CAPITOLO 18

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Quell'incubo, quel maledetto incubo

Sono nel solito bosco ma senza mamma e papà, perché Kendall li ha uccisi. Viene verso di me. Cammina lentamente. Ha un pugnale in mano che gocciola di sangue, il sangue di mia mamma. Il sangue di mio papà.
Urlo più forte che posso.
Poi una voce mi riporta alla realtà.

LOGAN: Ele! Ele svegliati!

Apro di colpo gli occhi. Sono sudata, sono ancora spaventata.
Guardo l'ora e vedo che sono le 6:00 p.m.
Mi tiro su e mi siedo sul letto.

LOGAN: l'incubo?
IO: Si....
*Dico un po' confusa*
LOGAN: Senti.. non è che ne vuoi parlare? Sfogati!
IO: no.. è una cosa stupida, il solito banale incubo che fanno i bambini. Soltanto che poi vanno a ripararsi fra le braccia dei loro genitori mentre io...
LOGAN: mentre tu hai noi, hai kendall, me e i ragazzi. Io più di chiunque altro so come ci si sente, perché anche io ci sono passato. Parlamene, o a me o a Kendall; è uguale. Ma fallo perché tenersi tutto dentro non migliora nulla, anzi, peggiora tutto.

Esito un po' ma poi cedo e gli racconto del mio incubo.

IO: sai, non posso credere che mio padre abbia potuto fare una cosa del genere. Lui voleva bene sia a me che a kendall e sapeva che questa cosa ci avrebbe fatto male.
LOGAN: magari.. Lui pensava di fare bene, sai in queste situazioni alcune volte l'unica cosa che vogliamo è toglierci di mezzo...

Parla di questa cosa come se avesse esperienza, come se ci avesse provato lui stesso.

IO: tu ci hai provato?

Non so perché mi sia uscita questa domanda. È stupida e gli farei solo ricordare cose a cui non vorrebbe ripensare.

LOGAN: si, quando i miei sono morti io non avevo nessuno com cui confidarmi e ho provato a tagliarmi. Ma non per morire, facevo dei tagli inutili, solo per farmi del male. Poi un giorno avevo deciso di farla finita ma mentre tornavo a casa dal parco ho incontrato James e Carlos che mi hanno fatto ragionare.
IO: be.. ora è meglio che mi alzi.

Si la verità è che non so cosa rispondergli. Perché è esattamente così che mi sento io ora, vorrei solo togliermi di mezzo. Ma io non posso, non posso fare questo a Kendall, lo farei solo star peggio di quanto già sta.

Scendo e trovo Kendall seduto sul divano con lo sguardo perso mentre si sfoga coi ragazzi.

IO: ehy
CARLOS: oh ciao Ele.

Raggiungo anche io il divano e mi siedo accanto a Kendall, che mi abbraccia.

IO: e ora che si fa?
KENDALL: appena seremo tornati dal funerale, torneremo a Los Angeles.
IO: e addio a questa casa, ai ricordi. A tutto.
KENDALL: preferisci stare qui e ricordare per soffrire, o andartene per dimenticare e andare avanti?
IO: Andiamo. Preparo la roba, andiamo al funerale e poi partiamo.

Così facciamo. Ora tra un pianto e l'altro, il funerale è finito e noi siamo in volo per Los Angeles.
Dimenticare, ormai è l'unica cosa che possiamo fare. Dimenticare e andare avanti.

È corto scusate♡

Only You ||logan Henderson||Where stories live. Discover now