Capitolo 9

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Natsu's POV
Sta dormendo beata accanto al fuoco, è così bella mentre dorme.
Mi maledico mentalmente per come mi sono comportato prima.
Ha ragione lei, come sempre d'altronde.

Dopo che Mavis aveva finito il suo discorso, stavo per esplodere dalla rabbia, così, uscì da quel postaccio e andai in giro.
Non riuscivo a crederci! Come avevano potuto fare una cosa del genere? Tutti hanno rischiato la vita e molti non ne sono usciti vivi, e loro stavano solo giocando? Eravamo delle pedine per il loro stupido piano? Fatto sta che dopo entrai in un locale dove bevvi una quantità enorme di alcool.
Cominciai a lasciarmi andare fino a quando, a tarda notte, una ragazza mi si avvicinò con intenzioni non proprio caste.
Cominciò a parlare ed atteggiarsi con dei sorrisi maliziosi.
Fatto sta che quando cominciò a toccarmi le dissi qualcosa.
Non so cosa le dissi di preciso, anzi non ricordo proprio nulla di tutto ciò, soltanto che lei scappò via, e poco dopo uscì dal locale intento ad andare a casa. Fuori diluviava ma non mi importava granché. Eppure in qualche modo, non so come, finì dalla parte opposta della città sotto l'appartamento di Lucy ed ormai troppo stanco per tornare a casa, bussai alla porta nonostante fosse notte fonda.
Mi trovai di fronte Lucy con una canotta azzurra che le fasciava il corpo evidenziandone le forme alquanto prosperose, i capelli arruffati e gli occhi impastati dal sonno: era davvero bella.
Mormorai delle scuse e lei mi fece entrare portandomi un asciugamano.
Non so cosa mi prese ma cominciai a squadrarla e ha fare pensieri non molto casti su di lei così cominciai ad avvicinarmi sempre più sino ad essere a due centimetri di distanza.
Le dissi qualcosa alla quale lei arrossì e giuro di non aver mai visto qualcosa di più bello in vita mia.
Ho preso tutto il mio autocontrollo per non saltarle addosso e spaventarla, ma tutto sembrava inutile.
Ormai stavo per annullare la distanza tra noi due quando quei farabutti entrarono nella stanza di Lucy.
Non capì molto di cosa boffonchiavano quei due o tre, ma quando uno di loro diede un pugno nello stomaco a Lucy, non vidi più niente.
È bastata una mia fiamma per ridurre in cenere quel essere che aveva osato toccarla e avrei continuato con gli altri ma non ero al massimo delle forze, anche se la sbornia mi stava passando.
Lei mi ringraziò abbracciandomi da dietro, era un ricordo troppo doloroso, una sua abitudine.
Mi scostai ed iniziai a pulire per non evitare di dire o fare qualcosa di stupido, anche se ormai ero del tutto sobrio.

La mattina seguente ero in gilda ed Erza, Levy e Lucy stavano per partire, ma io non potevo permetterlo.
"Allora master, io Lucy e Levy stiamo per partire per l'isola di Tenrou..."  Erza cominciò il suo discorso ma fui io ad interromperla.
"Andrò io con lei." Dissi risoluto.
"Ma Natsu noi..." Erza cercò di contraddirmi ma io non potevo cedere.
"Ho detto che ci andrò io."
Lei annui solamente ed insieme a Levy salutarono Lucy ed andarono via.
Erza durante gli anni ha acquistato molta fiducia in me e questo mi fa piacere, posso affermare che lei sia la mia migliore amica. Nonostante tutte le sfide perse, ho imparato molto da lei, è come una sorella maggiore per me e le voglio bene.

Il viaggio è stato stancante e a causa dei miei problemi di chinetosi, non ho fatto altro che vomitare ma una volta arrivati mi sono rimesso all'istante, come sempre.
"Vado a prendere della legna..." annunciai dirigendosi verso la foresta.
La lasciai in un posto sicuro affinché possa allontanarmi senza preoccuparmi.
Vagavo per la foresta ma di alberi non vi era traccia solo piante appiccicose ed insetti.
Stavo per perdere le speranze quando trovai un albero morente molto secco.
Lo abbattei e lo tagliai in piccole scaglie. Portai il tutto al rifugio ma lei...non c'era.
La preoccupazione stava prendendo il sopravvento.' Dove sarà finita?' Mi domandavo nella mia mente. Annusai l'aria cercando il suo profumo, fortunatamente c'era ancora, quindi non si era allontanata molto. Corsi a tutta velocità e nel mentre notai un odore che non mi piacque affatto, ormai spruzzavo rabbia da tutti i pori.
La vidi rannicchiata sotto un albero con il mostro a pochi metri da lei e con pugno stesi il mostro.
Il mio sguardo si posò su di lei e non potevo trattenermi dal sputarle in faccia ciò che pensavo non quel momento, ovvero rabbia e preoccupazione, finendo per litigare miseramente.
Lei diventò rossa della rabbia e mi rispose a tono facendomi mortificare. Aveva ragione, l'ho trattata male e non era colpa sua.
La abbracciai assaporando quel contatto così intimo. Questa donna è la mia droga, quando sono con lei riesco a toccare le stelle, quando le sono lontano è la pena più atroce degli inferi.
Cominciai a parlarle di ciò che provavo, mi sentivo ferito, deluso, ingannato, come una stupida marionetta del loro stupido gioco di cui lei ne è rimasta vittima.
"No!..."
Restano un po' perplesso a quel affermazione, cosa intendeva?
"....tu non puoi odiare!...Tu sei il simbolo della speranza di Fairy Tail!... e la speranza va oltre all'odio."
Aveva spudoratamente ragione, era come se per un momento Lucy fosse tornata quella di sempre. Era proprio ciò che mi avrebbe detto.
Ella si addormentò tra le mie braccia ed io la trasportai sino alla grotta e accessi il fuoco.

La guardavo dormire da un bel po', finché le forze mi vennero meno e mi addormentai.
"Goldy! Aspettami!"
Una voce mi svegliò facendomi guardare intorno.
Lucy dormiva ancora ed il fuoco si stava lentamente spegnendo.
"Silvy sbrigati!"
Di nuovo quelle voci, non erano umane questo era certo ma erano talmente flebili che persino io faticavo a distinguere le loro parole.
Mi alzai dando un ultima occhiata a Lucy e poi mi decisi a correre nella direzione in cui provenivano quelle strane voci.
Arrivai ad un lago, illuminato dalla luce lunare e da piccole forme volanti che scintillavano di un bianco accecante.
Avevo trovato le fate.
Vidi passare due di quelle fatine di fronte a me e le afferrai entrambe nella mia mano, erano talmente piccole, dalle dimensioni di una farfalla.
"Oh no! La regina si arrabbierà moltissimo con noi!"
"Ti prego lasciaci andare!"
Aprì il pugno lentamente e non credevo ai miei occhi.
Quelle due fatine assomigliavano a Juvia e Levy, solo molto più piccole e dotate di ali ed una era dorata e l'altra argentata.
"Natsu! Dove sei?"
Come mai Lucy si è svegliata?
"Sono qui!"
Urlo nel vuoto per farmi sentire e dopo alcuni fruscii da un cespuglio comparve la sua figura.
La sua espressione era meravigliata, un po' come un bambino il giorno di Natale, poi abbassò lo sguardo su di me e sulle mie mani.
"Natsu...cosa hai nella mano?"
"Delle fatine."
"Le hai trovate?! Fammi vedere!"
Si avvicinò incredula a me e squadrò le due fatine dall'aria spaventata.
"Ma sembrano Juvia e Levy!"
"Sono le nostre memorie!"
Risposero le due ancora impaurite.
"Come vi chiamate?" Chiese Lucy con un sorriso mettendo a loro agio le due.
"Io sono Goldy e la mia memoria è Levy!"
"Io sono Silvy e la mia memoria invece è Juvia!"
"Vi cerchiamo da molto tempo! Potete portarci da Crystal?"
"Crystal?! Beh...ecco...lei..."
C'è qualcosa che non va. Le due al sentire il nome di Crystal si intristirono.
"Silvy pensa che sia meglio che parlino con la regina Titania."
Non ditemi che...
"Per caso....lei ha una memoria?" Chiese Lucy spaventata, forse avevamo pensato la stessa cosa.
"Sì certo!" Rispose Goldy.
"E...sapete dirmi chi è?"
"Si dice che il suo nome sia Erza." Rispose Silvy.
"Ci avrei scommesso. In ogni caso potete portarci da lei?" La mia domanda era più un ordine ma dovevo pur sempre farla.
"Sì certo! Però dovremmo cospargervi di polvere fatata."
"E perché?!"
"Il mondo delle fate è accessibile solo ai suoi abitanti e vengono riconosciuti dalla polvere fatata, così da tenere lontano i nemici."
"E come sapete che noi non siamo nemici?"
"Le fate riescono a guardare nei cuori della gente e voi avete un animo buono e poi, portate il marchio di Fairy Tail, quindi siete le nostre memorie."
"Okay..."
Le fatine girarono intorno a noi spargendo un polverina dorata.
"Si parte!" esclamarono entusiaste facendoci segno di seguirle.
Ci inoltrammo nel lago nuotando verso la parte più profonda da cui proveniva una luce bianca accecante, così intensa da farmi coprire gli occhi.
Quando la raggiungemmo l'acqua sparì e ci trovammo dentro una sala bianca in stile regale e di fronte a noi vi era un grande portone con due guardie ai lati.
Erano delle fate dalle dimensioni enormi.
Ci avvicinammo e le due guardie puntarono degli scettri su di noi per poi lasciarci passare.
"Dovete sapere che le guardie sono cieche ma attraverso gli scettri riescono ad individuare potenziali nemici."
"E come fanno a vederli?"
"Beh, non gli vedono ma hanno un sesto senso e riescono a mettere KO chiunque."
Figuriamoci se quelle nullità riescano a tenermi a bada.
"Soltanto uno di loro possiede un potere magico pari a Zeref e Acnologia messi insieme!"
Ah...
Il portone si apre lentamente, ma dell'attesa ne è valsa la pena.
"Benvenuti ad Avalon!"

Yo minna!🙌 Ecco per voi il nuovo capitolo, un po' in ritardo ma ho i miei motivi.
Intanto i miei incubi sono diventati realtà : mi hanno lasciato Latino.😥
Quindi dovrei rompermi i cojoni a studiarlo tutta l'estate.😍
Beh, non ho altro da dire.
Spero vi piaccia e come sempre vi amo per tutte le visualizzazioni ormai superati 1K... non ho parole.
A presto, lo spero, con il prossimo capitolo!
Vi amo💕
MarthyFly99

~Fairy Tail: A Nalu Story~Where stories live. Discover now