C'è sempre una stella che splende al mattino

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"È tutto un incantesimo, tieni l'anello di famiglia sempre al dito, non toglierlo MAI..."
Nella mente di Jace c'era solo un immensità di casini e troppa confusione, e in tutto quel tripudio che era la sua mente, riusciva a tenere vivida solo una frase, che gli diceva di non togliere l'anello che portava sempre scrupolosamente al dito, quella che sentiva il ragazzo era una sensazione strana, come quando incontri per la prima volta una ragazza ed è amore a prima vista, un colpo di fulmine, e improvvisamente tutti gli altri spariscono e ci siete solo voi due.
Lo Shadowhunters si alzó di scatto dal pavimento, che doveva essere quello della sala degli accordi, e tutta la verità gli schizzó in faccia come una bomba...lui doveva essere morto; ricordava perfettamente il volto di Sebastian, che con un gesto della mano gli spezzava il collo.
Il Nephilim si rimise in piedi subito, e si giró per quattro volte, esaminando tutta la stanza con occhio attento per cercare i corpi addormentati di Izzy e Alec, quando, con una smorfia di disgusto sul volto, il giovane notó una scritta scarlatta sul banco dell'Inquisitore..."Ho tutto angioletto".
"Jace cosa ti è successo?!" Robert Ligthwood aveva una sfumatura leggermente preoccupata negli occhi, del resto l'aspetto del biondo aveva avuto sicuramente dei giorni migliori, il viso sporco di polvere nera, la faccia completamente grondante di sudore, tutti capelli appiccicati alla fronte, dalle orecchie dal naso uscivano pesanti gocce di sangue, ma soprattutto gli occhi spenti, certo era riuscito miracolosamente a scampare alla morte, ma la frase che Sebastian aveva scritto sul banco di legno lo aveva fatto ragionare, se il giovane dai capelli bianchi aveva tutto, il tutto comprendeva anche Isabelle e Alec.
Il giovane Nephilim abbandonó la sala degli accordi, il lontananza sentiva la voce del Signor Ligthwood che gli urlava di fermasi, ma il ragazzo non l'ascoltava, o forse non lo udiva, dentro di lui, nell'arco di trenta secondi, si era accorto di avere ancora la confusione più totale in mente, eppure quella volta vivida al centro del casino non c'era una frase, ma bensì un idea.
"È tutto collegato"pensó Jace"
la frase che avevo in testa al mio risveglio non era un avvertimento, o una minaccia, era aiuto, se tengo l'anello al dito saró, come dire...più forte emotivamente.
Il caos che alloggia nella mia testa invece, è un'altro messaggio, questa volta da decifrare...la confusione doveva essere un posto.
Sebastian voleva essere trovato, e quale modo migliore se non prendere in ostaggio amici e parenti, e inventarsi uno strampalato modo per salvarli, dove l'eroe avrebbe dovuto scervellarsi per risolvere un maledetto enigma, e appena scoperto il nascondiglio del cattivo, il buono avrebbe fatto la figura del salvatore per tre secondi per poi essere scaraventato dall'altra parte della stanza e morire per commozione celebrale.
Che bella prospettiva!"
Il giovane Shadowhunters, peró, aveva una vaga idea di dove si potesse trovare il nascondiglio di Sebastian Morgestern.
Appena arrivato davanti alla porta della casa di Clary, Jace, aprì lentamente la porta, e con passo silenzioso e sicuro, entró nella casa.
Era stato tutto rimesso a nuovo solo da poche settimane, durante la battaglia di tre mesi prima, la casa aveva ospitato una piccola battaglia tra Jace e Sebastian, il biondo ricordó le parole di Clary, e l'espressione che Sebastian aveva sul viso,come se lo avessero appena preso a schiaffi.
Ricordó il luogo della piccola battaglia, sempre facendo attenzione a non fare il minimo rumore, corse su per le scale il più velocemente possibile.
"Fratellino..."
Tick-Tick-Tick
Il rumore dei polpastrelli di Sebastian era uno dei più inquietanti che Jace avesse mai sentito.
"Dove sono Izzy e Alec?"chiese Jace a denti stretti.
"Non sono stati 'invitati' questa è una questione che dobbiamo risolvere io e te, non credi!?"
Sebastian dignó tra i denti, e con un rapido gesto della mano alzó Jace in aria, facendo levitare il corpo.
"Astudas enterio jerikuld, Astudas enterio jerikuld, Astudas enterio jerikuld... Io ti maledico Jace Herondale, la tua morte avverrà nel modó più crudele possibile, realizzerà i tuoi sogni più nascosti e sarai felice, verrai peró tradito, e perirai per mano, di un amico, di un nemico e di un famigliare alleati per distruggere la tua anima...!"
Le parole della stella del mattino penetrarono nel cuore di Jace come un pugnale, togliendogli il respiro, per poi regolarizzare la respirazione e il battito del cuore rapidamente, Jace era consapevole della sua morte, ma ignorava completamente una stella che brillava luminosa sorgere del sole...all'alba del mattino.
Si sentì un tonfo, Jace improvvisamente invaso da una sensazione potente e sconosciuta, prese la metà di un pennello rotto e lo lanció con forza contro il petto di Sebastian, con talmente tanta forza che il pennello si incastró nel petto del giovane dai capelli bianchi.
Sebastian rise, con quel solito ghigno stampato in faccia, estrasse il pennello dal petto e lo lanció di rimando al giovane Nephilim.
Jace schivó il bastoncino di legno con una velocità impressionate, estrasse la spada angelica, ma arcor prima che lo shadowhunters potesse fare un passo Sebastian con un gesto appena accennato della mano gli rubó la spada.
"A resto angioletto..." Con la lama della spada Sebastian si fece un taglio profondo all'altezza dello stomaco, dalla sua voce non si udì nessun gemito di dolore, eppure cadde in ginocchio, dalla sua ferità uscì una nebbia densa e nera, e l'ultima cosa che Jace intravide nell'oscurità fu il ghigno malefico e strafottente di Sebastian Morgestern.

Concorso "The Best Fanfiction" By  RoseMezzosangueМесто, где живут истории. Откройте их для себя