Questa storia è ambientata in un futuro non troppo lontano,Dakota è sposata e ha dei figli.
Un giorno, grazie ad una domanda che le rivolge sua figlia, il suo cuore fa un salto nel passato,travolgendola con le emozioni di quel tempo...
Io e Jamie stiamo giocando a Monopoli da quasi due ore,questa partita sembra essere infinita!
Ho un debito con Jamie di circa 10.000 dollari,gli ho venduto tutte le cose possibili,eppure non ho risolto granchè.
«Ah! Mi devi pagare 50.000 dollari!» Esclama divertito,quando nota che mi sono fermata su una sua casella,in cui ha messo ben tre alberghi.
Maledizione! Perchè sono così sfigata pure nei giochi in scatola?
«Ehm...Jamie,io non ho tutti quei soldi» replico delusa. Mi ha veramente svuotato le tasche!
«Oopsssss,qui sento odore di vittoria! Grande Pera!» Esclama prendendo in mano la sua pedina.
In realtà non mi importa molto di aver perso,perchè mi sono davvero divertita a giocare. Era da tantissimo tempo che non giocavo a Monopoli.
«Pff,tutta fortuna - esclamo mentre lo aiuto a sistemare il gioco - secondo me hai imbrogliato, Dornan» dico scherzosamente.
«No,semplicemente sono un asso nel Monopoli. Anzi,io sono L'ASSO del Monopoli»
«Hey,guarda! L'alba!» Esclamo poco dopo. Adoro l'alba e quella di stamattina è stupenda! Mi affretto a prendere il cellulare ed esco sul balcone per scattare una foto a questo magnifico panorama.
Jamie mi segue incerto,non capendo cosa sto facendo. Entrambi ci sediamo sulle sedie situate sul balcone. Non mi interessa se sono le 5 del mattino,quest'alba è troppo bella per non essere fotografata.
«La smetti di scattare foto? » Mi chiede Jamie. In effetti non ha tutti i torti,fra panoramiche e foto normali ne avrò fatte circa 50.
«Quanto sei noioso! Io adoro l'alba,mi capita raramente di vederla,quindi quando succede,me la godo» spiego.
«Ti giuro,io ho un ripudio verso le foto in generale,non le sopporto. Quando da ragazzino andavo in gita con la scuola,mia madre e mio padre mi riprendevano sempre perchè ero l'unico bambino che tornava a casa senza aver fatto foto» dice ridendo
«Davvero? E' così strano per una persona che è costantemente sotto i riflettori»ngli faccio notare.
«Lo so,ma davvero,le odio. Anche nei photoshoot vado sempre nel panico perchè non so mai che faccia fare o in che posa mettermi. Poi va sempre a finire che vengo fotografato con facce improponibili.... da pirla!»
Jamie continua a raccontarmi dell'odio represso che prova verso le foto,è talmente impegnato a parlare che non si rende conto che gliene ho appena scattata una. Ora la modifico come si deve.
«M A G N I F I C O» dico,tra le risate.
«Cosa?» mi domanda lui confuso.
«Beh,questa. Sei venuto molto bene» gli mostro la foto che gli ho scattato poco fa a sua insaputa e modificata in una maniera decisamente divertente.
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