trenta.

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TW// ngl capitolo pieno di smut
ho segnalato i punti in cui inizia e in cui finisce, per quelli che vogliono saltarla 🌼 stay safe please

sospirò

il riflesso che stava vedendo non era per niente bello.

i muscoli intorpiditi gli facevano un male cane, e in più aveva degli innumerevoli lividi sparsi per il corpo.

il grande specchio nel bagno riusciva a contenere tutta la sua figura, in modo tale da mostrare ogni singolo marchio presente su di lui.

sparsa fra il collo e il petto aveva una scia di lividi violacei, che facevano male e allo stesso tempo rilasciavano un brivido di piacere ogni volta che josh provava a sfiorarli.

l'unica restrizione che gli impediva di osservare tutto il suo corpo era un piccolo asciugamano bianco crema che aveva legato intorno alla vita.

"ma non c'è nessun'altro in casa?" la voce di tyler gli arrivò lontana, ovattata dal rumore dell'acqua corrente della doccia.

"sì, i miei sono al lavoro e gli altri sono a scuola, o almeno credo" urlò appena per farsi sentire meglio, con la gola secca ed irritata.

"e ci hanno lasciati completamente soli?"

avvertenze: smut

"si fidano di me, e poi è la prima volta che porto qualcuno in casa," tyler aprì la porta del bagno, guardandolo sorridente.
addosso aveva solo il suo paio di boxer. josh fece una pausa di qualche secondo, passando lo sguardo lungo tutto il suo corpo "in entrambi i sensi.."

l'altro ridacchiò appena camminando verso di lui e finendo con l'abbracciarlo da dietro, guardando anche lui allo specchio i loro corpi.

"ti senti meglio?" disse lentamente, con un tono agli estremi limiti del casto. la sua voce, bassa e roca, fece venire la pelle d'oca a josh.
l'altro annuì svelto, guardando negli occhi il ragazzo attraverso la lastra di vetro davanti a loro.

"ti propongo un patto.." sussurrò vicino all'orecchio dell'altro e josh quasi mugolò, poggiando le mani ai lati del lavandino di marmo per sorreggersi.
"io," si soffermava su ogni parola, sottolineandola con un accento lussurioso e depravato, facendo diventare le gambe di josh ogni secondo più deboli. il moro fece scorrere la sua mano, esperta e sapiente, lungo tutto il dorso nudo dell'altro, finendo sul suo inguine, indugiando ad andare più giù. "non vado a scuola.." diede un bacio umido fra il suo collo e la spalla.
"se tu non vai a lavoro..." fece per infilare la mano sotto l'asciugamano, ma poi si fermò, accarezzando il suo membro semi eretto da sopra lo strato leggero di stoffa, facendo uscire dei gemiti impuri e sonori dalla bocca di josh. "così restiamo qua a casa, da soli.." bloccò la mano, con annesso lamento da parte del ragazzo.

con un piccolo strattone lo fece girare, in modo da guardarlo negli occhi "posso entrare anche io nella doccia?" chiese quasi ingenuamente, con un tono di voce che sembrava essere tornato normale.

__

l'acqua calda batteva insistente sopra la sua schiena, rilassandolo.
anche le mani di tyler, che lo teneva abbracciato da dietro, aiutavano, ferme ad accarezzare dolcemente i suoi fianchi.

"puoi spiegarmi che cosa ti è successo, prima?" tyler poggiò il mento sopra la sua spalla destra

josh sospirò, deciso a raccontargli tutto.
infondo, ci stava facendo la doccia insieme, era già tutto abbastanza intimo, no?

"non so da quando è iniziata questa storia, ma di certo ero veramente molto piccolo.." nello stesso tempo in cui iniziò a parlare, sentì la mano di tyler scorrere sotto i suoi fianchi, andando a prendere il suo membro.
si bloccò, intimidito da quello che stava succendendo, ma tyler lo liquidò con un semplice "continua"

"è-è stato il mio unico amico per anni.." disse con non poca fatica, sentendo tyler iniziare a muoversi lì sotto.

man mano che josh raccontava, il moro muoveva la mano sempre più decisa, masturbandolo lentamente e godendosi la voce incrinata del ragazzo.

"a volte-- ah... m-mi ritrovo a parlarc-ci-- ah..." josh, nuovo com'era a tutta quella situazione non riusciva a contenersi dal mugolare ad alta voce.

tyler si muoveva, alternando la velocità.
ogni volta che la sua mano compiva un movimento josh aveva un piccolo spasmo e sonoro gemito, causandogli un erezione sempre più presente e pulsante.

decise di parlare, anche se dubitava che la sua voce sarebbe stata molto differente da quella del ragazzo.
"ti fidi di me?"
non appena ricevette un veloce movimento del capo, che era troppo impegnato a fremere ogni secondo di più, portò un dito sopra l'apertura del ragazzo, spingendo appena per prepararlo meglio.

fu allora che josh urlò,
un urlo strozzato ma carico di piacere riempì il piccolo locale della doccia.

rallentò la mano e lo preparò meglio.

fu solo quando tornò a sentire la voce del ragazzo che sussurrava cose scostumate che entrò in lui, lentamente, gustandosi appieno il cambiamento nelle parole di josh.

rimase fermo qualche istante, abbastanza da farlo abituare a quella situazione così nuova.
iniziò a muovere i fianchi, spingendo dolcemente e portando entrambe le mani ad accarezzare il petto del ragazzo.

dopo i primi momenti, grazie alla poca lucidità che quel piacere immenso aveva portato, il moro prese a compiere spinte più decise e complete, beandosi di tutti i gemiti non più così tanto sommessi di josh.
presto iniziò a muoversi più veloce e più forte, quasi con cattiveria, prima di riportare una mano sopra la lunghezza dell'altro.

il più basso poggiò la testa sopra la sua spalla, in completa estasi.
le sue mani vagavano alla ricerca di qualsiasi appiglio potessero trovare.
cosicché una si poggio al vetro della doccia e la seconda andò a finire sulla gamba del moro, stringendo sovrappensiero il suo muscolo.

josh non durò molto, già molto provato.
venne con un urlo più sofferto e sonoro dei precedenti, chiamando il nome di tyler, schizzando se stesso e un po' della parete di fronte a lui.

tyler, che stava mordendo il collo del ragazzo in preda agli spasmi, raggiunse l'apice poco dopo quel grido, scaricandosi dentro l'altro, con un gridolino sommesso.

entrambi si fermarono in quelle posizioni per qualche secondo, ansimanti.
con una mano di josh che era andata ad accarezzare il fianco del moro, completamente stremato da quell'esperienza.

fecero passare qualche minuto, poi iniziarono a lavarsi a vicenda, ridacchiando come dei bambini.

fine smut 🌼

quando ebbero ripulito tutto e furono usciti dalla doccia un rumore estraneo li risvegliò da quel che sembrava essere un momento staccato dalla linea usuale del tempo, come fosse un punto esterno ad essa, in cui i minuti non scorrevano via gelosi del loro amore.

tyler sparì nella camera da letto, sentendo la suoneria del suo cellulare.

josh, che si stava asciugando i capelli con un asciugamano sentì solo una parola -o meglio, un nome- che lo fece rabbrividire

"alex?"

//bOUM

no davvero, boum perché sono l'una e mezza e io sto scrivendo smut let's sin™

non sono abbastanza lucida per correggere orrori /errori grammaticali scusate

røck 'n' røll suicide || jøshler Where stories live. Discover now