~ 10 ~

1.5K 91 13
                                    

Davin non aveva la benché minima idea di cosa fare. La sua mente lavorava alacremente, cercando di sviluppare una qualche strategia che potesse aiutarlo, ma l'ansia e la tensione di quell'ultima conversazione affatto piacevole lo scombussolavano al punto che invece di andare in direzione del Fondale aveva iniziato a nuotare all'indirizzo di quel posto gremito di cecaelie.

Fu solo quando il tocco deciso di una mano lo trattenne che lui si voltò a fronteggiare chiunque avesse osato interrompere le sue elucubrazioni e trovandosi i profondi occhi del Diplomatico dell'Indiano a fissarlo rimase per un attimo a contemplarlo come se non lo riconoscesse e non sapesse chi era lui stesso e cosa stava facendo.

"Cosa è successo?"

Né lui né il cognato sapevano niente. Tutto quello che avevano udito era il nome della sirena con cui era entrato in contatto. Tutto il resto era rimasto segregato tra lui, lei e quella cecaelia che aveva osato rapirla. Con una smorfia dubbiosa, Davin spostò lo sguardo su ambedue i suoi accompagnatori, poi lanciò uno sguardo alla via che aveva intrapreso e infine fece dietrofront, prendendo la sua decisione e iniziando a nuotare velocemente verso il Fondale.

"Stefaniya e Iestyn sono nelle mani delle cecaelie."

"Che cosa?"

Lui si limitò ad annuire al cognato, mentre quello cercava di stare al suo passo così come il Diplomatico.

"Che cosa ti hanno detto?"

Il Guardiano strinse i pugni e la mascella mentre filava veloce quanto poteva seguendo le correnti e avvicinandosi di gran carriera alla grotta che li separava dal Tempio.

"Che devo fare una scelta."

"Quale scelta?"

"Il Fondale o la Colonia."

La sua espressione allarmò il cognato che si fece ancora più serio in volto di quanto già non fosse.

"Che cosa vuoi fare, Davin?"

Era come se avesse intuito le sue intenzioni, ma il Guardiano non si lasciò distrarre. Continuò a nuotare a pinna spedita, lanciando nel frattempo un richiamo a tutti gli altri tritoni di pattuglia. Disse loro di evitare la zona che sapeva essere controllata dalle cecaelie e piuttosto di tenersi in disparte, creando un perimetro che li dividesse dalle creature per prepararsi a qualunque evenienza.

Subito dopo, il suo pensiero volò ai Diplomatici e chiese loro di radunarsi rapidamente al Tempio. Non appena si fu assicurato che fossero tutti presenti, cercò di raccogliere la calma e di non apparire più agitato di quanto non fosse. Voleva che gli altri Guardiani lo aiutassero, non che gli facessero una ramanzina perché desiderava a tutti i costi salvare la sua amica.

"Un manipolo di cecaelie si è installato a sud della Manica. Si sono messe in contatto con me tramite alcuni membri della mia Famiglia che sono ancora in loro possesso. Le loro richieste sono chiare: o gli consegno il mio Fondale entro stasera, o uccideranno gli ostaggi e poi verranno per tutti gli altri."

Ci fu qualche attimo di silenzio, evidentemente di congetture da parte degli altri Guardiani e di assimilazione da parte dei Diplomatici delle loro parole. Davin strinse la mascella cercando di rimanere calmo nonostante dentro di sé smaniasse dalla voglia di partire per dare battaglia al nemico. Ma lui non era uno stratega e non voleva di certo rischiare la vita dei suoi Guerrieri per qualcosa di così futile come un pezzo di terra. E al tempo stesso non era disposto a cedere. Per la prima volta in vita sua, sentiva che non poteva lasciar vincere gli altri per evitare spargimenti di sangue. Di quello ne era già stato versato in abbondanza e qualunque decisione avesse preso, di certo le cecaelie non si sarebbero fermate. Inoltre, non vedeva l'ora di poter mettere le mani palmate addosso a quell'Actane. Non le avrebbe fatto passare liscio il fatto che avesse rapito Stefaniya e Iestyn per ricattarlo.

Ocean's Song - La Canzone del MareWhere stories live. Discover now