Part 2

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La luce che entra dalla finestra mi costringe ad aprire gli occhi. Rimango per un po' ferma a pensare a ciò che è successo ieri sera. Federico sembrava un bravo ragazzo e poi non parliamo dei suoi occhi erano stupendi. Come al solito mio fratello si deve comportare da scemo,lo so che cerca di pproteggermi ma avvolte esagera proprio. Se non lo rivedo più giuro che uccido Benjamin. Entra qualcuno nella mia stanza ma non mi va di girarmi per vedere chi è. Si siede sul letto,prende un respiro.
X: scusa per ieri.
È Benji,non parlo.
Benji: so che sei sveglia ma è meglio che non parli. Ho sbagliato sembrava essere un ragazzo apposto,non avevo il diritto di interrompere la vostra conversazione ma sai quanto io sia geloso di te. Scusa.
È la prima volta che si scusa per essere stato geloso. Si sta per alzare ma lo afferro dal braccio.
Io: ehi vieni qui.
Apro le braccia e lui mi abbraccia.
Benji: mi perdoni?
Io: si ma se non rivedrò quel ragazzo giuro che ti uccido.
Benji: okay okay.
Ci mettiamo a ridere.
La Domenica è passata velocemente e siamo al lunedì. Mi alzo svogliatamente dal letto e vado verso l'armadio per decidere cosa mettere. Allora oggi è lunedì quindi non c'è educazione fisica. Prendo dei jeans un po' strappati,una felpa blu e le converse. Vado in bagno e mi preparo.
Benji: muoviti che facciamo tardi.
Io: arrivo.
Prendo il mio zaino ed esco velocemente di casa. Per fortuna non abbiamo perso l'autobus. Dopo circa quindici minuti siamo arrivati. La campanella suona nel momento esatto in cui arriviamo. Arrivati in classe Benji si mette accanto Jaxon perché oggi Matteo non è venuto.
Jaxon: a prima ora c'è Fisica vero!?
Io: si.
Mi giro verso la porta ed in quel momento entra il ragazzo con gli occhi più belli del mondo. Si guarda intorno ed appena mi vede si avvicina.
Fede: ehi,posso?
Io: certo.
Si siede accanto a me. Ci sono Benji e Jaxon che ci fissano. Mando un'occhiata a mio fratello e lui capisce,infatti si girano.
Io: come mai sei qui?
Fede: ho cambiato scuola e mi è stata assegnata questa classe,non ti da fastidio che io stia qui?
Io: nono assolutamente.
Fede: mi dispiace per sabato sera.
Io: tranquillo mio fratello è solo un po' troppo geloso.
Fede: è tuo fratello?
Io: si,gemello.
Fede: menomale.
Sussurra piano.
Io: come!?
Fede: emh,no niente comunque non si vede proprio.
Io: si lo so siamo totalmente diversi.
Mentre la professoressa è entrata in classe,ed inizia a fare l'elenco.
Prof: abbiamo un nuovo alunno Federico Rossi,vedo che ha già fatto conoscenza. Non è facile con la signorina Mascolo.
Rossi è il suo cognome,quando ero piccola chiamavo sempre i miei pazienti così. È vero non è facile che io riesca a socializzare ma con lui mi è venuto spontaneo. Inizia la lezione. Suona la campanella che segna la ricreazione.
Fede: potresti accompagnarmi al bar?
Io: si.
Ci alziamo ed iniziamo a camminare verso il piccolo bar. Appena dentro prendiamo due cioccolate,e ci sediamo.
Fede: posso chiederti una cosa?
Io: certo.
Fede: mi daresti il tuo numero?
Io: si.
Faccio appena in tempo a dargli il mio numero che suona la campanella. Ritorniamo in classe. Lezioni finite finalmente. Usciamo dalla scuola.
Io: ciao Fede.
Fede: ciao.
Mi da un bacio sulla guancia e va via. Alla fine ho dimenticato di chiedere il suo numero.
Benji: allora com'è andata?
Io: è carino.
Benji: ti piace?
Io: emh,nono.
Forse un po' si ma è ancora presto per dirlo. L'autobus si ferma e noi saliamo. Arrivati a casa mamma e papà sono già a tavola,così noi laviamo le mani e li raggiungiamo.
Mamma: com'è andata l'interrogazione di Storia?
Benji: ma diciamo bene.
Papà: ne sei sicuro?
Io intanto non posso resistere mi viene troppo da ridere.
Benji: si certo.
Mamma: Syria perché ridi?
Io: no niente mamma stavo pensando.
Papà: vabe abbiamo capito che non è andata come dice tuo fratello.
Benji mi guarda male. Ma io che posso farci lui ha risposto bene a meno della metà delle domande,se c'ero io accanto a lui almeno qualcosa l'avrebbe detta. Finito di mangiare io e Ben andiamo in salotto a guardare la tv. Mentre guardo la tv la lucina del mio cellulare si illumina. Lo afferro ed inserisco la seguenza. È un messaggio di un numero che non conosco.
Da X: ehi Mascolo,che fai?
Guardo la foto profilo e capisco subito che è Federico. Registro il suo numero e rispondo.
A Fede Rossi: guardo la tv,te?
Da Fede Rossi: sto cercando di studiare Storia,ti va se più tardi ci incontriamo?
A Fede Rossi: certo,dimmi dove e a che ora?
Da Fede Rossi: al parco,alle 17:30?
A Fede Rossi: okay,a dopo.
Metto giù il cellulare. Vedo Ben guardarmi.
Io: allora!?
Benji: hai un sorriso da ebete sul volto,chi è a farti questo effetto?
Io: ma non è vero,era Federico comunque.
Benji: che ti ha detto?
Io: Ben ma te devi sapere tutto per forza?
Benji: si!?
Io: io credo di no.
Non devo dirgli sempre tutto e poi non voglio succeda la stessa cosa dell'altra sera. Continuiamo a guardare la tv. Si sono fatte le 16:45 è ora di prepararmi. Vado in camera mia per prendere i vestiti.
Apro l'armadio,non so cosa mettere. C'è freddo ma non troppo. Prendo un paio di pantaloncini neri,i collant,ed una maglia bianca e fuxia da mettere un po' dentro. Vado in bagno ed entro sotto il getto dell'acqua. Lavo prima i capelli e poi il resto del corpo. Appena finisco esco e mi asciugo. Prendo la spazzola e pettino i miei capelli. Non mi sono mai piaciuti più di tanto sono ricci e secondo me molto difficili da sistemare. Li asciugo e mi vesto. Alla fine metto le dottor Martens nere ed un po' di trucco,tanto per non sembrare uno zombie proprio. Ecco sono pronta,prima di uscire prendo la mia giacca di pelle nera non si sa mai. Inizio a camminare verso il parco. Mentre cammino vedo alcune ragazzine scherzare con altri ragazzi un po' più grandi. Io non ho mai fatto una cosa del genere penso che sia stupido,insomma arriverà l'età in cui potrai farlo ma a 12 anni sei ancora piccola. Dopo venti minuti arrivo al parco. Entro e mi siedo su di un altalena iniziando a dondolarmi lentamente. All'improvviso due mani mi coprono gli occhi. Per un secondo non mi muovo,sembra che questo odore non sia nuovo.
X: hai già capito chi sono?
Non ci sono dubbi la sua voce non si può confondere.
Io: si.
Fede: ah e chi?
Io: Olaf.
Toglie le mani da sopra i miei occhi e viene davanti a me.
Fede: mi piace questo soprannome,vediamo io potrei chiamarti Skye?
Io: ma non ho niente di azzurro.
Fede: non per forza devi avere qualcosa di quel colore,magari fai sentire bene le persone proprio come quando si guarda il cielo.
Io: sei dolce sai?
Fede: anche te,perché oggi la professoressa ha detto che non è facile stare con te?
Si siede sull'altra seggiola accanto.
Io: perché di solito io non lego facilmente con una persona,sono abbastanza timida.
Fede: in questo siamo molto simili.
Ci mettiamo a ridere.
Io: ti va di fare una gara.
Fede: si dai al mio tre partiamo,uno,due eee tre.
Inizio a spingermi con tutta la mia forza,ma lui ha le gambe più lunghe quindi ho già perso in partenza.
Fede: mi dispiace ma mi sa che hai perso.
Io: si ma riuscirò a vincere devo solo diventare un po' più alta.
Fede: ahahaha okay allora aspetterò.
Continuiamo a scherzare per un'ora poi sta per fare buio così decidiamo di andare. Insiste nel volermi accompagnare e alla fine ci riesce.
Fede: mi piace il tuo modo di fare,non sei come le altre insomma loro pensano solo all'estetica mentre a te ti si può guardare dentro.
Io: grazie.
Arriviamo davanti casa mia. Mi avvicino e gli lascio un bacio sulla guancia.
Fede: ciao.
Io: a domani.
Entro dentro.

Curar Mis Heridas❤Where stories live. Discover now