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Mentre Giulia e l'amica si stavano specchiando il ragazzo, invadente, entrò nel bagno delle ragazze senza bussare e con aria arrogante disse rivolgendosi a Giulia

 «credo che questa cosa sia tua, stai più attenta la prossima volta» il ragazzo le porge il suo copri spalle, lei lo afferra e nonostante ci fosse rimasta male per come si sia espresso gli disse grazie. 

Lui, non si presentò, si girò e andò via. 

Giulia rimase con lo sguardo fisso verso la porta sperando in un "scusa per come mi sono comportato" ma niente, lui era andato. 

Rimasero li. 

«Forte il ragazzo» disse Lodo «Affascinante fino a un certo punto» 

Giulia non riusciva a rispondere alla sua frase, era confusa e non poteva stare male anche quella sera. «Non mi aspettavo si rivolgesse così» rispose «Probabilmente per lui non è serata stasera» disse. 

«Per i maschi non è mai giornata e tu lo sai bene è un bambino viziato a parer mio» rispose Lodo. 

Ludovica, con il suo carattere sapeva tirar fuori tutto ciò che pensava e non ha mai nascosto niente a Giulia, ha sempre saputo dirle le cose, a differenza di molte altre sue amiche. 

«Forse hai ragione, ma tanto è sempre la solita cotta che si prende quando ad esempio prendi la metro della tua città e quel ragazzo non lo rivedrai più» rispose mentre si lavava le mani. 

«Lo rivedrai all'università e non accetto che lui ti debba trattare così come ha fatto adesso» rispose con tono arrabbiato Lodo. 

Giulia continuava a lavarsi le mani ininterrottamente, l'ansia le aveva perforato il corpo. Aveva un carattere molto debole ma forte nel suo piccolo. «Beh, potrei evitarlo a scuola, lo vedo soltanto quando ho il corso di francese» rispose mentre, finalmente, si asciugò le mani. 

Ludovica non era molto convinta sul fatto che lei lo evitasse, pensava che, probabilmente non riusciva mai ad avvicinarsi a lui e presentarsi, dato il carattere ma... Era al corrente che a lei il gioco di sguardi le piaceva. Dopo che Lodo non era particolarmente convinta in ciò che Giulia dicesse, decisero di abbandonare il locale.Giulia uscì a testa alta senza minimamente girarsi verso il tavolo e si diressero fuori. Lui era li. Fuori con i suoi amici appoggiato con la schiena al muro e con in mano una bottiglia di birra. Giulia se ne accorse e appena lo vide distolse subito lo sguardo per non dargli attenzioni.

 Si incamminò a passi veloce mentre Lodo le urla «puoi andare piano, mi fanno male le gambe» Giulia le disse soltanto «girati» per farle capire il motivo di tutto ciò. Ludovica, dopo aver visto il ragazzo lo ammiccò con uno sguardo di sfida e lui rimase passivo a questo.

 Entrarono in macchina.

 «Ho bisogno di ascoltare musica» disse Giulia. 

Mise su il loro cd del loro gruppo preferito i THE 1975 e come ogni volta che uscivano, si divertivano ad ascoltare le loro canzoni a tutto volume perché per loro era una liberazione a tutti i mali. Giulia adorava la notte, farsi giri in macchina, col finestrino aperto, il braccio che penzolava fuori e tutta l'aria che le perforava la faccia. Era Marzo, si stava bene fuori. Ludovica notò che Giulia era pensierosa così le chiese cosa avesse. 

«No, non ho niente.. Davvero» Giulia abbassò il volume. «A dire il vero, ci sono rimasta male per la scenata, non importa se mi abbia scoperta o no.. Insomma il principe si innamorò di cenerentola dopo che lei ha perso la scarpetta» si mise a ridere e Ludovica insieme a lei.

 «Io così ti voglio, abbiamo 20 anni e dobbiamo divertirci, il male ormai è andato» disse Lodo mentre abbassava e alzava la musica.

 «Hai ragione, come ti ho già detto, io se lo vedo prometto che lo eviterò, penso proprio che lui non faccia per me» disse Giulia abbassando lo sguardo. 

Dal suo volto si poteva notare che le dispiaceva per tutto quello che era successo la sera e non si aspettava che lui avrebbe reagito così, iniziava a chiedersi come fosse stato possibile che sapeva che quel copri spalle fosse proprio suo, dato il fatto che, nel momento esatto in cui passarono le due era impegnato a ridacchiare con i suoi amici. La fissava già da prima che lo avesse fatto lei? L'ha presa d'occhio appena entrarono? Ha visto che appoggiava il copri spalle sulla sedia? Le mille domande che si poneva ma una risposta non c'era. 

«Hai capito amica, tu sei troppo buona e hai bisogno di un ragazzo buono come te, non l'opposto di come sei» le rispose Lodo appoggiandole la mano sulla spalla e Giulia le sorrise.

 Dopo che si erano fatte l'1:30 Ludovica accompagnò Giulia a casa e si raccomandò di stare tranquilla e di non pensarci a cosa era successo 2 ore prima. Giulia la ringraziò, si salutarono con un bacio sulla guancia, uscì di macchina, Ludovica andò via e lei entrò in casa. Giulia abitava da sola, il padre Francesco e sua mamma Lisa erano due genitori che tutti desidererebbero nella vita, splendidi ma severi allo stesso tempo. Lei ha sempre desiderato di vivere in una casa tutta sua, dopo aver visto suo fratello trasferirsi in Grecia per studio per poi continuare la vita li, le piaceva come idea. I suoi genitori hanno educato bene i propri figli usando il detto "prima il dovere e poi il piacere" e in fin dei conti ha ottenuto ciò che desiderava. Era una delle più brave della classe al liceo, forse, togliendo il "era una" era la più brava della classe, si diplomò con 100 e la promessa dei suoi genitori era che le avrebbero preso una casa tutta per se. Giulia era una ragazza che sapeva gestirsi le cose da sola, amava cucinare nonostante glielo avesse insegnato la mamma di suo padre è sempre stata una ragazza determinata nel fare le cose ed era così felice di vivere da sola. Entrò in casa e andò subito a bere, dopo salì le scale, andò in camera mise la borsa sulla sedia e si buttò sul letto. Le arrivò un messaggio di Ludovica avvisandola che era appena tornata a casa. Quel giorno era stanca quindi si spogliò, si mise subito a letto e caricò la sveglia alle 9:30 perché la mattina dopo sarebbe dovuta andare in università. Si erano fatte le 2:00, era tardi e non riusciva a dormire. Chiudeva gli occhi e si ri-immaginava la scena che ha avuto con il ragazzo, dettaglio per dettaglio. Voleva crederci e non crederci. Non si aspettava che lui reagisse così. I mille dubbi che le tormentavano la mente, ma lei dopo aver chiuso con il suo ex si promise di non stare più male per qualsiasi banalità le fosse successa. Ma l'aveva affascinata, come bellezza era ok, ma il carattere... "Non fa per me, non fa per me, non fa per me" diceva dentro di se. "Poi perché? Gioco di sguardi e mi entri dentro? Non posso accettarlo" disse. Si convinse pensando ad altro, cercando di dimenticare ciò che era successo. Si addormentò a pancia in giù, nella sua posizione preferita fino alla mattina dopo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 14, 2016 ⏰

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Tavolo n° 9 (Benji&Fede)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora