sparendo dietro la porta, Nixy dolcemente aiuto Haivy, non appena le furono tolte le catene la giovane umana si toccò i polsi, si stiracchio con una smorfia di dolore sul volto, la donna sorride leggermente

«Haivy vieni qui ti aiuto a vestirti»
disse piano la donna, finito di preparare la ragazza tra un gemito di dolore ed un altro Nixy le mise una catena al collo, poi uscirono finalmente dalla tanto odiata cella.

L'aria era satura di zolfo, Haivy arricciò il naso infastidita, si ritrovarono in un lungo corridoio scuro illuminato solo da alcune fiaccole, la donna avanzava davanti alla nuova arrivata
«vuoi un consiglio?» domando piano guardando la ragazza alle sue spalle di sottecchi, Haivy annui piano
«rimani in silenzio e fidati di me»
sussurrò di rimando, scesero delle scale ripide e sconnesse illuminate pochissimo, haivy sforzo la vista per non cadere addosso all'anziana.

Circa dieci minuti dopo si trovarono in una stanza buia dalle pareti in pietra completamente vuota, Nixy sorride poi si avvicinò ad una parete spingendo con decisione una pietra. Haivy la osservo curiosa, la parete tremo ed alcuni mattoni caddero a terra creando una immensa nube nera. Terminato tutto questo Nixy tirò le catene invitandomi ad entrare nella voragine nel muro, il buio si fa più fitto la ragazza inciampo nei suoi stessi piedi non vedendo dove stava andando...senti il cuore salirle in gola

"cosa mi aspetta? dove stiamo andando?"

deglutii a fatica, sbatto le palpebre
«siamo quasi arrivati»
La informa Nixy, haivy respiro profondamente. La porta di fronte a noi si aprì mostrando un salone non troppo grande nel quale troneggiava il colore rosso, i tendaggi ed i mobili erano di diverse tonalità più scure o più chiare, Nixy tirò leggermente le catene attirando la attenzione della ragazza su di un divano Bordeaux con dei decori neri sul quale era seduta una donna dal viso severo con dei capelli color biondo cenere legati in una stretta coda alta aveva dei penetranti occhi grigio scuro, indossava un vestito nero che segna la vita non troppo scollato

«signora!»
la saluta Nixy inchinandosi, abbasso il capo poi torno a guardarla, la donna studio haivy e lo stesso face anche la ragazza
«abbiamo una nuova sguattera!»
affermò acida la donna alzandosi, la ragazza guardo Nixy in cerca di risposte
«io sono Catrine l'addetta alla servitù del castello reale, esigo il massimo rispetto, per ora non sarai affidata a Lui» disse la donna, Catrine la osservo dall'alto in basso storcendo il naso
«Nixy va pure alla puledra ci penso io» disse la donna sicura di se, afferrò le catene tirando haivy in una stanza.

Era una camera piccola ed angusta semi buia su di una sedia vi è una uniforme da cameriera...corta troppo corta la giovane umana la osservo indignata

«muoviti su non abbiamo tempo da perdere»
Le ordina Catrine perentoria, annui e si cambio legandosi i lunghi capelli tornati al loro colore naturale, l'uniforme le calza a pennello. Era composta da una maglia nera che lascia le spalle scoperte, una mini gonna morbida sui fianchi e sopra vi è un grembiule bianco con dei bordi in pizzo
«seguimi..ehm come ti chiami?»
chiese gelida la donna
«Haivy»
Si presento tranquilla nascondendo come meglio poteva il suo nervosismo, era una ragazza umana in un mondo che non le apparteneva aveva paura, uscite da lì si diressero nelle cucine.

Il caldo era soffocante, i cuochi corrono in ogni dove per preparare delle squisitezze, Haivy alla vista del cibo si lecco i baffi osservando tutto quel cibo
«novellina vieni qui!»
ordino Catrine, esegui gli  ordini
«prendi questo ed esci sii aggraziata e vedi di non cadere»
affermo acida porgendole un vassoio pieno di bicchieri di cristallo ricolmo di vino(?), lo prese con una mano sollevandolo sulla mia testa avviandosi verso l'uscita della cucina.

Uscita dalla cucina alcuni sguardi si posarono su di lei, Haivy intimorita si guardo attorno, un altra cameriera con un vassoio pieno di bicchieri vuoti si avvicina
«sei nuova? comunque fai il giro della sala tanto i nobili si servono da soli»
affermo tranquilla rientrando in cucina, Haivy fece come le era stato suggerito, senza meta vagava nell'immenso salone dove alcuni demoni(?) parlano tra loro oppure ballano o fanno altre cose.

mano a mano i bicchieri sul vassoio scompaiono e riappaiono vuoti, quando tutti erano vuoti ritorno in cucina dove Catrine sorride soddisfatta di me
«sei stata brava lo devo ammettere mi sarei immaginata qualche disastro»
ridacchio la donna

"mi spiace arpia!"

penso ghignando, non le piaceva quella donna ma non si poteva lamentare, non si trovava più in una cella, ed era gia tanto

«ora cosa devo fare?» chiese haivy falsamente calma
«qui abbiamo finito ora seguimi»
affermo trascinandomi in un altra stanza

"questa sarà una lunga giornata.."

penso rassegnata

Che ne pensate sinceramente della storia? vi piace? è troppo lenta? se avete suggerimenti sono ben accetti commentate e stellate in tanti!!!

❦𝓵𝓪 𝓢𝓬𝓱𝓲𝓪𝓿𝓪 𝓭𝓮𝓵 𝓟𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮❦Where stories live. Discover now