Capitolo 7

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<<Tony, sii più delicato>>

<<Vedova nera>> mormorai con un filo di voce voltandomi per vedere se fosse veramente lei. Capelli rossi che andavano arricciandosi verso le spalle, occhi furbi e sorriso seducente... sì, era decisamente lei. L'avevo ben presente perché quando mia madre guardava in televisione le loro conferenze Natasha Romanoff era molto spesso quella che parlava di più.

<<Preferisco Natasha, piacere>> rispose gentilmente porgendomi la mano. Indossava una camicetta bianca che finiva sotto dei lunghi pantaloni in pelle nera, qualunque uomo sarebbe caduto ai suoi piedi.

Le strinsi delicatamente la mano e sorrisi: <<il piacere è mio>>
In effetti era proprio così. Tra tutti gli Avengers lei era la mia preferita. Conoscevo poco di questi eroi, anche perché non mi interessava ciò che avevano da dire in televisione, cercavo di starne alla larga il più possibile dato che sembravano dei palloni troppo gonfiati. Natasha però era sempre stata quella che mi colpiva di più quando accendevo i telegiornali, non so bene il perché però, nel profondo, l'avevo sempre ammirata, forse perché era l'unica donna del gruppo.

<<Comunque>> mormorai rivolta a Tony come presa da un violento ricordo:<<io, licenziata?>>.

<<Sì, proprio così>> rispose con fare tranquillo: <<per carità, sono molto triste per te, però questo è meglio per noi>> e sfoderò uno di quei suoi sorrisetti che mi infastidì parecchio.

Avevo come il presentimento che il latte addosso al motociclista non era stato proprio un bel colpo.

<<Non verrò, troverò un altro lavoro>> affermai decisa.

Stark brontolò, roteando i grandi occhi castani:<<sei proprio difficile, eh?>>

<<Fe lo avevo detto, Stark>>.

Mi voltai con qualcosa che aveva iniziato a circolare violentemente nello stomaco. Steve era appena entrato nella mia stanza e quando i nostri sguardi si incrociarono il mio viso si riscaldò, ma che diavolo mi prende?

<<Ah! Ecco Capitan Ghiacciolo!>> esultò eccitato Iron man battendo le mani.

Steve lo fulminò con lo sguardo e incrociò le braccia:<<Kathleen, non te lo chiederei se non fosse veramente importante>>

Feci una smorfia:<<nemmeno io ti direi di no se non fosse importante!>> cercavo in tutti i modi di non incontrare quel mare che viveva dentro ai suoi occhi, altrimenti ci sarei cascata.

<<Le valigie della signorina si trovano nel bagagliaio signore>> disse di nuovo la voce metallica ma gentile che avevo sentito prima.

<<No!>> sbottai arrabbiata.

<<Perfetto, grazie Jarvis>> rispose continuando ad ignorare la mia volontà di rimanere a Forks.

<<Non potete obbligarmi a venire con voi!>>

<<Tecnicamente sì>>rispose con un sorriso beffardo: <<e se non verrai di tua spontanea volontà dovrò usare la forza>>

Ero inferiorità, decisamente. Non potevano obbligarmi. Non avrei lasciato mia madre per nulla al mondo... andare con loro significava abbandonare la mia vita qui, e non lo avrei permesso.

<<Stark, no>>disse con fermezza Steve. Lo guardai sorpresa.

<<Stark, si>> rispose serio: <<Jarvis manda l'armatura. Non pensavo avrei dovuto usarla>>.

The Psyche Girl- un nuovo eroe MARVELWhere stories live. Discover now