1. I hate that I love you

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PARTE PRIMA

Era la splendida cena del mio compleanno quando lo vidi.
Smisi di parlare e lo guardai sedersi al tavolo di fronte al mio.

Tutte sapevano chi era, tutta Chicago lo sapeva.
Certi ragazzi erano conosciuti proprio da tutti.

Caroline scoppiò a ridere e poi mi indicò dicendo:
<Becca! Guardati! Sei tutta rossa!>

Io abbassai lo sguardo imbarazzata.
Tenni d'occhio il tavolo di fronte fino a quando Christian Collins si girò verso di noi e i nostri sguardi si incontrarono.

Era come se il mondo avesse smesso di girare.
Come se le mie amiche non ci fossero più.
Come se non ci fosse tempo né spazio, ma solo io e lui.

Ovviamente soltanto a me quell'attimo parve durare un'eternità, perché Christian tornó presto a parlare con gli amici.

La sua presenza quel giorno fu il più bel regalo che potessi ricevere.

Sapete quando siete così presi da una persona senza nemmeno sapere chi sia realmente?
Quando il cuore vi batte a mille ogni volta che la vedete?
Quando fareste di tutto pur di parlarci?
Io provavo tutto questo ogni volta che vedevo quel ragazzo.

Quel dannato ragazzo.

Probabilmente senza nemmeno accorgersene aveva rubato il mio cuore.

E io lo odiavo per questo.
Lo odiavo perché ogni volta era il protagonista dei miei sogni.
Lo odiavo perché non c'era niente che non mi facesse pensare a lui.
Lo odiavo perché probabilmente non sapeva nemmeno chi fossi, e forse non lo avrebbe mai saputo.

Era frustrante provare tante emozioni per qualcuno che nemmeno conosce il tuo nome.

Era dannatamente frustrante.

Ogni mattina mi alzavo e iniziavo una nuova giornata con quel vuoto dentro che solo lui poteva occupare.
Quel vuoto che non avrebbe mai occupato.
E sicuramente avere due anni di differenza non migliorava la situazione.
Avrei fatto qualsiasi cosa.
Per lui avrei fatto tutto.
Ma lui probabilmente non lo sapeva.

<Becca?>La voce stridula di Dove mi risveglió dai miei pensieri. <tutto bene? Non vuoi scartare i regali?>

<oh, giusto, ehm, inizio dal tuo> sussurrai.

A ogni pacco sorridevo e ringraziavo. Ero felice di avere amiche così speciali, ma quel vuoto persisteva e non credevo avesse intenzione di andarsene.

Sapevo che l'unica soluzione era riempirlo.
Avevo anche provato con qualcuno che non fosse Christian, ma c'era sempre stato qualcosa che non andava.

Era come indossare un paio di scarpe mezzo numero più grandi. Comode, ma non perfette.
E l'unico ragazzo perfetto sembrava lui.

Mi piaceva confidare tutte queste sensazioni al mio cellulare; annotavo tutte quelle piccole riflessioni nelle note, ed era per questo che non prestavo mai a nessuno il mio telefono.
Sarei morta dalla vergogna se qualcuno avesse letto quelle cose.
Nemmeno la mia migliore amica Cloe sapeva tutto quanto.

Ero convinta che tutto ciò fosse troppo speciale per essere condiviso. Ovviamente tutte le mie amiche sapevano che avevo una cotta per Christian, ma nessuna immaginava quanto fosse importante per me.

<grazie a tutte per essere venute!> dissi salutando le ultime ragazze rimaste.

Chiusi la porta di casa e mi buttai sul letto.
Fissai il soffitto per qualche secondo, poi mi alzai per mettermi in pigiama.

Avevo compiuto sedici anni, quasi non mi sembrava vero.Il fatto era che non mi sentivo per niente una sedicenne, anche se del resto era la stessa sensazione che provavo ad ogni compleanno. Ogni volta continuavo a sentirmi ancora me stessa, senza alcuna novità.

Mi guardai allo specchio.
I lunghi capelli biondi che mi scendevano sulle spalle, i grandi occhi verdi, la bocca a "bocciolo". Ogni volta che mi guardavo allo specchio mi immaginavo di essere accanto a lui.
Mi chiedevo se stessimo bene insieme.
E, forse per consolarmi, rispondevo sempre di sì.

Così mi coricai e sognai per l'ennesima volta quel ragazzo di cui conoscevo soltanto il nome.

Mi svegliai verso le dieci e mezza, pronta ad andare a fare shopping.

<io esco!>Annunciai.

<divertiti tesoro!>risposero in coro i miei genitori.

Montai in macchinetta e mi diressi al negozio.
Avevo proprio bisogno di rifarmi il guardaroba.
Provai almeno una ventina di capi, per poi comprarne due.
Tipico.

Pagai e tornai a casa.

Volevo ascoltare della musica.
La musica semplicemente descriveva perfettamente le mie sensazioni, e per ogni emozione c'era una canzone perfetta.

In quel momento mi sembrava perfetta I hate you I love you (gnash ft. Olivia O'brien).

Mi lasciai cullare da quelle note e da quelle parole che sembravano scritte proprio per me.
Mi concentrai in particolare sul ritornello.
I hate you,
I love you.
Io odiavo quel ragazzo, perché senza un motivo preciso ero pazza di lui.
Ma lo amavo, e lo amavo con tutta me stessa.

Forse, infondo, odiavo il fatto di amarlo.

I hate that I love you.

I hate you, I love you. ||Christian Collins ||Onde histórias criam vida. Descubra agora