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Per agevolare gli studenti, i colloqui per le università vengono fatti nella scuola, nella sala insegnanti. Oggi è la giornata della Pepperdine, tutti i ragazzi che vogliono avere una borsa di studio per questo college faranno i colloqui oggi pomeriggio. Siamo già stati divisi per orari, abbiamo a disposizione mezz'ora.

Siamo tutti seduti per terra sul corridoio. Siamo dieci ragazzi, tre ragazze e sette ragazzi. Hayley è seduta accanto a me. Indossa il cardigan che le ho comprato io, che le sta davvero largo.

Con una mano sulla pancia dice: << Ho dei crampi. >>

<< Sono normali. >> rispondo << L'utero si sta allargando per far posto al bambino. >>

<< Lo so questo, ho letto tutti i libri sulla gravidanza che ho trovato. Dico solo che ho i crampi. E le scariche ormonali. Ieri sera ho pianto leggendo il nuovo fumetto di One Piece. >>

La guardo e scoppio a ridere.

Il mio umore è decisamente migliorato. Sono stata chiusa in bagno con Jack per un'ora. Non avevamo mai passato così tanto tempo a baciarci. Io seduta sul lavandino e lui di fronte a me. Lo tenevo stretto a me, gli ho avvolto le gambe sulla vita. Sento ancora la sua bocca sulla mia pelle, percorrere tutto il mio collo fino ad arrivare al petto.

Non capisco perchè le persone, quando sono depresse, prendono dei farmaci. Un'ora intensa fatta di baci davvero migliora l'umore. Certo, sarebbe stato meglio se fossimo stati sulla spiaggia o in un luogo più romantico invece del bagno delle ragazze, però va bene lo stesso.

<< Dov'è Jack? >> mi chiede Hayley ad un tratto.

<< E' tornato al villaggio, dopo una chiamata del nonno. Il nonno chiama e lui risponde. >>

<< Oh mio dio. >> esclama, guardando lo schermo del suo cellulare << Mio padre mi ha inviato una mail. Che faccio, la apro? >>

<< Magari sono buone notizie. >> dico speranzosa.

La legge velocemente e si rabbuia. Non devono essere buone notizie.

<< Mio padre mi informa che l'offerta è ancora valida. Posso tornare a casa se abortisco. Ma io non ho intenzione di farlo, quindi... >>

<< Se cambiassero idea? Se ti dicessero che puoi tornare a casa e tenere il bambino? >>

<< Non tornerei a casa nemmeno il quel caso. >> risponde << Si sono comportati male con me. Lo sai benissimo quello che hanno detto. Non sono più i miei genitori e quella non è più casa mia. Continuerò ad avere rapporti solo con mio fratello. Lui mi sta sostenendo, a modo suo. Mi ha dato il suo preziosissimo motorino. >>

Dall'autoparlante esce la voce della segretaria che dice: << Hayley Maslow in sala professori per il suo colloquio. >>

Mi sorride, prende la sua borsa e va dritta in sala professori. Io sono la prossima.

La mia collana inizia a vibrare e si illumina. Stringo il ciondolo fra le mie mani prima che qualcuno se ne accorga.

Cavolo, proprio adesso. Fra mezz'ora tocca a me.

Chiudo gli occhi e mi concentro.

Un cacciatore si è introdotto nella scuola. Sta andando in palestra, negli spogliatoi di preciso. Sandy, il capitano della squadra di calcio femminile, è da sola e si sta cambiando. E' una stregona, anche se lei non lo sa. Ha i suoi poteri disattivati. Però comunque rimane una stregona.

Mi alzo da terra, con la mia borsa stretta in una mano, e vado in bagno.

Lascio la mia borsa accanto al lavandino, nessuno la prenderà. Controllo che non ci sia nessuno in bagno e mi rendo invisibile. Mi trasformo, esco dal bagno e corro verso la palestra.

Faccio le scale di tutta fretta, non ho molto tempo. Questa volta non posso perdere tempo a combattere per divertimento, anche se mi piacerebbe molto. Devo ucciderlo rapidamente, prima che lui se ne accorga. Ma sembrava attento e molto più alto e grosso di me. Sembrava un armadio.

Mentre entro nella palestra mi viene una idea.

Gli spogliatoi sono in fondo alla palestra. Sono divisi dalla palestra con un muro, ma che non arriva fin sopra il tetto, c'è uno spazio vuoto in cui io posso mettermi e colpirlo.

Guardo il tetto della palestra. Ci sono delle travi e una arriva vicino al muro dello spogliatoio.

Il cacciatore è dall'altra parte della palestra, è quasi arrivato agli spogliatoi.

Metto in uso i miei stivali speciali e cammino sul muro, fino a quando arrivo all'altezza della trave.

E' troppo sottile, non posso camminarci sopra ed è troppo vicina al tetto. Così la afferro con le mani.

In questo momento sono sospesa nell'aria, a più di sei metri da terra e io mi tengo solo con le mani.

Guardando in alto e concentrandomi, inizio a muovere le mani in avanti, per arrivare dall'altra parte della palestra.

Non avevo mai camminato con le mani. E' fantastico. Questa devono riprenderla, domani mattina voglio vedermi al telegiornale, così mi rendo visibile.

Appena arrivo alla fine della trave, mi do lo slancio con le gambe e mi lancio nel vuoto, per poi aggrapparmi al muro. Mi siedo sul muro e prendo la mia pistola.

Sandy non si sta accorgendo di niente. Sta ballando con le cuffie alle orecchie.

Mentre balla si volta e fa un urlo. Il cacciatore le sta puntando davanti il suo fucile. Quello scemo di un armadio non si è nemmeno accorto che sono qui.

Mentre prende la mira io tossisco, per richiamare la sua attenzione.

Alza lo sguardo, incredulo.

<< Ma non è possibile! >> dice arrabbiato << Ci sei sempre tu intorno a rompere le palle! >>

Prima che se ne renda conto gli sparo in fronte.

Lo guardo cadere per terra. Al centro perfetto, come sempre.

<< Che peccato. >> dico sorridendo << Di solito prima che io li uccida flirtano un po' con me. >>

Guardo Sandy e dico: << Prendi le tue cose e vai a casa. Di ai tuoi genitori quello che è successo e poi fatti spiegare perchè questo armadio voleva ucciderti. >>

Lei è senza parole, mi guarda senza fiato. Credo che sia sotto shock.

Mancano pochi minuti al mio colloquio.

Sorridendo dico: << Addio, Sandy. >>

Mi rendo invisibile e salto sul pavimento. Corro verso il piano di sopra.

Appena esco dal bagno, di nuovo con addosso i miei vestiti, Hayley esce dalla sala professori e la segretaria mi chiama dall'autoparlante.

Mi incammino verso la sala professori, con un sorriso enorme stampato sulla faccia.

Freya, la ragazza che splende alla luce dorataOnde histórias criam vida. Descubra agora