•Capitolo 10•

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Camila's pov
«Puttana dove cazzo sei stata?» urlò mio padre con una birra in mano.

«S-scusa papà ero da una mia a-amica» dissi tremando

«Non me ne fotte un cazzo! Adesso me la paghi stronza» urlò ancor più forte prima di prendermi per i capelli e trascinarmi al piano di sopra.

Arrivati nella mia stanza mi butto con forza sul letto e iniziò a riempirmi di pugni e calci, urlai per il dolore, ma dopo un po' i miei urli cessarono poiché ero esausta.

Cercai di alzarmi e scappare ma subito mi prese per la caviglia e continuò, così con la poca forza che avevo gli diedi un calcio e riuscii a liberarmi.

Non feci in tempo a scendere il primo scalino che sentii qualcuno spingermi, persi l'equilibrio e rotolai per tutte le scale.

Sentivo le mie palpebre sempre più deboli, ma dovevo scappare da quell'inferno così con la poca forza che mi era rimasta mi alzai da terra, presi la mia borsa e iniziai a correre senza una meta.

Ad un certo punto vidi un lampione segno che ero arrivata al parco, così stanca e dolorante mi sedetti sotto una quercia, il dolore era troppo per me sia fisico che morale.

So che non dovevo farlo ma la tentazione era troppo forte così aprii il mio zaino e...

To be continued...

Spazio autrice
Si lo so che volete uccidermi😂. Ma il capitolo finisce così.

Sapete che vi amo♥️ ci vediamo domani con il prossimo capito un bacuo🙃♥️😘

Bullied •||Camren version||•Where stories live. Discover now