l'inizio della fine

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Il boato dei fuochi pirotecnici riempiva il silenzio, le mani erano intrecciate e le labbra erano unite in quel appassionante bacio.
Erano solo due ragazzini , illusi dall'amore.
Incominciò tutto così ad un ricevimento di matrimonio , la situazione sembrava delle migliori , se non fosse che nessuno dei due sarebbe dovuto andare, ma si sa il destino aveva già deciso la sorte .
Era bella come poche ragazze avesse incontrato nella sua giovane vita , aveva solo 16 anni troppo pochi per considerarsi un uomo, troppi per essere bambino, eppure nei suoi occhi non c'era mai stata la spensieratezza dell'infanzia, il passato lo aveva segnato.
I lunghi capelli biondi , incorniciavano quel viso a cuore dai tratti dolci , aveva udito la sua voce per sbaglio si adattava perfettamente a quel viso ancora fanciullesco..le forme del suo corpo erano acerbe, come un frutto ancora verde , in attesa della maturazione, bastò un solo sguardo per far accendere in lui un desiderio mai avuto voleva per sé quella giovane donna.
Si erano studiati per tutta la cena, quando a fine serata un tacito accordo fatto di sguardi gli aveva portati in quel giardino isolato , dove si era consumato quel primo travolgente bacio.
Martina non aveva mai provato niente di simile nella sua brevissima esistenza, le mani erano sudute nelle tasche dei pantaloni di lui, il cuore non voleva saperne di rallentare i battiti , gli occhi erano lucidi e le labbra gonfie , tutto il resto era uno sfondo, per quanto perfetto , nulla aveva importanza c'erano solo lei e lui
La vita era stata dura con martina l'aveva fatta sentire inutile, abbandonata dallo stesso padre; seppur piccola ricordava perfettamente i tragici momenti che avano reso quell' infanzia orribile, le urla della madre chiusa in bagno perchè aveva ricevuto le botte dal padre tornato ubriaco, e pensare che poco prima quello stesso padre era il suo idolo.. alla fine di quella relazione disastrosa tra i genitori era grata alla madre per aver avuto il coraggio e la forza di chiudere quel rapporto malato che portava solo angoscia e paura a lei e la sorellina aurora di soli 3 anni ,che l'aveva resa  cinica nei confronti dell'amore..
In quel momento però stretta in quelle braccia , si sentiva amata e desiderata come può sentirsi un ingenua ragazzina di 13 anni.
La serata terminò così non si erano scambiati il numero di telefono , e non gli aspettava nessun appuntamento il giorno dopo, nemmeno si erano rivolti la parola ma quella notte nessuno dei due chiuse occhio rivivendo quel magnifico bacio.
Passarono i giorni , che diventarono settimane e fabio non tentò di mettersi in contatto con martina, troppo orgogliosi per fare il primo passo ma , arrivò il compleanno di martina ,decisa ad invitarlo, tramite amici in comune, trovò il suo numero così fece un bel respiro e digitò spedita
:-ciao sono io , Martina ti va di venire oggi al mio compleanno anche solo per un saluto ?
all'ora non si usavano ancora gli smile ma con il senno del poi credo avrebbe messo una faccina disperata tanto era il bisogno di vederlo.
Lui non si degno nemmeno di rispondere , ma il giorno dopo fu grata a Fabio per non essere andato , durante la festa , suo padre aveva deciso di andare e l'aveva fatta vergognare avanti tutti i suoi amici, l'aveva fatta piangere in quel giorno così speciale, con l'alito che puzzava di alcool gli aveva ripetuto quanto odiava sua madre , quanto lei non gli permetteva di fare il genitore ( cosa non vera ) ma che nella mente di quell'uomo instabile aveva fatto radice quel pensiero e non c'era verso di farlo ragionare.
Passarono i mesi e Martina non aveva dimenticato quel bacio ma era troppo ferita nel l'orgoglio per mandare un altro messaggio o provare a rintracciarlo così si era rassegnata, ma in un bel giorno di pioggia il telefono iniziò a squillare :
-pronto
-pronto chi sei?
-ciao Martina sono Fabio volevo chiederti se oggi ti va di uscire?
-credevo non fossi interessato !-lo scherní lei
-sai , scusa ma ero impegnato..ma oggi mi farò perdonare ..
Avrebbe tanto voluto rifiutare, anche in malo modo ma non ne ebbe la forza, desiderava troppo rivederlo.

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