14.

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Un lungo sospiro lasció le sue labbra, rosee, voltandosi verso un viso sorridente e compiaciuto. Dastan era lì a guardarla, poggiato sul gomito, fra nuvole di lenzuola vaporose, che gli risaltavano le pelle abbronzata ed estremamente sexy.
-Cosa c'é?-chiese Zoe, arrampicandosi sul suo petto.
Era caldo e leggermente sudato con i capelli scarmigliati, dopo aver fatto l'amore con lei.
-Nulla..-
-Mmm..stai mentendo.-
Dastan sorrise dolcemente.
Era cosi semplice per lei leggergli la mente?
-Ti ho fatto male. - ribatté piano, scostandole una ciocca di capelli dal viso. La preoccupazione nei suoi confronti non faceva altro che renderlo ancora più perfetto,il suo perfetto amante. L'aveva stretta a sé con dolcezza ma la passione fra loro si era accesa, consumandoli con ardore.
Il fuoco li aveva divorati entrambi e non c'era stato più bisogno di toccarsi con gentilezza.
-Era questo che ti preoccupava?- Zoe alzò il viso verso di lui, sorridendo pacificamente. I suoi occhi vivaci si posarono sulla sua bocca.
-No, Dastan. Non mi hai fatto male. È imbarazzante, ma... Mi è piaciuto molto.- mordendosi le labbra scese con lo sguardo sul suo petto muscoloso, attimi dopo le sue dita si erano posate sui suoi muscoli.
-Ero troppo presa per sentire dolore. Troppo eccitata, troppo affamata. Tu sai bene di cosa parlo no? - ridacchió guardando negli occhi il suo Dastan confuso. -Sinceramente nemmeno adesso riesco a liberarmi totalmente di questa frenesia. Vorrei posare la mia bocca su di te... Su una parte particolare di te.- sensualmente le sue mani scesero sulla sua vita coperta dal lenzuolo.
-Su cosa?- chiese Dastan, ansimando. Dei, bastava un tocco leggero delle sue dita e lui si sarebbe eccitato come un ragazzino.
Zoe gli rivolse un sorriso malizioso, spingendo con le mani sul suo petto, lo fece stendere per sedersi a cavalcioni su di lui.
Il lenzuolo scivoló scoprendo il suo pallido seno e Dastan si ritrovó a gorgogliare un suono inarticolato mentre la osservava.
Si mosse sul suo grembo, scivolando sulla protuberanza della sua vera eccitata.
-Su quello.-
-Quello cosa, bimba?-mormoró, mentre lei seguiva con il dito la linea sexy a v, sulla sua anca fino alla coscia.
Zoe scoppiò a ridere, guardando la sua faccia tesa e arrossata. Dastan si sentiva pronto ad esplodere tanto era eccitato. Si costrinse a rimanere fermo, mentre lei lo esplorava giocosa.
-Questo è davvero sexy. -indicò un tatuaggio, che non aveva mai notato poiché si trovava nella parte bassa del bacino, dove di solito veniva coperta dai boxer e dai jeans. Era un tribale. Uno spesso nastro lungo che nasceva dall'osso fin sotto la coscia possente e muscolosa.
Zoe si morse le labbra, prima di chinarsi sul suo petto iniziare a baciarlo dal collo. Iniziò un malizioso lavoro di bocca, leccando, succhiando e baciando centimetro dopo centimetro di pelle. Dastan era trattenuto, l'incredibile voglia di averla per se, aveva ceduto all'intenzione di lasciarla giocare e sperimentare. E lei lo stava dolcemente torturando. Strani brontolii e gorgoglii uscivano dalle sue labbra aperte, mentre stringeva fra le mani le lenzuola. Non sarebbe durato molto. Lo sapeva.
Zoe era arrivata a baciare gli addominali e stava scendendo giù, fino al tatuaggio, percorrendolo con la lingua.
-Zoe, non..non resisterò.. ti prego...-
La rossa ridacchió.-Sei mio.-
disse prima che la sua bocca scendesse sul suo membro.
Dastan ruggì di piacere, mentre veniva avvolto dalle sue labbra.
-Oh, ti prego, si ancora!-
Non ce l'avrebbe mai fatta. Non ci sarebbe riuscito. Doveva allontanarla prima di...
Afferrandole il viso la scostò da sé, era affannato e talmente eccitato da perdere la testa. Dastan spinse Zoe sotto di sé, pochi attimi era seppellito in fondo alla sua guaina stretta e lei gli stava graffiano la schiena con le unghie, accompagnando le sue spinte con i fianchi.  Si muoveva selvaggiamente, con la bocca ancorata al suo collo e i denti impressi nella pelle. Non era sazio di lei e l'avrebbe amata fino a consumarla.
Fecero l'amore più volte, vendendo piano e dolcemente, forte e con violenza. Ma l'amò finché un altra alba segnò l'orizzonte colorando il cielo di un rosso quasi cupo. Alcuni raggi di sole sfiorarono i loro corpi uniti, abbracciati, solleticando la loro pelle con calore.
Erano ancora svegli, anche se stanchi. Nessuno dei due voleva addormentarsi, volevano vivere l'attimo, guardarsi negli occhi e dirsi incessantemente i loro sentimenti.
-Ti amo. Sei la cosa più importante per me.-le disse, sollevandole il viso e carezzandole la guancia con un bacio.
-A volte mi chiedo come sono finita qui. Sembra quasi di essere in un sogno.-Sussurrò lei, abbozzando un sorriso mentre alcune lacrime le bagnavano gli occhi. Non aveva mai sperimentato un amore così puro. La protezione o il gioco. Nulla di questo le era capitato in quegli anni trascorsi. Abbandonata a ricordi e a se stessa.
-Ssh piccola, non piangere..é tutto finito ormai. Sei qui, con me al sicuro.-
-Lo so, lo so. Ti amo Dastan, da impazzire!-l'abbracciò stretto, nascondendo il viso umido nella piega del collo.
-Farò di tutto per te, piccola. E riusciremo anche a trovare la tua famiglia, te lo prometto.-












Buona Pasqua a tutti!!!
Scusate il ritardo con la pubblicazione, ma è un periodo un po' frenetico... E sinceramente, non sto capendo più nulla...
Spero che il capitolo vi piaccia
Baciii

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