Capitolo 5

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Tyler's Pov

Le lezioni finirono presto e la mia curiosità nel sapere chi avesse catturato l'attenzione di Destiny, era aumentata a dismisura.
Stava diventando un pensiero fisso quella ragazza e la cosa sorprendente era che non me ne dispiaceva affatto.
Avrebbe dovuto però perché per lei ero andato contro il mio migliore amico e avevo rivalutato il mio modo di vedere e trattare le ragazze.

Appena sentii il suono della campanella, mi capultai fuori, uscendo anche prima del professore.
Raggiunsi velocemente l'aula in cui prima era entrata Destiny e la trovai che stava chiacchierando con un ragazzo.
Chi diavolo era?
Lo guardai meglio e lo riconobbi subito. Adam Young, il secchione della scuola. Sospirai, ma un pensiero si fece spazio nella mia mente, facendomi allarmare.
E se reputasse lui, carino?
Inorridii al solo pensiero.
Destiny si accorse di me e sorrise ad Adam, salutandolo.
«Aspetti qualcuno?» chiese retorica, intrecciando le braccia sotto il seno. Sapeva benissimo che ero lì per lei ma decisi tenerle il gioco.
«Brooke ed Hope.» risposi, facendole l'occhiolino.
«Ma fammi il piacere. Sono quindici anni che siamo migliori amici e non mi sei mai venuto a prendere, tantomeno ad aspettarmi.» replica Hope, sentendosi presa in causa.
Avvolsi un braccio oltre le sue spalle, stringendola in un abbraccio.
«Ops.» constatò Destiny, sorridendomi.
«Sei una peste.» mormorai ad Hope, pizzicandole una guancia.
«Capita.» rise lei, facendomi la linguaccia.
Tolsi le braccia dalle sue spalle quando la sentii spostarsi per raggiungere Brooke che le stava chiedendo qualcosa. Affiancai allora Destiny ed insieme uscimmo dall'edificio scolastico.
«Questi ragazzi carini, allora?» «Non demordi mai, tu?» mi chiese, guardandomi con quei suoi occhioni verdi. «Mai.» le sorrisi e lei scosse la testa, sorridendo.
All'uscita di scuola, notai Jessica in compagnia di Ryan e Jason che pendeva dalle labbra del mio migliore amico. Quando si accorse di noi, o meglio dire di Destiny, sorrise ed io desiderai non esser mai uscito da scuola.
«Principessa.» Jason sorrise malizioso nei confronti di Destiny che inarcò un sopracciglio, aspettando che continuasse.
«Ho saputo che hai delle doti speciali.» Jason si soffermò su quell'ultima parola, ricca di sottintesi ed io guardai Ryan che mi stava fissando. Sorrise ed io capii esserci lui dietro quel teatrino.
«Spero ti abbiano detto anche che so mandare le persone a quel paese in un modo dolcissimo, vuoi provare?» Nascondo una risata quando Jason tentenna.
«O vuoi che lo dimostri a te, ciuffo biondo?» Ryan la inchioda con lo sguardo.
«Sai, tesoro. Mi chiedevo se potessi dare prova di queste tue doti anche a me e non solo a Tyler. La mamma non ti ha insegnato a condividere?» Si lecca le labbra e la guarda.
«Se può interessarti, mi ha insegnato anche a tenere testa agli stronzi.» Hope ride e Destiny si rilassa. Voglio vedere fino a che punto possa spingersi Ryan.
«Ma come, non ti ha educato a non dire parolacce? Mi cali in questo modo, biondina?»
«Solo se le persone a cui le rivolgo sono irrecuperabili.» Ryan si rabbuia e le si piazza davanti. «Chi diavolo ti credi di essere?» Non è mai stato messo all'angolo da una ragazza e questo lo disorienta.
«Davvero lo stai chiedendo tu a me?» Destiny ride e Ryan si fa scuro in volto.
«Toglimi una curiosità, usi le persone solo con me o è un vizio che non riesci a toglierti? Mi piacerebbe aiutarti.» China pericolosamente il viso sul suo, facendomi preoccupare.
«Stai attenta, biondina. Non hai idea di chi ti stai mettendo conto.»
«Un biondo patentato?» Intervengo prima che le cose prendano una brutta piega. Chiedo a Ryan di smetterla e lui finalmente rivolge la sua attenzione a me.
«Spero davvero che valga la pena andare contro di me per lei, fratello.» La delusione con lui lo dice mi fa deglutire.
Se ne va senza che possa sentirsi dire altro.
«Stai bene?» Destiny annuisce, sorridendomi. Scambia qualche parola con Brooke ed Hope mentre io rimango in silenzio. In diciassette anni che ci conosciamo non era mai capitato che litigassimo per una ragazza.
«Tu stai bene?»
«Non abbiamo mai discusso per una ragazza prima d'ora.» Destiny arrossisce, scusandosi. «Non volevo che ci litigassi per causa mia.» Le sorrido. «Se significasse difenderti, lo rifarei altre cento volte.» Ammetto, arrivando a capire che è davvero ciò che penso.

***

Chiusi la portiera della macchina e mi ci appoggiai contro cinque minuti prima che mia sorella minore Evelyn uscisse da scuola. Le mostrai dove fossi quando le sue guance paffute ed i suoi capelli ramati e scompigliati cercarono un viso familiare tra la folla creatasi all'uscita dell'edificio scolastico. Evelyn mi corse incontro, sorridendo. «Piccoletta.» La presi in braccio e le baciai la guancia, ridendo quando si scostò contrariata. «Dov'è la mamma?»
«A lavoro, ha chiesto a me di venirti a prendere.» Evelyn si sistemò lo zainetto rosa sulle spalle. Era sempre stata contraria al tempo che il lavoro di nostra madre sottraeva a lei. «Mi ha detto anche di portarti a fare merenda nel tuo posto preferito.» Il sorriso tornò sulle sue labbra. Aprì la portiera e si infilò in macchina, aspettando che mi accomodassi al posto del guidatore.

«Un milkshake alla vaniglia ed uno al cioccolato, ecco a voi.» Ringraziai la commessa e lei ci rivolse un sorriso, riprendendo a servire gli altri tavoli.
«Allora, piccola peste, com'è andato il primo giorno?» Evelyn si infilò la cannuccia tra le labbra, gustandosi la delizia posta davanti ai suoi occhi.
«Ho fatto amicizia con la nuova arrivata. Ha dei capelli bellissimi.»
«Nuova migliore amica in vista?» Evelyn annuì, sorridendo. «Si chiama Chloe Johnson.» «Johnson?» Evelyn annuì ed io pensai a Destiny.
«Tu, invece? Posto fisso con Ryan?» Nominarlo lasciò affiorare il diverbio avvenuto la mattina tra lui e Destiny per il quale non si era ancora scusato. Naturalmente anch'io avevo avuto le mie colpe, bastava pensare con quanta facilità avessi preso le parti della nuova arrivata invece che le sue, ma il grosso era stato lui a farlo. Evelyn mi schioccò due dita davanti al viso, riportandomi alla realtà.
«Posto fisso con Ryan.» replicai ma mi guardò dubbiosa. «Cos'è successo?» chiese, curiosa. Ficcare il naso negli affari altrui le era sempre piaciuto.
«Nulla, perché me lo chiedi?»
«Ti si legge in faccia che è successo qualcosa.» ribatté, puntandomi un dito contro.
«Abbiamo discusso.» ammisi senza scendere nei particolari.
«C'entra una ragazza?» Mi andò quasi di traverso il milkshake e lei sorrise. «Come si chiama?»
«Non importa.»
«Hai litigato con il tuo migliore amico per lei e dovrei credere che non ti interessi?»
«Le ha detto delle cose poche carine ed io l'ho difesa.»
«Non lo hai mai fatto prima.»
«Non avevo alcuna ragione per farlo, prima di lei.» chiarii e Evelyn sorrise.
«Dovresti parlare con lui.»
«Non sono sicuro che voglia vedermi.»
«Scopriamolo, allora.» Dieci minuti dopo ero davanti casa di Ryan con Evelyn. Stravaccato sui gradini di casa sua con le cuffiette nelle orecchie e una sigaretta in bocca non si accorse della mia macchina ferma davanti casa sua.
«Se hai bisogno di rinforzi, sono qui.» Le scompigliai i capelli e scesi, avviandomi verso di lui.

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⏰ Last updated: Nov 16, 2021 ⏰

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•Perché proprio lei?• 💍Where stories live. Discover now