Ancora quella cascina

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Mi sento una stupida ad aver accettato la sfida di Lella: io, lei e Gyl ci incontreremo stasera per la luna piena nella cascina, mi chiuderanno in cantina con delle catene e vedremo chi ha ragione, io che non ci credo o lei che crede che sia un licantropo.

"Sei pronta? Guarda che dobbiamo arrivare per le otto, se no non riusciremo a incatenarti in tempo... sbrigati!" mi urla dalla mia stanza Lella che mi sta aspettando da più di mezzora.

Io sono in bagno, sono già pronta da ben quindici minuti, ma sto facendo dei respiri profondi appoggiata al lavandino, ho mal di testa e di stomaco, i miei occhi sono ancora normali, ma le mie unghie... no, sono già cresciute ed affilate, devo sbrigarmi ad uscire.

"Ehm... abbiamo un problema?" chiede Lella fissandomi esitante.

"Un grosso problema!" le dico facendo respiri profondi e mostrandole le mani, fa un sorriso compiaciuto.

"Corri." dice in modo 'molto imperativo', corriamo giù per le scale e raggiungiamo la macchina di Gyl, che ha già preso la patente da due mesi, mentre mia zia parla al telefono e non si accorge nemmeno della mia partenza.

"Cosa sta succedendo ragazze? Io so solo che devo raggiungere la cascina, ma non ho capito nulla di ciò che sta accadendo..." continua a dire mentre guida cercando motivazioni varie.

"Ti spiego tutto dopo..." dice Lella guardando in avanti e voltandosi verso di me, mi porge uno specchio, in cui posso notare i miei occhi e le zanne, non pensavo che sarebbe successo così velocemente.

Apriamo le portiere, corro nel bosco.

"Chiudetevi nella cascina e nascondetevi, non devo riuscire a trovarvi in nessun modo!" gli urlo mentre con una corsa molto più veloce del solito mi faccio strada tra gli alberi e mi accascio davanti ad un grosso albero.

Le sento camminare sulle scale che portano alla cantina, Lella sta spiegando tutto a Gyl.

"Insomma... la nostra amica sta trasformandosi in un lupo e voi non mi avete detto niente?!" sta esclamando spaventata Gyl.

"Eri l'unica con la macchina!" dice Lella trascinando un tavolo, sicuramente davanti alla porta.

"Oh... grazie!" dice Gyl certamente tremando mentre si siede contro ad un muro, Lella trascina ancora qualcosa contro la porta.

Il mio 'ascolto' viene interrotto da un dolore lancinante che mi prende la schiena e la clavicola, mentre il mio corpo muta troppo lentamente io mi schiaccio sulle radici in cerca di un posto dove non ferirmi e non ferire.

Dopo poco, nero.

Nero completo.

LA NOSTRA LUNAWhere stories live. Discover now