The meet

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Sbatto forte la porta. Sto scappando ancora. Scappo da un' altra lite dei miei genitori. Non so come sia partita, questa volta. Di sicuro però non finirà bene. Svolto in Columbus street e raggiungo il mio posto segreto, che si affaccia sul parco giochi. Sbircio tra i cespugli e vedo due bambine, le figlie dei signori Evans. Non so il loro nome, non gliel'ho mai chiesto. E non ho intenzione di chiederglielo. Insomma, chi vorrebbe stare con me? Un ragazzino sfigato con una famiglia che sta lentamente cadendo a pezzi. Una delle due ragazze ha i capelli biondi, lunghi ma secchi e sfibrati, alta e magra ma con un viso troppo scarnito e appuntito. Gli occhi sono marroni e sempre assottigliati, non è niente in confronto alla sorella minore. Lei ha dei meravigliosi capelli di un rosso che arde di passione e due magnifici occhi verdi da cerbiatta. Enormi e sempre pieni di una gioia che solo in futuro scoprirò falsa. Quegli occhi mi hanno subito incantato. È quello dei prati dove vorrei stendermi tutto il giorno per guardare le nuvole e del colore degli smeraldi più preziosi che neanche lo Zhar più ricco al mondo potrebbe permettersi. C'è una lite fra di loro. La sorella maggiore sta rimproverando la minore che ha quei meravigliosi occhi velati da un sottile strato di lacrime. A quel punto intervengo. Mi precipito giù dalla collina, ho capito il motivo: la Rossa ha creato, in non so che modo un fiore con le mani e lo ha fatto sbocciare. Sono esterrefatto. Non per il fatto dell'incantesimo, più che altro perché ho scoperto che anche lei è una strega. Una nata-babbana, come me. Immerso nei miei pensieri non mi accorgo di cosa sta succedendo. La lita è degenerata. La ragazza ha incominciato a picchiarla e a coprirla di insulti sempre più pesanti, addirittura chiamandola "mostro".
Prima che possa alzare il braccio nuovamente la blocco. La guardo e le dico :" Vattene, lasciala stare" lei, inquietata e leggermente spaventata dalla mia persona scappa via. Mi giro e vedo quella graziosa bambina in lacrime che si tiene una mano sulla testa, dove c'è un graffio. Le tolgo la mano e lo esamino. Non è niente di grave, un lieve graffietto che sparirà entro una settimana al massimo.
- Sta tranquilla, non è nulla di serio- la rassicuro io.
-Grazie per avermi difeso- dice con la voce tremolante
-Come ti chiami?-
-Lily, Lily Evans-.

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⏰ Last updated: Aug 06, 2016 ⏰

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W.G. H P Mis_felpatoWhere stories live. Discover now