Prologo

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All'interno del ospedale girava il panico tra le infermiere e i dottori, ma nella camera 113 girava solo il silenzio per il ragazzo sopravvissuto dal incidente.
La stanza era bianca come la neve con una immensa finestra che faceva entrare i raggi solari del sole, nella scrivania c'è un vaso con delle rose blu per la speranza che quel ragazzo si risveglia dal sonno profondo. Ma all'improvviso si sentì un respiro di vita da quel ragazzo, per le infermiere fu un miracolo. All'inizio era stordito per quello che era successo, ma poi prese coscienza.
- Cosa è successo? - disse quel ragazzo che non capiva più niente di quello che era successo.
- Ben svegliato! ..... Sono spiacente di darle questa notizia, .... ma ..... sei l'unico a essere sopravvissuto nel incidente ..... ed nello schianto ha perso la sensibilità delle gambe - disse l'infermiera scossa per quello che era successo.
Di fianco al suo letto c'era una sedia a rotelle, era di colore blu come i suoi occhi e le ruote chiamava il colore dei suoi capelli nero petrolio. Era lì ferma immobile in un angolo della stanza, sembrava che stava aspettando il suo nuovo proprietario.
Il ragazzo andò nel panico, l'unica cosa che voleva era di rivedere i suoi genitori che non potrà più rivenderli. Dal suo volto bianco inizio a scorrere delle lacrime innocenti, come quelle di un bambino, colpendo violentemente le gambe senza più vita.
L'infermiera tirò fuori un fazzoletto, bianco con il pizzo ricamato sul bordo di colore rosso sangue, ed asciugò le lacrime del ragazzo ormai arrossato dal dolore.
- Come ti chiami? - disse la infermiera sorridendo, il suo volto era come quello di un angelo e il suo sorriso era splendente. I suoi occhi marroni richiamavano il colore del braccialetto di Pandora con dei gioielli in argento, i capelli biondo miele con le striature marroni.
- Mi chiamo Mike - disse il ragazzo asciugandosi le lacrime con il suo fazzoletti.
- Che bel nome, ma adesso riposati che domani é un altro giorno - disse l'infermiera, i suoi occhi brillavano come quelli di una cerbiatta che porta armonia nel caos.
Quando usci lascio una scia di un profumo fruttato che invase la stanza fino a mescolarsi con il profumo dolce delle rose, creando un armonia di aromi.

IL GIORNO SUCCESSIVO
Da quella immensa finestra si intravide i primi raggi del sole che abbaliarono il volto di Mike, apri gli occhi e vide l'intera stanza che prese la colorazione arancione del sole.
- Ben svegliato - disse l'infermiera mentre che entrava con la sedia a rotelle.
- Ciao - le rispose ancora scosso per ieri.
- Di giù hai qualcuno che ti sta aspettando! - disse l'infermiera sorridendo, lo aiuto a scendere dal letto ed a cambiarsi.
Quando si sedette nella sedia a rotelle, Mike disse alla infermiera che si arrangiava a fare il resto.
Mentre si spingeva nel corridoio andò a sbattere contro ad una ragazza, l'unica cosa che vide erano i suoi occhi di colore blu oceano, il loro sguardo era fissò fino a che la ragazza si scuso per lo scontro.
- Mi devo io scusarmi è la prima volta che vado nella sedia a rotelle, sai dove la sala 1? - disse Mike arrossendo come un peperone.
- Sì, è li in fondo - disse la ragazza.
- Grazie - le rispose.

Nella sala c'era la sua zia che lo aspettava, indossava un vestito verde che richiamava i suoi occhi contrastando i suoi capelli rossi fuoco.
- Per fortunata sei salvo - disse la sua zia abbracciandolo - Da ora in poi verrai stare da me.
Ci vuole qualche minuto prima che Mike le rispose.
- Adesso andiamo a casa - le disse la zia mentre lo accompagno alla macchina.


Mike andò a vivere con la sua zia, in una casetta nella grande distesa della campagna, lontana dalla città.
Con il passare del tempo è diventato un ragazzo freddo ed si rinchiuse nel suo guscio che si era creato, per colpa della vita sociale con le altre persone. Lo prendevano in giro dovunque andava ed veniva picchiato dai bulli perché era indifeso, ed per tre anni dovette rimanere da solo senza nessun amico.

*Spero che vi piaccia la storia, commentate se volete che cambi qualcosa, perché è il mio primo libro che faccio. Perciò perdonatemi se la frase non hanno un senso*

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⏰ Dernière mise à jour : Jun 01, 2016 ⏰

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