Comportarsi in maniera diversa

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Era quasi ora di pranzo, a casa Weasley. Molly, aiutata da Ginny, stava dando gli ultimi ritocchi alla tavola, in attesa dell'arrivo degli ospiti. Harry avrebbe voluto dare una mano, ma come sempre la signora Weasley glie lo aveva impedito. 

- Ma no, Harry caro, stai tranquillo! Tanto ormai qui abbiamo quasi finito! - aveva detto, allontanandolo dalla cucina e invitandolo a sedersi in una delle poltrone del soggiorno. Lui aveva sorriso. Ammirava quella donna, il suo restare allegra, attiva e positiva nonostante le tantissime cose da fare e gli altrettanti problemi che avesse. Harry stava per andarsi a sedere come da lei consigliato, quando...

Ding dong.

- Vado io! - disse, felice di potersi finalmente rendere utile. Senza pensarci due volte, cambiò quindi traiettoria e si diresse verso la porta, aprendola. Lupin, Tonks, Bill e Fleur gli sorridevano da fuori, avvolti nei loro cappotti e nelle loro sciarpe pesanti per ripararsi dal freddo e dalla neve.

- Harry! - esclamò Lupin, abbracciandolo. Non si vedevano da un po', e il moro fu felice di essere di nuovo con lui. - Sei più alto o sbaglio? - aggiunse il professore, scompigliandogli i capelli. Lui sorrise.

Dopo aver salutato anche Tonks e gli altri con affetto, li fece entrare. Molly si precipitò ad accoglierli, abbracciando e facendo festa a tutti con la sua solita allegria, capace di far sentire a casa chiunque. Ginny fece lo stesso, mantenendosi un po' più fredda con Fleur. Poi si diresse verso Harry, con una smorfia stampata sul volto come a sottolineare la sua disapprovazione nei confronti della nuova ragazza di suo fratello. Lui rise.

- Continuo a non capire perché tu ce l'abbia così tanto con lei - le sussurrò una volta che la rossa gli fu accanto.  Lei lo fulminò con lo sguardo, senza dare alcun tipo di risposta. Era chiaro che, oltre all'antipatia per i suoi modi di fare po' troppo garbati e il suo strano accento francese, Ginny fosse un po' gelosa di Fleur. La sua straordinaria bellezza da veela e il fatto che piacesse praticamente a tutti i ragazzi (anche quelli nella sua famiglia) la irritavano, la mettevano a disagio. Harry non poté fare a meno di sorridere, nel notarlo.

Divertito, avvicinò le sue labbra all'orecchio della ragazza. - Guarda che tu sei carina quasi quanto lei, eh - disse sottovoce.

Ginny si voltò di scatto, ritrovandosi a pochissimi centimetri dal viso del moro, esibendo la migliore delle sue espressioni sconvolte. - Quasi? Quasi??  Cos'è che hai detto, Harry James Potter?! - gli chiese arrabbiata, alzandosi in punta di piedi e avvicinandosi ancora di più al suo volto in maniera da farlo arretrare.

Harry sorrise. Aveva le labbra della ragazza che amava a due centimetri di distanza dalle sue, e per un attimo il desiderio di baciarle gli fece dimenticare tutto, in particolare il fatto che fosse circondato da ben cinque persone del tutto ignare della loro situazione sentimentale. Stava per azzerare dal tutto la distanza tra loro, ma per fortuna venne interrotto.

- Ginny, perché non vai a chiamare gli altri e li avverti che sono arrivati tutti?

La Weasley spalancò gli occhi, terrorizzata dal fatto che qualcuno avesse notato cosa stava succedendo, e si scostò da Harry il più velocemente possibile. - V-vado subito - balbettò, precipitandosi fuori dalla porta come suggerito dalla madre. Il moro arrossì fino alle punta delle orecchie, sperando con tutto se stesso che nessuno si girasse nella sua direzione in quel momento. Ma evidentemente quello non doveva essere proprio il suo giorno fortunato.

Lupin si avvicinò a lui, con un bicchiere d'acqua in mano. - Allora, Harry, che mi racconti? Novità ad Hogwarts? - chiese, buttando giù un sorso.

Magnifico, pensò il moro, ci mancava solo il discorso dei diari. Avrebbe voluto evitarlo con tutto se stesso, ma purtroppo non poteva: non si parlava d'altro ormai, prima o poi sarebbe saltato fuori comunque.

Diaries of Hogwarts || Harry Potter ||Donde viven las historias. Descúbrelo ahora