Capitolo 3

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Ti stringi nelle spalle mentre tutti quegli sguardi ti fanno sentire a disagio.
Una voce dal fondo della stanza ordina a tutti di allontanarsi, di fare spazio. Un ragazzo biondo si avvicina passando tra il varco che si era creato, lo guardi come fossi sicura che potesse aiutarti.
Sembra gentile, l'ansia sparisce quando si avvicina e tende una mano verso di te.

«Io sono Newt, tranquilla» ti rassicura. «puoi fidarti di noi.»

«Chi siete? Dove sono?» chiedi visivamente scossa.

Newt ti sorride e ti aiuta ad alzarti. «Sparite facce di caspio, non c'è niente da vedere!» grida agitando la mano libera. Facce di caspio? Ti chiedi cosa volesse dire con quell'espressione e inizi a pensare che Newt sia un ragazzo strano. «Vieni Fagiolina, ti farò vedere la tua nuova casa.»

«I-io...» balbetti, sentendoti in soggezione di fronte a quegli occhi così intensi. «mi chiamo...» ci pensi un po' su, anche se sai già la risposta. «(tuo nome

Newt ridacchiò prendendoti per mano. «Fagiolina ti si addice di più.» dice e tu arrossisci sentendoti una stupida.

Lo segui fuori da li e ti senti subito meglio senza tutta quella gente attorno. Respiri a pieni polmoni mentre lui ti guarda come se fossi di un altro pianeta.
Solo dopo ti accorgi delle mura che circondano quel posto.

«Cosa sono quelle?» chiedi volgendo lo sguardo verso una delle enormi porte aperte ai confini della piccola radura.

«Quelle sono...» Newt comincia a parlare, ma non fa in tempo a completare la frase che tu vieni scaraventata via.

Una corda si è attorcigliata al tuo piede e ora quella che ti sembra essere una mucca impazzita ti sta trascinando sul prato, proprio verso la grande porta a nord.

«Aiuto!» gridi un po' per il dolore, la pelle nuda delle braccia che sfregia sull'erba e un po' per la paura.

Nel frattempo Newt grida dietro a un ragazzino che cerca di recuperare la corda sfuggitagli di mano.
Poi tenta di raggiungerti, zoppica e quando si accorge di non avere speranza, grida: «Minho! Tommy!»

Tu continui a dimenarti sul terreno, ora sei a pancia in giù. Gratti le unghie a terra cercando un appiglio, ma invano.
Urli per il dolore.

«Resisti!» Senti le urla di uno dei ragazzi e improvvisamente li vedi che corrono nella tua direzione.

Quello alto con i capelli castani si getta verso di te afferrandoti per le mani. «Presa.» dice sorridendoti.

Intanto l'altro ragazzo corre a perdifiato e ti slega la corda dalla caviglia arrossata.

«Non dovresti correre dietro alle mucche pive!»

Finalmente sei di nuovo in piedi, la caviglia ti fa male, ma riesci a camminare da sola.

«Non lo stavo facendo.» sussurri pulendoti i vestiti dal fango, poi capisci che è inutile.

Alzi lo sguardo e con profondo imbarazzo ti accorgi che i due ragazzi ti stavano squadrando da capo a piedi.

«Ben fatto, fagi!» Newt vi raggiunge con il fiato corto. «Fagiolina, loro sono Minho e Thomas. Pive, lei è (tuo nome).»

«Quel testapuzzone merita una bella lezione.» disse Minho dopo averti fatto un sorriso.

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