Capitolo 20

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Quella mattina Ran e Shinichi avevano deciso di uscire insieme. Non avevano scuola e non sapevano cosa fare a casa.

E poi sarebbe stato il loro primo appuntamento dopo Tropical Land. In quei giorni Shinichi, quando tornava da scuola, passava il tempo a casa del dottore insieme a Shiho.

Era l'unico modo per farsi trovare già pronti dall'organizzazione.

Sicuramente avrebbero attaccato casa di Shinichi prima oppure casa del dottore. Anche se non sapevano nulla su Shiho, Shinichi era sicuro che avessero capito che lei si trovava con lui.

Insieme avevano anche avvertito l'FBI per ogni evenienza. Tutto era pronto. Niente sarebbe andato storto.

Shiho aveva anche preso l'antidoto presentandosi a tutti con la sua vera identità.

Beh, la reazione più sorprendente fu quella dei bambini: Ayumi, Genta, Mitsuhiko.

Non si aspettavano proprio che Ai fosse una scienziata di diciotto anni. Come non si aspettavano che Conan fosse il grande detective Shinichi Kudo.

Ayumi vide andare in fumo la sua grande storia d'amore con Conan. Ma Shinichi, contro ogni aspetto del suo carattere, regalò una carezza ad Ayumi che si innamorò follemente di Shinichi Kudo.

Insomma, il casanova aveva fatto di nuovo colpo. Un'altra reazione assurda fu quella di Kogoro Mouri.

Proprio lui non si aspettava che quel moccioso fosse Shinichi Kudo! E che fosse ancora vivo! Per non parlare di quando venne a sapere che era lui a risolvere tutti i casi! Svenne a terra come un sacco di patate.

Beh, le reazioni sulle vere identità di Conan e Ai furono tante. Chi fu sorpreso, chi se lo aspettava, chi lo sapeva già, chi lo immaginava già da tempo, chi era stato totalmente impassibile. Ma tornando all'appuntamento di Shinichi e Ran.

Il progetto per l'appuntamento era una mattina in spiaggia. La primavera era arrivata.

Sicuramente non si poteva fare il bagno a mare ma si poteva tranquillamente stare seduti sulla sabbia a guardare il panorama davanti ai loro occhi.

D'altronde era nata una giornata splendida.

Ran aveva esitato prima di andare al mare. Era stato uno dei luoghi più brutti della sua vita. Aveva provato ad uccidersi proprio lì.

-Ran, tutto bene? Ti vedo pensierosa...-

-Eh? Ah, scusa Shinichi. Stavo pensando a quella sera. Quella in cui ho tentato di levarmi la vita. Io volevo solamente rivederti. Ma se quella sera non mi avessi fermato? Se io mi fossi tolta la vita?-

Shinichi si avvicinò a lei e le diede un bacio per poi abbracciarla.

-L'importante è essere qui insieme. Se vai tu, io ti seguo. Ricordalo sempre Ran-

-Shinichi, stringimi come se non avessi mai perso la pazienza. Dimmi che mi ami più di quanto mi odi e che sarai sempre mio-

-Ran, non ti odierò mai e sarò sempre tuo come tu sarai sempre mia. E neanche la morte potrà niente contro noi due. E' una promessa la mia.-

Ran lo abbracciò accarezzandogli i capelli e sentendone il loro meraviglioso profumo. Poi appoggiò la sua testa sulla spalla di Shinichi. Le sembrava tutto troppo bello dopo tutto il che tempo che aveva passato ad aspettare di avere quell'intimità con Shinichi. E aveva paura che tutta quella felicità le potesse essere portata via da qualcuno o qualcosa.

Credeva in Shinichi e si fidava di lui e della sua promessa però lui non poteva vincere contro tutto, contro il mondo intero. Anche se sapeva una cosa: se c'era qualcuno in grado di ottenere quello che voleva allora era proprio lui.

Era tutto così perfetto in quel momento! Uno poi si fa mille piani, imposta tutto, calcola, suppone, aspetta. Poi arriva la vita e sconvolge tutto. Tipo lui, che aveva sconvolto ogni molecola e ogni convinzione in Ran. Che non sapeva come, nè perchè, ma lo guardava e si sentiva a casa ovunque fosse.

Il punto è che quando era felice, che quando qualcosa gli scoppiava dentro, e non vedeva l'ora di tirarla fuori, lei avrebbe voluto chiamare prima lui, raccontargli tutto. Perfino le sfumature ed i particolari.

E poi, quando era triste, quando si sentiva persa, delusa, quando il mondo o la gente le faceva un torto, uno sgambetto, a lei veniva in mente sempre e comunque lui. Era il suo abbraccio. La sua via di fuga. Il suo posto preferito. L'altra parte di sè.

-Sai Shinichi, mi hai fatto stare male, davvero male. Mi hai fatto stare male nei giorni in cui non mi cercavi, nelle mattine vuote senza te ad aspettarmi sotto casa per andare a scuola, quando mi hai risposto così male. Ma c'era questa cosa strana che succedeva quando ti pensavo che mi faceva pensare all'amore. Succedeva che quando ti pensavo, nonostante tutto il male, mi tornavano in mente solo le nostre cose belle-

Sicuramente per la piccola Ran c'erano stati momenti difficili, in cui stava per arrendersi. Arrivava a casa la sera, distrutta, si sdraiava sul letto e pensava che non ce la faceva più, che voleva mollare, che non era più all'altezza.

Ma in quel preciso istante, quando aveva le lacrime agli occhi che stavano per scendere, prendeva un respiro profondo, e chiudeva gli occhi: continuava a ripetersi che lei poteva farcela, che lei era forte, che lei non avrebbe mollato mai. E lei era forte, più di chiunque altro su questa terra.

Quindi continuava a combattere per fare della sua vita un capolavoro. Shinichi continuò a tenerla stretta a sè fin quando, dopo una giornata insieme, il sole stava andando via e per loro era arrivato il momento di tornare a casa.

Lui la accompagnò fin sotto casa e lì la salutò con un bacio. Ogni volta arrossivano come se fosse la prima volta ahaha. Shinichi si assicurò di vederla salire a casa e andò a casa del dottore da Shiho che lo aspettava.

Avrebbe passato anche quella notte lì per proteggere Ai e il dottore. Gli uomini in nero sarebbero potuti arrivare a prenderli da un momento all'altro.

Arrivò lì sollevato vedendo che tutti stavano bene e che Shiho era meno tesa del solito. Cenarono tutti insieme e guardando dei video di Shinichi quand'era piccolo, il dottore e Shiho, si fecero anche quattro risate. Al contrario di Shinichi che aveva messo su il broncio.

Ma, per la sua grande fortuna, furono tutti distratti da quei filmati dal telefono che squillava.

-Rispondo io, tranquilli-

Il dottore ancora sorridente per le risate si alzò dal divano e andò a rispondere alla telefonata.

-Pronto? Si, sono io. Si trova qui, con chi parlo? Sta scherzando? Grazie, per averci avvertiti-

Il dottore chiuse la telefonata e quando si girò si trovò lo sguardo di Ai e Shinichi addosso. Entrambi avevano notato l'espressione triste e preoccupata del dottore Agasa che teneva uno sguardo basso.

-Dottore tutto apposto?-

Chiese Shinichi mentre si alzava dal divano preoccupato.

-E' scoppiata una bomba nell'agenzia investigativa. Kogoro e Ran sono in ospedale, sono gravi-

~Un'ultima Volta E Altre Mille~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora