Primo finale.

2.8K 166 17
                                    

Sì parla spesso d'amore. Forse sì parla anche troppo spropositatamente d'amore.
Non posso spiegare cosa sia l'amore, ne con parole, ne con gesti. L'amore è vivo e noi lo stiamo vivendo.

Non voglio annoiarti, ma voglio raccontarti una piccola storia.
Anni fa, per uno strano e meraviglioso scherzo del destino, mi arrivò un messaggio, sai allora era ciò che noi usavamo per tenerci in comunicazione.
A scrivermi era una ragazza, si chiamava Rue ed era davvero una ragazza tosta.
Era una fan della mia vecchia band al tempo e per qualche strana ragione non voleva credere che fossi io il ragazzo con cui stesse parlando.
Ce ne volle di tempo, ma riuscì a dimostrarle chi fossi.
Conquistai la sua fiducia, cosa che non fu facile, e la portai ad un nostro concerto. Ci divertimmo molto e lei era bellissima.
Lei non sembrava essere comune a tutte le ragazze che conoscevo. Lei non era diversa. Lei era speciale.
Parlavamo molto, avvolte anche di cose troppo stupide per poterne parlare. Alla fine diventò il centro delle mie giornata. Non c'era un giorno che non passavano a parlare, un giorno a non sentire la sua piccola voce. In un modo o in un altro era sempre con me, nei miei pensieri e questo abbelliva tutte le mie giornate. Potrà sembrarti assurdo, ma io lo avevo già deciso, l'avrei sposata.

Prima ti ho accennato l'amore. Non ti ho detto una cosa molto importante; in amore, vuol o non sì vuole il dolore arriva sempre. Accadde anche a noi. L'amavo, lei ancora non lo sapeva, ma accadde qualcosa comunque anche al nostro amore.
Rompemmo. In qualche modo, per ragioni troppo superflue e per mia colpa, ci allontanammo. Questo successe più di una volta ed ammetto di averne per la maggior parte colpa io, anche se così poteva non sembrare.
Comunque, ognuno andò per la propria strada. Io rimasi a Londra, lei, Rue andò via in Australia.

Ero distrutto. Tutti lo sapevano. Tutti tranne me. Potrà sembrarti strano, ma tutto ciò che potei fare per andare avanti fu far finta che lei non esistesse più. E funzionò per un po'.
Poi la rincontrai. Successe per caso. Erano passati un paio d'anni, io mi trovavo nel mio solito campo da golf -porterò anche te lì un giorno- , lei si trovava nel mio stesso club. Partecipava ad una conferenza medica.
Quando la vidi il mio cuore tornò a battere di nuovo. Sembrava come se durante quegli anni fosse stato fermo per tutto quel tempo e stesse recuperando il tempo perduto.
Era sempre la stessa. Sempre bella, sempre sorridente, solo più grande e meno mia.
Il tempo non aveva risanato le vecchie ferite, ma ciò che ci legava era abbastanza forte da poterle risanare.
Da lì fu tutta una nuova storia. Partimmo da zero. Io e lei. Lei con la sua laurea in medicina ed io con la mia piccola impresa. Eravamo felici, di nuovo, quasi insieme.
Sapevo entrambi che qualcosa durante il tempo fosse cambiata tra di noi, questo non ci spaventò. Nonostante tutto ci amavamo e questo ci bastava per andare vanti.

L'amore, quello vero, quello inviolabile, vince, sempre.
Non importa cosa possa accadere, quante battaglie dovrà combattere, importa quanto sia forte, quanto combatta più dell'avversario è quanto più forte ne esca dopo la guerra.

Qualche anno più tardi mi decisi. Sapevo già di amarla. Sapevo di voler passare il resto della mia vita con lei, non volevo aspettare di più per portarla sull'altare, così la sposai come mi ero ripromesso, ricordi?
Fu un gran giorno, c'erano tutti, mancavi solo tu, ma ci volle ancora un po' prima del tuo arrivo. Ad ogni modo, eravamo felici e questo ci bastava.

Così ci ritroviamo ad oggi. Quindici anni dopo il primo incontro con tua mamma. Oggi che sei nato tu, Alex. Un ometto di
3,1 kg. Oggi posso dire di aver montato anche l'ultimo pezzo di pazzle che mancava alla mia vita.
Oggi posso dire di ritenermi un uomo felice, alla quale non manca più nulla. L'amore l'ho trovato, lo vivo. L'amore siete tu e la mamma e vivrò per custodire e proteggere quest'amore.
Vivrò per voi, per non farci mancare mai nulla, sopratutto affetto. Vivrò per esserci sempre e non perdermi nemmeno un'istante della tua vita.
Prometto di custodirti, di proteggerti in ogni modo possibile. Prometto di amare la mamma, sempre, altro non potrei fare.
Prometto di ricordarle sempre quanto sia bella, nonostante lei non lo pensi più.
Non ho altro da prometterti se non il mio eterno amore.
Ricorda sempre, ci sono solo due persone a questo mondo che ti ameranno sempre, io e quella ragazza bellissima, papà e mamma.

Auguri, da papà.

(Questo è il primo finale alternativo, pubblicherò un'altro più avanti.)

Whatsapp ❥N.HDove le storie prendono vita. Scoprilo ora