Capitolo 27

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Diego

Domani mattina devo andare a prendere Giulia. E se non verrà perché ho cercato di baciarla? Sono un coglione. Voglio che lei venga con me, ci tengo molto.
Mi vestii e andai a farmi un giro.
È strano che ancora nessuno mi ha riconosciuto. È vero, ho ancora molta strada da fare, ma ormai mi conosce tanta gente.
Voglio ritornare a Cogoleto, rivivere tutti i momenti passati là, anche se la maggior parte di essi è brutta. Voglio vedere mio padre, mia sorella...
Dopo un'ora mi ritrovai a camminare sulla spiaggia, pensando a lei e al mio quartiere. Voglio ritornare là con lei, voglio farle vedere dei posti bellissimi. E sinceramente non so perché sono così preso da lei.
Dopo un'altra ora tornai all'hotel.
Trovai Gionata e Mario seduti sul divano. Ma poi che cazzo ci fa Gionata a Genova?
"Hey!" urlò Gionata venendo a salutarmi.
"Bella frate!" ricambiai il saluto. "Che ci fai di nuovo qui?" continuai.
Mi guardò storto.
"Che c'è? Non mi vuoi?" disse ironico. "Sono qui per passare del tempo con voi, non vi vedo da molto cazzo. E visto che l'altra volta, beh... Era successo un casino, sono rivenuto!"
"Ma dove sono gli altri?" chiesi confuso.
"Gli altri sono andati a prendere la roba con Ghali e Charlie." mi rispose Mario.
Di nuovo?
"Ah quindi questo volta ti sei portato dietro anche Ghali?" chiesi ridendo a Gionata.
"Esatto."

Alle dieci passate ci trovammo ad una festa, non so manco come sono finito qui. Ero seduto al bancone con Mario a bere un drink.
"Fre ma dove siamo?" chiesi.
"Ghali ha avuto la brillante idea di festeggiare l'ultimo giorno a Genova." mi rispose e subito dopo guardò dietro.
Seguii il suo sguardo e vidi Ghali, Gionata e Mirko a ballare con delle ragazze. Erano fattissimi, peggio di me.
"E gli altri?" chiesi.
"Ad essere sincero, non lo so." rispose poco lucido.
"Nessuno è lucido allora." dissi.
"Eh gi..." rispose Mario interrompendosi.
Ghali era in mezzo a noi.
"Oh fra guarda che sono lucido! Sono solo fatto mica stupido!" canticchiò.
Contaci.
"Ma cosa cazzo fai? Non riesci manco a stare in piedi!" disse Mario ridendo.

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