Voglia di vivere

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E'strano come la propria vita può cambiare in un solo briciolo di secondo, come un semplice e banale capogiro riesce a ribaltare le proprie abitudini.

Non avrei mai creduto che da insignificanti sintomi poteva nascere una malattia così devastante, che un semplice e comune oggetto poteva annientare la mia vita abituale.

Ero così felice e piena di energie prima di ricevere la diagnosi, avevo tanti amici che mi stavano accanto e mi chiamavano anche solo per sentire un mio consiglio,ero sempre circondata da gente e parlavo spesso al telefono con loro,ma era tutta una falsa, tutti si sono allontanati da me, mi hanno abbandonata al mio triste destino,nessuno si è preoccupato più di me, nessuno mi ha più cercata e tutto grazie a quel maledetto oggetto, quell'arnese che avrebbe dovuto semplificare la comunicazione, ma che invece è riuscito ad isolarmi da tutti, a farmi sentire insopportabilmente sola, sola in questo immenso pianeta.

Potrei dire che lo hanno fatto per non farmi pesare le gioie che io non potrò avere, per proteggermi, ma purtroppo non è proprio così,hanno paura, paura della malattia, paura di me, non riesco ad accettare il loro comportamento, dopotutto non è colpa mia, non potevo scegliere il fato che mi è stato imposto.

Loro non sanno tutte le difficoltà che ho dovuto passare, tutte le chemioterapie sopportate, la straziante perdita dei capelli, i miei bellissimi e lunghi capelli castani che ho cresciuto negli anni con tanta cura, è stato doloroso doverli tagliare corti per non soffrire ancora di più, ho pianto per intere notti, distrutta da questa immensa agonia.

Ho pensato più volte a finirla per sempre, a togliermi la vita, bastava un semplice taglio o magari, ingerire qualche medicinale in più, ma c'era qualcosa che mi frenava, non posso dirlo con certezza, ma c'era qualcosa, un qualcosa che mi tratteneva a non farlo.

So che può sembrare ridicolo, ma quel 'qualcosa' era lui, lui che mi sorprese proprio nel momento in cui volevo porre fine al mio dolore,mi bloccò convincendomi a non farlo, dicendo di avere tutta una vita davanti, di poter tornare a sorridere, essere felice, non potevo buttare tutto all'aria, non potevo arrendermi, dovevo lottare e sconfiggere il demonio che con tanta malvagità cercò di annientarmi, eppure non ci riuscì.

Grazie a quel ragazzo, sono riuscita a guarire, a sopportare le tante chemioterapie che hanno distrutto il tumore, sono tornata a vivere grazie a lui, mi ha aiutata, mi è stato accanto ad ogni flebo e quando stavo male, non mi ha mollata un secondo, non mi ha abbandonata come tutti gli altri.

Trascorsi più o meno cinque anni riprendendo in mano la vita da dove l'avevo lasciata, è stato duro reintegrarsi giorno dopo giorno, terminare gli studi con persone che credevo amiche, ma che non si rivelarono tali, comunque sono riuscita ad andare avanti.

Il momento più bello della mia esistenza è stato quando l'amore della mia vita mi chiese di sposarlo, è stata una richiesta completamente inaspettata e sorprendente, non mi aspettavo niente di simile, lui che mi salvò da una disgrazia ormai certa, che mi aiutò a superare quel grande male, riuscì a darmi un'altra immensa gioia, diventare sua moglie.

Credete che sia troppo giovane, vero?

Sposarsi a soli vent'anni potrebbe sembrare un'azione impulsiva, ma dopo aver vissuto una disgrazia come la mia, credo che viene spontaneo vivere il momento, non si sa mai cosa potrebbe succede da un'istante all'altro, tutto potrebbe finire in un solo secondo.

Insieme iniziammo con i preparativi, ordinando i fiori, la torta, prenotando il ristorante, comprai persino l'abito, un'abito magnifico, ampio e pieno di strass, l'abito che ogni donna sogna, da vera principessa.

Credevo di poterlo indossare al mio matrimonio, al giorno tanto aspettato da tutti, invece cambiò tutto all'improvviso, dal celebrare l'unione di due persone follemente innamorate diventò il separarsi per sempre,l'addio che non avrei mai voluto dare, il mio funerale.

Morii pochi giorni prima, la diagnosi?

Tumore al cervello, tutti pensavamo di averlo superato, di aver annientato per sempre quel demonio e invece, mi colpii nuovamente, più distruttivo di prima, non mi lasciò nemmeno il tempo di salutare i miei cari, di dire addio alla persona che avrei dovuto sposare pochi giorni dopo, non mi lasciò nemmeno un secondo per chiedergli scusa,perdono per doverlo abbandonare senza il mio volere, l'ho lasciato senza rendermene conto, senza un preavviso, è successo tutto in un lampo come avevo sempre temuto e tutto grazie a quel maledetto telefono e alle sue radiazioni, ma non do la colpa solo ad un semplice oggetto, no, perché è anche colpa mia, non dovevo usarlo come facevo sempre.

Credetemi,passavo giornate intere a telefonare e a navigare su internet e di notte lo caricavo tenendolo sotto il cuscino,non fate come me,nessuno dovrebbe passare un dolore così devastante e triste, non ho sofferto solo io, bensì tutte le persone che mi sono state accanto durante le cure, coloro che hanno assistito alle mie tante crisi e ai miei crolli dalla disperazione, le persone che sono state costrette adirmi addio per sempre.

Vi chiedo, quindi, di non stare sempre attaccati ai cellulari, sembrano innocui, ma non lo sono, sono più pericolosi di quanto crediate,piuttosto, mettetelo da parte e uscite all'aria aperta, socializzate con i vostri coetanei e vivete ogni istante, bello o brutto che sia,nessuno può prevedere le disgrazie che aspettano dietro l'angolo,vivete la vita giorno dopo giorno, minuto dopo minuto e secondo dopo secondo, siate felici.


Un tumore può farvi crollare, ma voi rialzatevi, non arrendetevi mai,non porta sempre alla morte, tutto si può curare e tutto si può ricostruire, basta credere in se stessi e lottare, lottare sempre perché...semplicemente perché la vita è bella e va vissuta in ogni minimo particolare. 

Fine

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