"Non c'è dolore più grande che ricordarsi del tempo felice quando si è tristi."
— Dante AlighieriQuando mi rendo conto che sia giorno, apro con fatica gli occhi. Mi ricordo di essere in campeggio, il che spiega il dolore alla mia spalla e la posizione rigida e scomoda in cui ho dormito. Non è comodo come il mio letto, ma non mi lamento più di tanto. Rimango per circa un'ora a rimuginare su ciò che mi ha detto Trevor la scorsa notte. Sembra una cosa fuori dal mondo, e non riesco nemmeno a mettermi nei loro panni.
Sarebbe una cazzata, se dicessi a Trevor " Oh, ti capisco. Deve essere difficile per te", dato che non ne capisco un accidente.
A volte capita anche a me di immaginare come sarebbe, se avessi una sorellastra. Tutti i film con i patrigni cattivi, matrigne perfide e fratellastri che non si sopportano, mi hanno fatto il lavaggio del cervello.
Però la vita di Trevor e Drew non è un film, è reale. È una storia troppo incasinata.
Drew, invece, sembra sempre stronzo, indifferente, come se fosse il padrone del mondo o come se niente fosse in grado di ferirlo. Altre volte, però, fa uscire fuori il suo lato vero.
Forse ha ragione Trevor, lui è l'unico a conoscere veramente Drew. L'unica cosa che mi balena nella mente, è il fatto che la sua ragazza lo ha tradito con Drew. Ciò mi fa pensare e ripensare. L'odio di Drew nei confronti di Trevor, mi fa pensare che sia stato lui a rubargli la ragazza.
Sento il mio stomaco chiudersi e sospiro. Non so più come comportarmi con loro due. Non sono brava a mentire, e so che non riuscirò a comportarmi come al mio solito. Ogni volta che Drew mi ruba qualche bacio, subito dopo accade qualcosa. E tutto ciò, mi fa pentire ogni volta di averlo baciato. Devo semplicemente mettermi in testa che io per lui sono soltanto un giocattolo. Forse, lui è abituato alle ragazze che cadono ai suoi piedi. Ma, come sempre, come una stupida ci casco anche io. Il mio corpo reagisce, e non riesco a mettere in moto il cervello quando c'è lui intorno a me.
Esco dal mio sacco a pelo e apro la tenda. Il sole è accecante, quindi metto una mano davanti agli occhi per impedire alla luce di accecarmi davvero. Guardo davanti a me, ma non c'è nessuno, a parte il meraviglioso paesaggio al quale scatto una foto con gli occhi. Sbadiglio e mi stiracchio, sentendo subito due mani da dietro che mi coprono gli occhi.« Buongiorno, dormigliona. Dormito bene? » questa voce mi fa sorridere.
Mi giro e Dylan mi mette sulla testa una coroncina di fiori, che probabilmente ha raccolto nei dintorni. Lo guardo perplessa e il mio cuore perde un battito.
« Buongiorno a te, Dylan. » gli stampo un bacio sulla guancia e lui sorride.
Mi mette un braccio sulle spalle e ci avviamo entrambi verso gli altri.
« Mica l'hai fatta tu? » gli chiedo, indicando la coroncina.
« Diciamo che Emily mi ha dato una mano. » ride e lo abbraccio.
Mia sorella sta mettendo una coperta per terra, e al centro mette le cose per fare colazione. Gli altri si siedono e la stessa cosa faccio io. Dylan si guarda dietro, ma poi si siede accanto a me.Drew dà un morso ad un croissant, la confezione che avevamo comprato al supermercato, e appena si accorge di me, quasi si strozza.
« La principessa sul pisello è qui, gente! » esclama, ridendo.
Gli mostro il dito medio e Dylan mi accarezza la schiena. Ciò sta a significare che non devo farci caso.
Mia sorella, invece, sembra infastidita.« Sei pregato di trattare bene la mia sorellina, coso. » sputa, acida.
Dean la guarda perplesso, e lo stesso Drew. Non ho mai visto mia sorella difendermi, o rivolgersi così ai suoi "amici". Emily sputa il latte e la guardo sbalordita. Trevor, d'altro canto, sorride soddisfatto. Ronnie si mette la mano sulla bocca, come se si fosse offesa.
« Scusa, bamboccione. Ti fa ridere così tanto? » Drew si rivolge a Trevor e lo vedo stringere i pugni.
« Bamboccione, io? Ma guardati, pezzo di merda. » Trevor si alza in piedi e la stessa cosa fa Drew.
Si sta mettendo male. Mi alzo anche io, con il barattolo di nutella in mano.Okay, non so cosa fare. Mi metto tra di loro e alzo il barattolo verso il cielo. « Chi ne vuole un po' ? » sorrido in modo forzato e Trevor coglie il segnale.
Prende il barattolo dalle mie mani e finalmente riesco a mandare fuori l'aria che ho trattenuto nei polmoni.
Emily ha lo sguardo divertito, ma anche confuso. Ronnie si alza da terra e si avvia verso Drew.
La mia migliore allunga la gamba e Ronnie cade a terra.
« Accidenti, che sbadata! » esclama Emily, fingendosi pentita « Ti sei fatta male? » chiede.
Mi metto le mani nei capelli e soffoco una risata. Ronnie si alza da terra con un movimento fulmineo, ed Emily le rivolge un sorriso malvagio.
« Brutta sgualdrina! » esclama Ronnie, e si dirige verso la sua tenda.
« Scusa, ma mi sta proprio sul culo. » dice Emily. Dà un morso alla fetta di pane con nutella e me ne spalmo una anche io. Io ed Emily guardiamo il lago davanti e noi e lei diventa seria. Io so. So a cosa sta pensando.
« A Caleb sarebbe piaciuto qui. », dice, sforzandosi di sorridere.
Sento lo sguardo di Bea posarsi su di me e mando giù il groppo che ho in gola. Guardo il lago e mi viene la pelle d'oca. Non doveva toccare quest'argomento. Non doveva dire il suo nome. Non ne parliamo mai, proprio perché non riesco mai a superarlo, a controllarmi.
Avverto un tremolio e Bea mi stringe forte. « Ci sono io, respira profondamente, su. » mi accarezza la schiena e continuo a fissare il lago. Solo dopo un po' Emily si accorge della situazione, e impreca. Grida a Dylan di portare una bottiglia d'acqua velocemente, ma io rimango immobile.
Lo sguardo nel vuoto, il tremolio lo sento in tutto il mio corpo, la sensazione di soffocamento, il senso di colpa, le urla. Respiro a fatica e sento qualcuno buttarmi l'acqua in faccia e dandomi dei piccoli schiaffetti.
« Non è colpa tua, maledizione! Non è colpa tua. » sento la voce di Emily rimbombare nelle mie orecchie e cerca di scuotermi. Quando mi riprendo un po', mi distendo a pancia in su e guardo il cielo. Mi sento rotta dentro, le lacrime scendono, e sbatto lentamente le palpebre.
« Cosa cazzo avete da guardare? » grida, Bea.
Mi alzo di scatto e guardo Dylan. Lo abbraccio forte e lui mi stringe a sé. Ha lo sguardo spaventato, non sa niente dei miei attacchi di panico, e leggo la paura sul suo viso. Mi prende per il braccio e mi porta nella mia tenda. Emily si morde il labbro nervosamente, e si tiene la testa tra le mani. Noto un pizzico di preoccupazione sul viso di Drew, ma appoggio la testa sulla spalla di Dylan e mi lascio cullare. Mi fa sedere e chiude la tenda.
È girato di spalle e cerco di toccargli la schiena, ma lui si scansa. Con lo sguardo basso, si gira leggermente verso di me e dice con voce roca: « Non me l'hai detto. ».
Lo guardo, ma cerco di nascondere il dolore sul mio viso con un sorriso. « Ma dai, non è successo niente. Mi capita ogni tanto, ma niente di che. » rido, ma lui non mi crede. Nonostante ciò, però, non insiste. Una volta uscito fuori, mi cambio, e mi metto il costume. Esco fuori ed Emily viene verso di me, sorridendomi. Fa sempre così. Fa finta di niente, sa che non ne voglio parlare. Mi abbraccia forte e poi si stacca da me. Sento gli occhi di Dylan posarsi su di me, e sento le mie guance bruciare.