CAPITOLO 16

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Basta se vuole giocare al gioco del silenzio, per me va bene, io non parlerò, non gli darò la soddisfazione di rifargli la domanda, entriamo nel pareggio dell'università ancora in silenzio anche se dovrà per forza domandarmi quel è la mia auto, cosi vincerò io questo stupido gioco, anche se penso che lui non sappia che stiamo giocando, in quel momento si ferma, apre la bocca, ecco ho vinto, ma dalla sua bocca non esce nulla, mi guada solo e poi ricomincia a camminare, do un calcio ad una pietra immaginando sia la testa di Brian, "Brava, sei davvero matura Deva. Stai zitta, stai zitta, ottimo ora mi arrabbio anche con me stessa, un genio", in quel momento mi rendo conto di aver perso di vista Brain, mi guado in giro ma non lo vedo, cosi mi avvio verso la mia macchina, ed è lì che vedo Brian che ci si è appoggiato, come diavolo sa che quella è la mia macchina? Mi guardo meglio intorno e mi accorgo che nel parcheggio ci sono solo due auto, ecco il motivo per il quale non mi ha chiesto quale fosse la mia, vuole fare proprio il figo, prendo le chiavi dalla borsa.

-"Allora ci vediamo stasera, Deva?" Ho vinto io, anche se in realtà non so se si può parlare di vittoria quando l'altro non sa di essere in sfida, ma faccio comunque un balletto nella mia testa per aver vinto e mi do anche un bel cinque sempre da sola, sono una ragazza molto festaiola, da sola, dopo un balletto e un bel cinque lo guardo

-"Scusami ma credo di essermi persa la parte in cui io accettavo l'invito" gli rispondo sarcastica, lui mi guarda mi fa un mezzo sorrisetto, prende il cellulare dalla tasca e me lo passa, lo prendo e lo guardo senza capire il motivo di questo gesto

-"Forse è meglio scambiarci il numero di cellulare, cosi possiamo metterci in contatto in qualsiasi momento, se mi dai il tuo cellulare ti scrivo il mio numero, tu scrivimi il tuo" in questo caso ha ragione quindi prendo il mio cellulare dalla borsa e glielo do, dopo neanche un secondo me lo rida. Guardo come si è memorizzato nella mia rubrica, "biondo super sexy", lo guardo davvero male mentre borbotto un "idiota" e lui invece ride, quel suo sorriso mi convince a lasciar scritto così com'è

-" Hai scritto il tuo numero?" Mi domanda, decido che è giunto il momento di divertirsi un po'

-"Non so Brain, in fondo non ci conosciamo bene, perché dovrei darti il mio numero di cellulare?" Lo guardo

-"Scherzi, vero Deva?"

-"No, Brain" sto giocando con il suo cellulare, per prendere tempo, per tenerlo sulle spine e farlo anche un po' arrabbiare

-"Non so cosa dire se la pensi cosi" scrolla le spalle e fa il broncio più dolce del mondo, se esistesse una gara di bronci lui la vincerebbe sicuramente, ma cosa dico? Il mio broncio non lo batte nessuno, sono la regina dei bronci, comincio a scrivere il mio numero

-"Tieni, vedi la differenza tra me e te, io mi sono memorizzata con il mio nome solo, non sono come una persona che conosciamo entrambi " dico riferendomi a lui e dandogli un pugno sulla spalla, lui fa un sorriso e si massaggia la spalla

-"Ci vediamo stasera Deva, va bene?" Mi domanda con la voce piena di speranza, cosa faccio? Sono stata così bene lui, sia sabato sera che oggi, faccio un sospiro per prendere la decisione. Nel frattempo mi apre la portiera della macchina, mi siedo in auto e in quel momento mi rendo conto di aver preso una decisione

-"Okay, Brain. Ma aspetta che ti scrivo il mio indirizzo"

-"No, non serve so già dove abiti, vengo a prenderti verso le 19, a dopo" sta chiudendo la portiera ma lo fermo mettendo una mano

-"Scusami e tu come fai a sapere dove vivo?" Domando davvero confusa

-"Te lo dirò stasera, cosi avremo un argomento da cuiiniziare a parlare" mi chiude la portiera sorridendomi e va in direzione dell'altramacchina, una Renault Capture grigia, lo guardo un attimo imbambolata, sale in autol'accende, fa un cenno con la mano e va via mentre io sono ancora qui achiedermi "come diavolo fa a sapere dove vivo?" Mica sarà uno stalker? No, non pensoche lo sia, che razza di stalker direbbe di sapere l'indirizzo di casa dellapossibile vittima, oddio, sospiro e scuoto il capo.     

TAKE ME Wattys2017Where stories live. Discover now